Dopo due anni di attesa, lo scorso weekend il Gran Premio d’Australia è tornato, regalando a tutti gli appassionati una gara densa di emozioni. La seconda vittoria stagionale firmata Ferrari, le numerose battaglie nel centro gruppo e, finalmente, un podio per Russell: insomma, un weekend indimenticabile! Chi, però, avrebbe preferito che la tappa australiana fosse solo un brutto sogno è Fernando Alonso. Per lo spagnolo, infatti, il circuito di Albert Park non ha riservato molte soddisfazioni nonostante le ottime premesse registrate durante le prove libere e le qualifiche. Se la fortuna è cieca, la sfortuna ha visto molto bene Fernando Alonso.
Alonso Vs Dea Bendata
Nelle prove libere del venerdì e del sabato, Alonso fa registrare tempi particolarmente competitivi con la sua Alpine. Durante le qualifiche lo spagnolo supera senza difficoltà il Q1 e il Q2, esprimendo tutto il potenziale della sua monoposto. L’A521, all’inizio del Q3, sembra avere la velocità persino per provare a conquistare le prime file, segnando il miglior tempo nel secondo settore. La corsa al limite di Fernando Alonso si interrompe a curva 11 quando, per un problema idraulico, il pilota perde il controllo del veicolo colpendo il muretto. Molto rammarico da parte dello spagnolo che – ancora una volta – viene tradito dalla sua stessa monoposto. Ai microfoni di Sky Alonso esprime tutta la sua delusione: “Ero in lotta per la pole, avevamo margine e altri set di gomme a disposizione, e quel giro era meglio di quello della pole provvisoria. È frustrante, è allucinante la poca fortuna che abbiamo avuto. Ogni volta, se deve succedere qualcosa, puntualmente succede. Stavamo facendo il miglior weekend da anni”.
Ma, come Alonso ben sa, la gara si corre domenica e la storia è ancora tutta da scrivere… o forse no?
Una gara da dimenticare
Più volte nel corso della sua lunga carriera Alonso è stato protagonista di rimonte magistrali, rendendolo uno degli specialisti della pratica. Partire dalla decima casella non è, infatti, un ostacolo per lo spagnolo che, grazie al valzer dei pit stop, a metà gara si trova in quarta posizione. Con le gomme hard Alonso sembra trovare il giusto feeling per iniziare a sognare ad occhi aperti e puntare alla conquista di un gradino del podio. L’ottimismo, però, viene presto spazzato via dall’entrata della Safety Car – a causa dell’incidente di Sebastian Vettel – che ricompatta tutte le monoposto. In netta difficoltà rispetto ai veicoli alle sue spalle, lo spagnolo scivola nelle retrovie, penalizzato anche da pneumatici ormai allo stremo.
Non il finale idillico che la scuderia francese si aspettava per il weekend australiano, ottimizzato solo dal settimo posto di Esteban Ocon. Un Fernando Alonso molto rammaricato è quello che si presenta alle interviste post-gara: “Con una qualifica normale, anche partendo terzo o quarto, oggi eravamo sul podio, anche perché siamo stati davanti alla Mercedes nettamente tutto il weekend e loro adesso sono sul podio”.
