La stagione 2025, che ha solo una settimana fa preso il via, è stata quella di esordio per numerosi piloti. Kimi Antonelli, Isack Hadjar e Gabriel Bortoleto in Australia hanno infatti corso la loro prima gara nella massima categoria. Ma se il primo citato non solo è riuscito a chiudere il proprio GP di esordio a punti ma addirittura ad un passo dal podio, gli altri non hanno concluso la gara o tantomeno l’hanno cominciata.
Ma non sono stati gli unici a ritirarsi nel proprio Gran Premio di debutto in 75 anni di Formula 1…
Felipe Massa
Dopo aver fatto ben parlare di sé durante il proprio percorso nelle formule propedeutiche, Felipe Massa venne ingaggiato nel 2002 da Sauber. Il suo debutto avvenne a Melbourne, dove in qualifica era riuscito ad ottenere il nono tempo. Il brasiliano visse però un esordio a dir poco da incubo. Allo spegnimento dei semafori Ralf Schumacher, che partiva dietro alle due Ferrari, superò il fratello ma tamponò Barrichello. Questo caos venne evitato dal campione del mondo in carica e da Raikkonen, ma non dai piloti a metà griglia.
Massa fu quindi coinvolto in un incidente che portò al ritiro fra gli altri anche di Button e Fisichella. Il debutto del brasiliano, che non riuscì a completare nemmeno un paio di curve, fu assolutamente dimenticabile ma fu pur sempre l’inizio di una carriera di successo che lo portò anche a sfiorare il titolo iridato.

Michael Schumacher
A non riuscire nemmeno a completare il primo giro di gara fu Michael Schumacher, che solo un paio di anni dopo divenne una leggenda della F1. Debuttò nella massima categoria del motorsport in occasione del GP del Belgio a Spa nel 1991. Giovane promessa, era stato chiamato dalla Jordan per sostituire Betrand Gachot, arrestato per aver usato spray urticante contro un tassista in una lite.
Il tedesco fece quindi il suo esordio su un circuito su cui non aveva mai corso. Il risultato fu sorprendente: con una macchina poco quotata riuscì a chiudere le qualifiche al 7° posto, a 3.4 secondi dalla pole del campione in carica Senna. La sua gara fu però brevissima, non riuscendo a completare nemmeno un giro riscontrando immediatamente problemi alla frizione. Ciò non compromise in alcun modo la sua carriera. Il pilota fu infatti immediatamente ingaggiato da Benetton, con cui solo qualche anno dopo divenne campione del mondo.

Nikita Mazepin
Se in tutti gli altri casi menzionati si è poi parlato di carriere memorabili, lo stesso non si può dire di Mazepin. Arrivato in F1 già da pilota controverso, l’esordio del russo nella massima categoria del Motorsport è stato all’insegna dei testacoda. Nel suo weekend di esordio in Bahrein nel 2021 ne aveva già collezionati due nelle prove libere e due in qualifica, guadagnandosi così la ventesima casella sulla griglia di partenza. In gara non ha ottenuto alcun riscatto, girandosi e finendo nelle barriere dopo appena un paio di curve.
La stagione 2021 fu molto difficile per lui: la macchina non era per nulla competitiva e lui non brillava sicuramente per talento. Il suo esordio e in generale la sua stagione di debutto restano uno dei più disastrosi della storia recente della Formula 1.
Ayrton Senna
Ebbe un Gran Premio di esordio più lungo ma non migliore Ayrton Senna. Il pilota brasiliano fece il proprio debutto nella stagione 1984 con Toleman, dopo che ebbe rifiutato una proposta di McLaren. Si qualificò diciassettesimo e in gara non riuscì a completare la rimonta né tantomeno la gara. Fu il primo di quella stagione a ritirarsi. La sua monoposto ruppe il turbo solo all’ottavo giro, costringendolo a terminare anticipatamente il weekend.
Quell’anno però non solo arrivò in top10 in classifica piloti, ma portò a casa anche tre podi. Non sempre quindi una brutta gara di esordio equivale ad una pessima stagione.
