L’Haas ha appena annunciato la separazione con il pilota russo Nikita Mazepin, dopo giorni di speculazione.
L’esclusione di tutti i piloti russi? No.
A della delicata questione della guerra della Russia in Ucraina, la FIA si è riunita in via eccezionale. La riunione era per decidere se escludere o meno i piloti russi, e bielorussi, dalle competizioni. Alla fine la proposta è stata respinta e i piloti sono liberi di correre sotto la bandiera neutrale. (Nel caso della Russia era già obbligatoria dal 2021.) Questo anche grazie alla Federazione Russa dell’Automobile (RAF), che in un comunicato stampa avrebbe riportato:
“Da parte sua, la Federazione Russa dell’Automobile ha ritenuto che una possibile decisione di escludere gli atleti russi dalla partecipazione alle competizioni fosse discriminatoria e contraria allo statuto della FIA, che afferma nel suo paragrafro 1.2: L’FIA promuove la tutela dei diritti umani e della dignità umana e si astiene da qualsiasi discriminazione fondata sulla razza, il colore della pelle, il sesso, l’orientamento sessuale, l’origine etnica o soale, la lingua, la religione, l’opinione filosofica o politica, stato di famiglia o disabilità nel corso della loro attività e dell0adozione i eventuali misure al riguardo.”
è stata, però, approvata la cancellazione del Gran Premio di Russia, tenuto a Sochi, già ufficializzato dalla FIA.
La Haas, L’Uralkali e Dmitry Mazepin
Per la Haas, la questione è ancora più delicata che per gli altri team. Dall’anno scorso la scuderia americana aveva intrapreso una partnership con Uralkali, una nota azienda russa esportatrice di potassio posseduta dal padre di Nikita stesso, Dmitry Mazepin, già messa in dubbio durante i test pre-stagionali tenuti a Barcellona dal 23 al 25 febbraio.
Durante l’ultimo giorno di test, infatti, la Haas aveva sfoggiato una livrea totalmente bianca, priva di sponsor o della bandiera russa, dopo lo scoppio della guerra, avvenuto il 24 febbraio.
Il 15 marzo, invece, la scuderia americana ha deciso di ufficializzare, non solo la separazione con il suo main sponsor, Uralkali, ma anche con il suo secondo pilota, Nikita Mazepin.
La decisione della Haas è stata probabilmente anche dipesa dal fatto che Dmitry sia un oligarca al fianco di Vladimir Putin, quindi troppo legato alla questione “guerra”.
La reputazione della Haas è già da tempo sul filo del rasoio ed era quindi necessario prenderne le distanze.
Il ritorno di Pietro Fittipaldi
Al posto di Nikita probabilmente correrà Pietro Fittipaldi, figlio del celebre due volte campione del mondo di F1 Emerson Fittipaldi. Non sarà il debutto di Pietro in Formula Uno. Il brasiliano ha già corso nel 2020 i Gran Premi di Sakhir e Abu Dhabi, sostituendo Romain Grosjean dopo il suo grave incidente in Bahrain.
