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F1: il capolavoro Ferrari ad Albert Park

L’Italia torna a respirare aria di successo in quel di Albert Park e lo fa con una storica e inaspettata doppietta Ferrari. GP Australia Ferrari

Protagonista indiscusso Carlos Sainz che, dopo il ritiro di Max Verstappen nelle prime battute di gara per un problema al freno posteriore, coglie la palla al balzo e tinge il pomeriggio australiano di rosso speranza.

A completare il quadro ci pensa Charles Leclerc che sigilla la piazza d’onore consegnando al Cavallino Rampante una doppietta che mancava da ormai vent’anni in Australia.

La gara

Il copione sembrava essere il medesimo ma con qualche ombra di incertezza. L’insormontabile Verstappen, autore di una pole position superlativa il sabato, era pronto a condurre la sua consueta gara in solitaria verso l’ennesimo successo. Tuttavia, una problematica rilevata lungo il freno posteriore destro della sua vettura ha messo fine alla sua lunga serie di 43 GP consecutivamente a punti.

La minaccia di natura meccanica sulla monoposto dell’Olandese ha riacceso la speranza di avere nuovi volti al comando di un gran premio non più scontato.

E così è stato spontaneo e naturale per la Ferrari prendere il controllo della situazione sin da subito.

GP Australia Ferrari
La Scuderia Ferrari (foto dal profilo instagram della F1)

Il ritorno di Sainz GP Australia Ferrari

Carlos Sainz, che fino a quindici giorni fa era fuori dai giochi in un letto di ospedale, conduce una gara sontuosa, senza sbavature evidenti. Un gran premio indisturbato per il madrileno, che ha avuto la possibilità di imporre il proprio ritmo e di gestire la corsa con razionalità e senza troppe pressioni degli avversari, più distaccati e in bagarre tra loro.

La vita è imprevedibile, una montagna russa che ti coglie di sorpresa in qualunque momento. Così è stato per Sainz, che da spettatore-paziente in quel di Jeddah oggi siede sul gradino più alto del podio. Lo spagnolo è ora a quota 3 successi in carriera.

“È stata una bella gara. Mi sono sentito sempre molto bene, anche se un po’ rigido a dire la verità, non è stato facilissimo dal punto di vista fisico. Però ho sempre potuto gestire il passo, le gomme. È stata una gara dura ma sono felice e orgoglioso di aver vinto con Charles secondo, perché questo dimostra quanto lavoro abbiamo fatto e quanto sia pazzesca la vita. Non mi sono visto rinnovare il contratto con la Ferrari, poi ho colto il podio in Bahrain, poi l’appendicite a Jeddah e la vittoria al rientro. Una montagna russa, ma sono felicissimo” – così si lascia andare nei commenti post gara lo spagnolo.

E Leclerc? GP Australia Ferrari

La performance convincente della Rossa si conferma anche per mano di Charles Leclerc. Il monegasco si ritiene altrettanto soddisfatto del lavoro egregio compiuto dal team in questo avvio di stagione.

Una qualifica più travagliata ha costretto il monegasco a partire dalla quarta piazza, alle spalle di Lando Norris – giunto terzo in gara – e del proprio compagno di squadra in seguito alla penalità inflitta ai danni di Sergio Perez per unsafe release.

La posizione di partenza più arretrata ha complicato i giochi per il monegasco che si è visto sfumare il successo con una SF-24 che – però – continua a dare segnali di efficienza e competitività, ingredienti venuti a mancare la passata stagione.

“È un risultato positivo, soprattutto per la squadra. Primo e secondo sul traguardo, era qualcosa che non succedeva dal Gran Premio del Bahrain 2022, che porta alla mente bei ricordi. È fantastico essere riusciti a centrare di nuovo questo risultato” – ha commentato Leclerc ai microfoni.

Charles Leclerc (foto dal profilo instagram della F1)

Un occhio al futuro

L’operato di Vasseur inizia a far intravedere i primi frutti in pista, a dimostrazione del lavoro di qualità svolto durante la pausa invernale. Ora gli alfieri della Rossa possono contare su un mezzo capace di insidiare l’inscalfibile Red Bull di Verstappen e quella più “umana” di un Perez non emozionante.

Il ritiro inaspettato del tre volte iridato al terzo round stagionale lascia aperti i giochi in tavola, con una classifica che restituisce un barlume di speranza tra la folla della Rossa. Ora la Ferrari si trova saldamente in seconda posizione con un distacco di soli 4 punti dalla Red Bull. Lo stesso vale per la classifica piloti, con Leclerc separato da Verstappen di 4 lunghezze.

Ciò nonostante, il team principal Vasseur e Leclerc richiamano ordine e compostezza. Il team deve mantenere i piedi per terra e non esaltarsi eccessivamente per quanto ottenuto in terra australiana.

“Oggi siamo tutti molto contenti, ma bisogna mantenere i piedi per terra. Abbiamo fatto una gara molto positiva, in cui eravamo veloci, ma oggi non c’era Verstappen, che è il riferimento in gara. Però dobbiamo essere soddisfatti del lavoro fatto. Sappiamo che non siamo ancora al livello della Red Bull in gara, però sappiamo che siamo anche il team che ha migliorato di più negli ultimi sei mesi e questo mi dà tanta speranza per il futuro” – queste le parole del monegasco al termine della gara.

“Lottare per il Mondiale con la Red Bull? E’ davvero troppo, troppo presto per trarre qualunque tipo di conclusione. Certo che abbiamo fatto un grosso passo avanti rispetto all’anno scorso. Se guardiamo a Melbourne 2023 abbiamo fatto un enorme passo avanti, ma a Suzuka lo scorso anno le Red Bull volavano e fu molto difficile per noi. Per cui dovremo ripartire da zero, rifare tutto da venerdì. Il passo avanti è buono, ma dovremo impegnarci di nuovo come oggi, non pensare di essere arrivati”. – risponde Vasseur alle domande della stampa.

In attesa del Gran Premio del Giappone, programmato per il primo weekend di aprile, che restituirà un quadro più veritiero e definitivo dei valori registrati nelle prime tre sfide del mondiale, Ferrari torna alla base con più certezze che dubbi, cullata dal sapore dallo champagne di successo riversatosi sui trofei pronti ad arricchire la bacheca del Cavallino.

Malika Marwoi Missaoui

Appassionata di motori e tifosissima della McLaren, ama tutto ciò che è relativo all'aerodinamica e alle telemetrie nonostante si intenda più di lingue che di numeri.

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