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Jean Todt lascia: eredità a Ben Sulayem

Ben Sulayem primo non europeo a capo della FIA

Dopo dodici anni, Jean Todt conclude il suo mandato alla presidenza della FIA. Il dirigente francese, ex amministratore delegato della Ferrari, ha ricoperto questo ruolo per ben tre volte ed è a lui che si devono le recenti innovazioni che riguardano i motori ibridi e la sicurezza. Ad esempio, fu proprio Todt a introdurre l’halo, consapevole che avrebbe consentito ai piloti di correre in maniera più sicura, ma anche i motori ibridi, che hanno sostituito i V8 a partire dal 2014. In qualità anche di presidente di “eSafety Aware”, infatti, ha sempre sensibilizzato sull’adozione di forme di tecnologia di sicurezza per le automobili. La Formula 1 che lui ha contribuito a realizzare è, dunque, molto più sicura, più all’avanguardia ed elettrica, rispetto a quella del defunto Max Mosley.

Jean Todt
oasport.it

Mohammed Ben Sulayem

Le elezioni per la carica di presidente si sono tenute il 17 dicembre e il vincitore è stato Mohammed Ben Sulayem con il 61,62% dei voti, contro il 36,62% dell’altro candidato, Graham Stoker. L’ex pilota rally emiratino ha ricevuto un augurio proprio da Jean Todt, con queste parole:

Un capitolo si è concluso. Possiamo essere tutti soddisfatti dei risultati ottenuti nel motorsport e sulla mobilità negli ultimi dodici anni. Vorrei vivamente ringraziare il mio team, la nostra amministrazione e tutti i club membri della FIA per il loro costante impegno, entusiasmo e resilienza. Mi congratulo con Ben Sulayem per la sua elezione a Presidente della FIA e auguro a lui, al team e alla Federazione il massimo successo per gli anni a venire.

Ben Sulayem è riuscito a scavalcare il suo “avversario” grazie a un programma completamente differente da quello di Jean Todt e di Stoker: il suo intento, infatti, è quello di aumentare la partecipazione allo sport e punta su una maggiore trasparenza finanziaria. Per poter fare ciò, innanzitutto, vuole investire in Paesi come Cina e India, dando origine, ad esempio, alla Cross Car, un progetto rally a basso costo. Un altro punto del suo programma è quello di rendere sempre più sostenibile la Formula 1, mantenendo fede alle regole già dettate dal regolamento che prevedono power unit con combustibili al 100% sostenibili entro il 2026. Ciò che colpisce è la presenza di Fabiana Ecclestone tra i suoi collaboratori: la moglie di Bernie Ecclestone, infatti, ricoprirà il ruolo di vicepresidente dello sport per il Sud America.

Jean Todt
it.motorsport.com

Graham Stoker

L’altro candidato all’elezioni era Graham Stoker, un avvocato sportivo britannico ed ex vicepresidente della FIA, al fianco di Jean Todt. Essendo il braccio destro del dirigente francese, il suo programma era molto simile a quello già promosso dall’ex presidente: Stoker ha dato inizio alla “rivoluzione gentile”, che ha reso la FIA un vero promotore d’iniziative. Sotto questa gestione, è nata la Formula E, vi sono state campagne sull’inclusione delle donne nel Motorsport e sulla sicurezza stradale.

Tra i suoi punti vi erano la promozione dell’e-Sport, di cui Stoker è un grande appassionato, e il tentativo di far entrare la Formula 1 a far parte delle Olimpiadi, vista la disponibilità data dal CEO. Inoltre, mentre Ben Sulayem ha puntato sulla trasparenza finanziaria, Graham ha invece fatto leva sulla trasparenza del regolamento. Consapevole che sia troppo complesso e dispersivo, il suo intento era quello di renderlo il più facile possibile, così che potesse essere comprensibile a tutti.

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Purtroppo per Stoker, però, non potrà attuare il suo piano d’azione, perché i voti di America Latina, Medio Oriente e Africa sono stati decisivi per la nomina di Ben Sulayem, che ci auguriamo possa rendere lo sport che tanto amiamo ancora più inclusivo ed emozionante.

Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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