Di Ginevra Stanghellini e Aurora Loffredo
Si chiude il weekend austriaco e tra le sei gare disputatesi, due per la F1, due per la F2 e altrettante per la F3, l’unica costante ad influenzare le performance dei piloti sono stati i track limits.
F1 e track limits
Sin dal venerdì, con le qualifiche, abbiamo potuto vedere come i protagonisti del weekend sarebbero stati i track limits: tantissimi i giri cancellati, in particolare per gli eccessi in entrata e in uscita di curva 10. Checo Perez ha pagato queste sbavature vedendosi i propri tempi cancellati, tanto che per lui era prevista una gara in salita. Il suo compagno di squadra, Max Verstappen, dopo aver visto il suo tempo cancellato, si è aperto via radio affermando quanto fosse ridicola la questione.
Il campione olandese ha affermato: “Sembravamo dei dilettanti, non credo sia bello vedere una quantità di giri cancellati come abbiamo visto oggi. Ne avevamo parlato nel briefing, ma il margine di errore è davvero piccolo, e in molti casi credo sia impossibile giudicare se si è fuori o dentro“.
Le parole di Leclerc ribadiscono quanto sia difficile gestire la situazione, andando a confermare quanto detto dal pilota di punta di casa Red Bull. Queste le parole: “Questa pista è particolarmente insidiosa, specialmente in curva 10 la macchina si alleggerisce al centro della curva. Nella posizione di guida che abbiamo non riusciamo a vedere nulla. L’helmet camera rende bene l’idea di ciò che possiamo vedere. La linea bianca non è nella nostra prospettiva. Personalmente credo che basterebbe avere un po’ di margine in più nel giudicare”.
Se in gara sono fioccate le penalità, l’unico pilota a non esser caduto nella trappola è stato George Russell che, dopo 71 giri, ne è uscito illeso rispetto ai colleghi.
F2 e F3 non risparmiate
La situazione track limits è stata tragica anche nelle categorie minori, per un totale di 229 giri cancellati in Formula 2 e 283 in Formula 3. Questo ha visto, nel corso delle quattro gare, due piloti prendere penalità, Benavides e Maini, durante la Feature Race, e Paul Aron perdere la sua prima pole a favore di Gregoire Saucy.
Proprio Aron ha espresso la sua opinione riguardo la sessione di qualifiche: “È stata davvero una buona sessione oggi qui al Red Bull Ring. Il team ci ha dato una buona vettura e avevamo molto potenziale. L’abbiamo messa in pole, ma purtroppo il nostro giro è stato cancellato. È un peccato perché ero fuori di qualche millimetro, ma le regole sono regole. Alla fine, siamo in quarta posizione, il che è abbastanza deludente considerando il passo che avevamo e il buon lavoro che il team ha fatto, ma siamo ancora in un circuito in cui è possibile superare. Partiremo dalla seconda fila e c’è molto per cui lottare”.
I numeri del weekend
In F1 dopo, dopo la revisione delle penalità richiesta da Aston Martin, sono stati rivisti 1200 istanze che hanno portato alla cancellazione di ben 83 giri e ad ulteriori 8 piloti penalizzati (Sainz, Hamilton, Gasly, Albon, Ocon, Sargeant, De Vries e Tsunoda) . Da notare la penalizzazione del numero 55 dalla 4° alla 6° piazza.
Le proposte della FIA e di Max
La proposta di Verstappen: “Sappiamo giudicare qual è il limite, ma a causa del layout e del progressivo surriscaldarsi delle gomme nel giro lanciato, diventa molto difficile. Forse aiuterebbe avere una linea bianca più ampia, potrebbe aiutare vista la velocità con cui arriviamo in curva 9 e 10”.
Le parole della FIA: “Dove è possibile cerchiamo di avere la ghiaia nelle vie di fuga, è una soluzione che ha funzionato bene a Monza all’esterno della Parabolica. Tuttavia in alcuni circuiti, come il Red Bull Ring, questa soluzione non è applicabile poiché creerebbe un problema di sicurezza per altre categorie”.
Infatti Wittich, il direttore di gara della F1, al termine del Gran Premio d’Austria dello scorso anno, aveva cercato di trovare un compromesso con il Red Bull Ring, proponendo una riprogettazione delle curve 9 e 10, quelle che hanno causato più penalità e giri cancellati. Tuttavia, il circuito ha rifiutato la proposta che era stata avanzata di porre della ghiaia in quei punti, per una questione di sicurezza per i piloti delle altre categorie, soprattutto di MotoGP. La FIA si è posta l’obiettivo di risolvere questo problema entro il 2024, cercando di trovare un compromesso che possa accontentare sia le esigenze della Formula 1 che quelle della MotoGP.
Le parole di Horner e Wolff
Anche Christian Horner e Toto Wolff, rispettivamente team principal della Red Bull e della Mercedes, hanno avuto da ridire riguardo le decisioni della FIA, proponendo un immediato intervento.
Queste le parole di Horner a Sky F1: “Penso che questa situazione dei track limits debba essere rivista perché ci fa apparire un po’ dei dilettanti. […] I cordoli o forse un po’ di ghiaia dall’altra parte del cordolo potrebbero risolvere il problema, ma penso che, con tutte quelle penalità, sia molto dura per i piloti”.
Le proposte di Wolff per risolvere il problema, invece, sono due: “Si può o ritornare ai cordoli a salsiccia e rompere piloti e auto, oppure rimuovere del tutto i track limits e lasciarli correre sulla linea più veloce. Dobbiamo trovare una soluzione nell’interesse della pista, che è una pista tradizionale, e delle parti interessate, perché vogliamo delle gare spettacolari non influenzate da penalità date per ragioni giuste”.
Tutti hanno espresso la loro opinione, ora non ci resta che attendere quali saranno le soluzioni per rendere il Red Bull Ring ancora più avvincente.