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GP Gran Bretagna: preview tecnica e vigilia

Prosegue il tour de force estivo per i team del Circus impegnati, questo fine settimana, a Silverstone, per l’undicesimo round stagionale del mondiale. F1 Silverstone

Archiviata la pratica austriaca, la trasferta inglese sarà un vero e proprio banco di prova per tutte le squadre. Alcune dovranno confermare il loro trend positivo di crescita, altre cambiare senso di marcia per ritrovare la retta via nel campionato.

Come arrivano le scuderie F1 Silverstone

Ferrari e McLaren, dopo i segnali incoraggianti mostrati nel weekend d’Austria, saranno chiamate a consolidare i loro sviluppi e a dare continuità.

La Ferrari è reduce da un doppio podio tra sprint race e gara e ha raggiunto lo storico traguardo di 800 podi nella storia. Vasseur carica i suoi alfieri e conferma l’arrivo di un nuovo diffusore posteriore per perfezionare l’aspetto aerodinamico in vista di Silverstone.

I lavori in cantiere procedono serrati anche in casa McLaren, dove è atteso il secondo dei tre pacchetti di aggiornamenti previsti per la sessione estiva. A Silverstone saranno introdotte due nuove ali, riprogettate e ridisegnate insieme a tutte le componenti aerodinamiche e meccaniche della vettura papaya.

Chi, invece, dovrà rivedere i propri piani di lavoro sono Mercedes e Aston Martin, entrambe reduci da un weekend anomalo e sottotono rispetto ai precedenti.

In terra austriaca, la squadra della Stella ne esce con le ossa rotte e qualche dubbio in più. La tappa di Spielberg ha messo a nudo le difficoltà di una monoposto ancora problematica, con una gestione delle gomme spinosa e grattacapi al retrotreno da risolvere.

Sulla stessa linea d’onda, viaggia Aston Martin, la vera sorpresa dell’edizione 2023. Dopo il GP di Spagna, quello austriaco rappresenta il secondo appuntamento “a vuoto” della stagione, condizionato da una perdita di ritmo e una strategia in gara non andata a buon fine.

Il Gran Premio di Gran Bretagna rappresenta, dunque, un’opportunità ghiotta per schiarirsi le idee e iniziare a giudicare la bontà del progetto di ciascuna scuderia.

Il circuito

Silverstone è da sempre stata il cuore pulsante e la culla del motorsport nella sua essenza. Si tratta di una pista completa, impegnativa e complessa dotata di rettifili, curve lente e veloci, contraddistinte da nomi che issano l’iconicità di questo sport. F1 Silverstone

Il tracciato vanta una lunghezza di 5.8 km che si snoda in 18 curve complessive, 10 a destra e 8 a sinistra per un totale di 52 giri da affrontare nel primo pomeriggio della domenica di gara.

Lo storico circuito è frutto, però, dell’alternanza di serpenti particolarmente veloci, misti a punti più tecnici e guidati della pista che richiede, dunque, un livello medio di carico aerodinamico per inquadrare il giusto compromesso prestazionale nei diversi tratti del tracciato.

La mossa vincente per fare scacco matto a Silverstone si traduce nella ricerca di equilibrio meccanico e aerodinamico. Sarà imprescindibile armarsi di ottima trazione meccanica in uscita dalle curve lente e limare al millesimo un bilanciamento aerodinamico che dovrà restituire guidabilità e stabilità sia nei tornanti ad alta velocità, quali nel celebre trittico Maggotts, Becketts e Chapel percorse in pieno, sia nei tratti a bassa percorrenza che includono curva 4, 7 e 16.

Il layout inglese, inoltre, metterà a dura prova la power unit dei piloti, con l’endotermico che sarà sollecitato per il 70% del tempo.

Meno severo sarà l’impiego dell’impianto frenante, grazie, soprattutto, alle curve ad ampio raggio che danno vita a staccate poco impegnative per la monoposto.

Le prestazioni del fine settimana saranno condizionate anche dal vento e dai suoi diversi cambi di direzione, un’incognita che potrebbe alterare il comportamento e la guidabilità della vettura.

A completare il quadro tecnico del tracciato di Silverstone, si menziona un asfalto abrasivo e aggressivo per le gomme. Unitamente ai diversi cambi di direzione effettuati in gara, comporta un rapido degrado e declino prestazionale dei set di pneumatici a disposizione dei piloti.

La severità della pista, dunque, rende necessario l’impiego della linea più dura di compound Pirelli, con la scelta che ricade su: C1 HARD, C2 MEDIUM, C3 SOFT.

Per cercare di contrastare questo fenomeno, il weekend di Silverstone, marcherà l’ingresso di una nuova costruzione di pneumatici proposta da Pirelli. Questa nasce con l’intento di rafforzare la gomma, rendendola più resistente e meno incline all’usura.

“Il Gran Premio di Gran Bretagna segnerà il debutto di una nuova costruzione dei pneumatici da asciutto, la cui introduzione anticipa l’utilizzo di materiali previsti per il 2024” – ha esordito Mario Isola, direttore motorsport di Pirelli. F1 Silverstone

“La nuova specifica rende il pneumatico più resistente alla fatica ma non ne altera altri parametri tecnici né il suo comportamento in pista. Tutti i team hanno avuto la possibilità di testarla in occasione dello scorso Gran Premio di Spagna, quando abbiamo messo a disposizione due set supplementari per ciascun pilota” – ha poi proseguito lo stesso Isola nell’intervista.

Malika Marwoi Missaoui

Appassionata di motori e tifosissima della McLaren, ama tutto ciò che è relativo all'aerodinamica e alle telemetrie nonostante si intenda più di lingue che di numeri.

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