I primi risultati del campione del mondo in carica non sono dei migliori. Su tre gare disputate, durante il primo e il terzo Gran Premio stagionale Verstappen è stato costretto al ritiro. I punti della vittoria conquistata in Arabia Saudita risultano essere quasi inutili, sommandoli ai due zeri delle altre gare. Verstappen Red Bull
A preoccupare il team e il pilota è soprattutto la causa di questi ritiri forzati: l’affidabilità della RB18.
Il DNF di Verstappen (e del compagno di squadra Sergio Perez) nella gara del Bahrain è stato causato da un problema alla pompa di pescaggio del carburante, mentre l’abbandono del Gran Premio australiano trova le proprie radici nell’impianto idraulico. Prima di entrambi i ritiri Super Max si trovava in seconda posizione.
Il clima in casa Red Bull dopo solo tre appuntamenti non è quindi dei migliori: due ritiri per il neo campione Verstappen, uno per Perez e un DNF a testa anche per i due piloti dell’AlphaTauri Gasly e Tsunoda, lineup della scuderia sorella della Red Bull.
In seguito al Gran Premio di Melbourne Verstappen è scivolato in sesta posizione nella classifica piloti; la sua preoccupazione è tangibile dalle dichiarazioni post-gara:
“Non so cosa sia successo e quale sia stato il problema che mi ha appiedato. Nel complesso, comunque, il weekend è stato negativo: il mio passo non era buono e ho capito subito che non potevo tenere il ritmo di Leclerc. Quindi le gomme hanno iniziato a distruggersi e, quantomeno, cercavo di tenere la seconda posizione. Secondo è meglio che fare zero punti, ma non stiamo concludendo le gare, è questo il punto”.
Il prossimo weekend si disputerà il quarto Gran Premio del campionato ad Imola e i problemi di affidabilità possono essere risolti, in modo da non perdere di vista la cima della classifica, al momento dominata da Charles Leclerc.
Verstappen rimane però realista: se in Red Bull non trovassero una soluzione in fretta, il mondiale potrebbe diventare solo un miraggio.
“Non è quello che ti serve quando vuoi lottare per il campionato, anche perché il divario è già abbastanza grande. Nel complesso non sembra che ci sia una soluzione immediata, dobbiamo lavorare sodo, ci sono molte cose da migliorare. Ora dobbiamo concentrarci sulle prossime gare e fare del nostro meglio. La stagione è lunga e può ancora succedere di tutto. Per come stanno le cose ora avremmo bisogno di 45 gare!”.