Dopo Gara 1, tenutasi sabato, la FRMEC è pronta a correre le altre due gare del quarto round. Il titolo potrebbe già essere assegnato al termine di questo weekend, ma a condizioni improbabili… Cosa è successo quindi, in questa domenica a Dubai?
Gara 2
A scattare dalla pole position per Gara 2 è Pepe Martì, con al suo fianco Aiden Neate e in terza piazza Lorenzo Fluxa. Allo spegnersi dei semafori, Martì riesce a mantenere la prima posizione, mentre Fluxà conquista il secondo posto con un sorpasso pulito.
Nelle retrovie, intanto, si lotta per il titolo, con Barnard che mantiene la zona punti in sesta posizione, appena davanti al suo rivale Antonelli, che è decimo. L’italiano risale velocemente la classifica però, e Barnard ha bisogno di guadagnare più punti possibili per mantenere aperta la battaglia per il campionato. I due, a pochi giri dalla fine, si trovano in quarta e terza posizione e così taglieranno la linea del traguardo.
La gara prosegue senza rilevanti colpi di scena e, incredibilmente, la Satefy Car non appare in pista nemmeno una volta. Finisce così Gara 2, con la prima vittoria di Martì, seguito da Fluxa e Barnard.
Gara 3
La FRMEC ha continuato a correre a Dubai, ma questa volta per il titolo, conteso tra Andrea Kimi Antonelli e Taylor Barnard. Infatti, se l’italiano avesse vinto questa gara e l’inglese non fosse andato a punti, allora il titolo sarebbe stato vinto da Antonelli.
In pole position troviamo Nikita Bedrin, seguito da Antonelli, mentre l’altro contendente si trova relegato alla quinta posizione.
Il pole man parte molto bene, distaccandosi dalle retrovie, in cui c’è una lotta serrata per il secondo e il terzo posto: Barnard recupera su Boya, a discapito di Antonelli, in terza posizione, e lo stesso Boya finisce poi dietro Fluxà, il tutto nel rettilineo subito dopo la partenza.
La gara si fa ancora più accesa quando Barnard giunge in terza posizione, proprio alle spalle di Dufek, che lo vede comparire nel suo specchietto retrovisore. L’inglese prova qualche sorpasso ma scatta la Safety Car: tutte le vetture PHM si trovano, per ora, sul podio.
Appena la Safety Car rientra, riprende l’azione di Barnard su Dufek, che però viene nuovamente interrotta, questa volta da due episodi: Camara finisce fuori pista e una vettura rimane in stallo nel bel mezzo del tracciato. Il francese Meguetounif, uscendo dalla curva, se la ritrova davanti, e nel tentativo di schivarla finisce a muro.
A dieci minuti dalla fine torna in pista la Safety Car, che rientra a quattro minuti dall’ultimo giro. Barnard conclude il suo sorpasso su Dufek, ma lo svizzero non si lascia intimidire e riprova a prendersi il secondo posto. Ne approfitta Antonelli, che riesce a prendere la terza posizione, per poi ritornare in quarta, subito prima che un’altra Safety Car entri in pista per un incidente in cui è coinvolto Benavides.
La gara si conclude sotto regime di Safety Car: sul podio troviamo Bedrin, Barnard e Dufek, per cui l’italiano Antonelli dovrà rimandare al prossimo round la corsa per il titolo.
di Olivia Carbone e Emma Vasile