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Formula 2 a Monaco, tutto ciò che è successo questo weekend

Non hanno avuto neanche un weekend di pausa i ragazzi della Formula 2, che subito dopo aver corso ad Imola si son ritrovati nuovamente al volante la settimana successiva sul circuito di Monaco. Weekend di gara senza dubbio particolare in quanto, a differenza di altri cittadini, si sceglie da anni di dividere in due gruppi le qualifiche per limitare gli inconvenienti.

Sprint Race

Grazie alla griglia invertita a scattare dalla pole della Sprint è Taylor Barnard, seguito a ruota dal brasiliano Bortoleto. Non male nemmeno la posizione in griglia di Kimi Antonelli, in quarta piazza subito dietro a Dennis Hauger.

Allo spegnimento dei semafori i giovani nelle prime file non si scompongono, a differenza di quelli più nelle retrovie che non riescono ad evitare incidenti. L’unica vittima della partenza è Victor Martins, che resta stallato in principio, retrocede e infine finisce a muro dopo un contatto con Crawford causando Safety car.

martins monaco formula 2 sprint
by formula2

A sprint ripresa il quartetto in testa tenta di staccarsi dagli inseguitori, ma la Safety non tarda a tornare in pista e a ricompattare il gruppo. Pepe Marti infatti sfrutta troppo un cordolo e non mantiene il controllo della sua monoposto, che così finisce contro le barriere. Bearman intanto non si da pace e tenta il tutto e per tutto per tornare in top8 e guadagnare qualche punto per rimediare alla disastrosa qualifica.

Kush Maini viene poi penalizzato di 10 secondi per aver tagliato una curva. Punito poco dopo anche Dürksen, che tampona Verschoor costringendolo a tornare ai box per un pitstop e di fatto ponendo fine alla sua gara. Ma i tamponamenti non finiscono qui. Zane Maloney infatti qualche giro dopo tampona O’Sullivan, resta tamponato da Correa e ostacola Maini, causando il ritiro di quest’ultimo e di se stesso.

Taylor Barnard sembra nel frattempo aver corso una gara a sé, la sua leadership mai messa in discussione. E’ lui a vincere la Sprint, seguito a podio da Bortoleto e da Hauger. Il giro veloce lo conquista invece sul finale Antonelli, che ha chiuso la gara quarto.

Feature Race

Domenica mattina ad occupare la prima fila ottenuta in qualifica nella giornata di venerdì sono Verschoor e Martins, non di certo fra i protagonisti della Sprint. Subito alle loro spalle Hadjar e Aron, anche loro un po’ sottotono nella gara di sabato.

In partenza Martins ha nuovamente problemi proprio come nella sprint, restando stallato in partenza. Perfetta invece la partenza del poleman Verschoor, così come quella del duo Prema. Da settimo Antonelli si è infatti portato in quinta piazza, mentre Bearman dalla dodicesima alla settima.

Jak Crawford nel frattempo, in seguito a un contatto con Kush Maini è costretto a rallentare e ritirarsi. Conclusione di gara simile per Amaury Cordeel con problemi alla monoposto poco dopo. Altra monoposto con apparenti problemi sembra essere quella di Antonelli, che improvvisamente ha iniziato a perdere pezzi di ghiaccio secco. Nulla di troppo serio, infatti il diciassettenne italiano di lì a breve instaurerà una battaglia con Colapinto per la quarta piazza. Guai apparentemente anche per Verschoor, che improvvisamente si è visto scivolare dalle mani tutto il gap che aveva creato fra sé e gli inseguitori.

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E’ tempo anche di pit stop per il gruppo in testa, occasione che non spreca Ollie Bearman alle spalle di Kimi con le sue gomme molto più in temperatura. All’uscita dai box del compagno di squadra infatti lo supera e si porta immediatamente alle spalle di Aron. Dopo la sosta i problemi di Verschoor non svaniscono e si vede costretto a cedere la posizione in favore del vincitore di Feature a Imola, Hadjar. Brutto epilogo per l’olandese, fino a quel momento autore di una buona gara, che in pochi giri sprofonda in ultima posizione e si ritira.

La lotta fra Antonelli e l’argentino non porta a niente, se non a rallentare e limitare la gara del bolognese che non riesce proprio a trovare lo spunto giusto per metterselo alle spalle. Addirittura grazie alla sosta posticipata viene superato da Hauger e Correa, che in partenza si trovavano alle sue spalle.

A cinque giri dalla fine finalmente il pilota dell’academy Mercedes riesce a portarsi davanti a Colapinto. Ma il colpo di scena più grande avviene proprio sul finale di Feature. O’Sullivan, partito quindicesimo, fino a quel momento passato inosservato, sosta al penultimo giro e si ritrova in testa alla corsa. E’ lui a trionfare a Montecarlo, seguito a podio da un infuriato Hadjar e dal nuovo leader del campionato Aron.

Gaïa Vanucci

Studentessa al primo anno di Architettura, da anni appassionata di Motorsport. Scrive per Mult1formula da Gennaio 2021 e ama parlare di Formula 4 Italiana.

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