Qual è il limite tra superstizione e realtà? Sono anni che sul circus di Formula 1 grava una maledizione: la prima pole position della carriera non si concretizzerà in una vittoria la domenica. Nel week-end di Jeddah Sergio Pérez ha fatto segnare il tempo più veloce nelle qualifiche, precedendo le due Ferrari e Verstappen. Per il messicano il profumo della vittoria era palpabile, ma, come la tradizione vuole, qualcosa è andato storto. Durante il quindicesimo giro, infatti, la Red Bull numero 11 si ferma per il cambio gomme, optando per le hard, e rientra alle spalle di Russell. Ancora una volta, a segnare il destino di un Gran Premio, è Nicholas Latifi che perde il controllo della sua Williams urtando le barriere. Pérez è costretto ad abbandonare il suo sogno di gloria, cedendo il gradino più basso del podio alla Ferrari di Sainz.
Nella notte illuminata dai fuochi artificiali di Jeddah, Checo Pérez deve accontentarsi di un quarto posto, consapevole, però, della maledizione ormai spezzata.
Bentornati in Australia
Dopo due anni di lontananza dalle terre australiane, questo week-end la Formula 1 farà il suo ritorno nel rinnovato circuito Albert Park. Eliminate le curve 9-10 e modificato il layout complessivo con il fine di assicurare più battaglie in pista e spettacolarità, la Red Bull parte da una posizione vantaggiosa. Nelle prime due gare della stagione, infatti, la monoposto austriaca si è dimostrata particolarmente prestazionale nei rettilinei. Consapevole del potenziale del veicolo, Pérez potrebbe essere uno dei protagonisti del week-end australiano.
Nonostante la velocità di punta, nei primi due Gran Premi i motori Honda hanno peccato di affidabilità, costringendo, in Bahrain, un doppio ritiro Red Bull e, a Jeddah, la mancata partenza di Tsunoda. Ciò che è certo è che sul suolo australiano la scuderia austriaca cercherà di accorciare la distanza da Ferrari nel campionato costruttori, agevolata dalle quattro zone DRS del circuito. Desideroso di riscatto, il profilo di Sergio Pérez si delinea come uno dei favoriti per la vittoria del Gran Premio d’Australia.
Nelle puntate precedenti
Nelle precedenti edizioni del gran premio d’Australia, il pilota messicano ha sempre dimostrato un passo costante, monoposto permettendo. Dalla stagione 2011 sino al 2019, infatti, Pérez ha gareggiato per Sauber, McLaren, Force India e, infine, Racing Point, quindi non conquistando mai punti rilevanti nel gran premio inaugurale. Con l’approdo in Red Bull l’anno precedente, il messicano ha provato più volte le sue capacità nel ruota a ruota, nonché una grande determinazione. Molte cose sono cambiate dall’ultima gara in Australia tra volti nuovi, addii – che a volte si sono rivelati semplici arrivederci – e passaggi di scuderia. Riuscirà Checo Pérez, al comando della sua RB18, a conquistare la sua redenzione sull’asfalto di Melbourne?