Il protagonista di uno dei più grandi scandali della Formula 1 è Nigel Stepney. Rinomato tecnico del Circus, era riuscito a farsi strada da team a team fino ad essere assunto come responsabile tecnico dalla Ferrari nel 1993. Stepney viene ricordato ancora oggi come uno dei personaggi principali dell’epoca Schumacher e il suo nome nei primi anni 2000 aveva una grande importanza. Spy Story 2007
Terminati gli anni d’oro della Rossa, Todt e Brawn lasciano Maranello nel 2006 e Stepney compare nella lista di candidati per il ruolo di direttore tecnico. Con sorpresa di molti, non è lui a prendere il posto di Brawn, ma Mario Almondo. Alla dipartita di Todt, la musica per Stepney cambia: smette di lavorare in circuito e viene spostato in fabbrica, secondo alcune voci del paddock a causa della mancanza di una laurea. Stepney, infatti, non aveva mai frequentato l’università.
Dopo essere stato costretto ad abbandonare il paddock, il meccanico inglese chiede di poter lasciare la Ferrari, ma il suo contratto sarebbe scaduto solo al termine del 2007.
Spy Story – Atto I
Dopo questo breve preambolo, possiamo cominciare a raccontare la vera e propria Spy Story. Stepney si trasforma in un sabotatore, con il fine di distruggere la carriera di chi, a sua detta, aveva già devastato la sua. Tutto inizia poco prima del Gran Premio di Monaco nel 2007, l’1 giugno, quando Stepney versa nel serbatoio della monoposto di Raikkonen della polvere a base di fosfato. La trappola è semplice: in questo modo, il volume del carburante nella vettura risulta superiore a quanto concesso dal regolamento. Stepney commette, però, un errore nel suo piano e non pulisce il pavimento attorno alla macchina. Un meccanico, notando la polvere per terra, avverte un superiore e dopo le ricerche dei carabinieri, Stepney viene incastrato.
Ciò che nemmeno i dirigenti della Rossa possono sapere, è che la bravata del GP di Monaco, non sarà l’unica preoccupazione.
Nel frattempo, in Inghilterra – Atto II
Negli stessi giorni, in Inghilterra, una donna di nome Tracy Coughlan, ha fatto scannerizzare in una copisteria 780 pagine che mostrano i progetti della monoposto Ferrari F2007. La donna è la moglie di Michael Coughlan, capo progettista della McLaren.
Il piano di rubare i disegni della F2007 sarebbe riuscito alla perfezione, se non fosse stato per un colpo di (s)fortuna: l’uomo della copisteria segue la Formula 1 e tifa per la Ferrari. Capendo che qualcosa non torna, contatta Stefano Domenicali e quando la signora Coughlan ritira i progetti scannerizzati, a Maranello tutti sanno del furto della McLaren. La domanda è una: chi ha passato i documenti agli uomini della McLaren? Eh sì, proprio lui, Nigel Stepney.
Coughlan e Stepney – Atto III
Stepney e Coughlan sono in contatto dai primi giorni del 2007 e il dipendente della Ferrari ha rivelato informazioni confidenziali al progettista della squadra inglese, tra le quali spicca l’illegalità del fondo della F2007 . Parte immediatamente l’indagine della FIA, che dichiara il fondo della Ferrari illegale, ma non prende provvedimenti. Stepney passa a Coughlan altre informazioni, tra cui il disegno del sistema frenante della Ferrari. I due hanno in mente di vendere le informazioni anche ad altri team, ma prima di poter attuare il piano, Stepney viene scoperto. L’1 luglio, un gruppo di poliziotti fa un blitz in casa di Coughlan e sequestra CD e dispositivi elettronici.
Le cose si fanno serie – Atto IV
Nel giro di pochi giorni, la Spy Story diventa un giallo internazionale e se ne parla persino in America. La McLaren viene assolta e la colpa viene scaricata interamente su Coughlan, mentre la Ferrari si è già da un mese lavata le mani dal caso Stepney, che nel frattempo minaccia Maranello di rivelare importanti segreti degli ultimi 10 anni.
Il mistero continua – Atto V
Sembra quindi concludersi qui la storia, penserete. Eh no! Perché durante il weekend del Gran Premio d’Ungheria, viene a galla un nuovo inquietante elemento: i piloti stessi sono implicati nella Spy Story. Lo rivela Fernando Alonso, dopo le qualifiche. Lo spagnolo e il rivale Lewis Hamilton, vengono penalizzati dopo alcuni comportamenti antisportivi in qualifica e Alonso, preso dalla rabbia, si dirige da Ron Dennis, dichiarando di avere informazioni per affossare per sempre la McLaren. Ma come? Ron Dennis non ne sa nulla (infatti era all’oscuro anche della maggior parte delle cose fatte da Coughlan). Un nuovo tassello viene aggiunto al puzzle: i piloti hanno ricevuto diverse mail da Coughlan e Alonso possiede molte delle informazioni vendute da Stepney. I piloti della McLaren vengono obbligati da Max Mosley, presidente della FIA, a consegnare ogni informazione sulla F2007.
Il caso si chiude… – Atto VI
Ci siamo quasi, il caso si sta per chiudere! E’ il 13 settembre 2007 quando i rappresentanti della Ferrari e della McLaren si trovano a Parigi con la FIA. Ormai era certo: troppi membri della McLaren conoscono i progetti della Ferrari. La casa inglese viene privata di tutti i punti del campionato costruttori, deve pagare una multa di 100 milioni di dollari e la FIA si impegna a monitorarla per tutto il 2008.
O forse no – Atto VII
Cosa ne è di Coughlan e Stepney? Il primo viene licenziato dalla McLaren e si allontana per sempre dal motorsport. Stepney , invece, viene trovato morto a maggio 2014, ucciso in un incidente stradale in tangenziale. A quanto pare, l’uomo si è buttato sulla carreggiata davanti ad un camion, che lo ha investito. Non si è mai capito se quello di Stepney sia stato un suicidio, ma tante cose non si sono mai capite. Per esempio, quali erano i segreti della Ferrari che Stepney voleva rivelare? Che ruolo hanno avuto i piloti nella vicenda? Altre squadre erano coinvolte in questa rete di passaggio di informazioni?