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Formula Uno e MotoGP: una Domenica Bestiale senza la stampa italiana

Formula Uno e MotoGP: non possiamo proprio dire che nell’ultimo fine settimana il motorsport italiano non c’abbia regalato soddisfazioni. Tra la vittoria mattutina della Ferrari in Australia e l’incoronazione di Enea Bastianini come nuovo sceriffo ad Austin, l’orgoglio non è mancato.

E così, con Leclerc che ha dichiarato che la sua Ferrari era una “bestia” e con il Bestia che torna in Italia da leader mondiale in MotoGP, qualcuno ha voluto ribatezzare la domenica passata come Bestiale.

Ma nemo propheta in patria – basta dare una veloce occhiata ai giornali usciti lunedì per vedere quanto spazio, effettivamente, il motorsport occupa nella stampa italiana.

Soddisfazioni italiane nei motori, ma la stampa dov’è?

Esaminando le prime pagine dei principali giornali sportivi italiani, ci rendiamo conto di come il motorsport, nonostante le vittorie e le soddisfazioni, occupi ancora uno spazio marginale. Alla Formula Uno è dedicata poco meno di metà copertina, mentre alla MotoGP solamente qualche titoletto secondario. A quanto pare infatti, il principale interesse degli italiani è il Signor Calcio.

E non è la prima volta che succede. Già qualche settimana fa, dopo la storica doppietta Ferrari in Bahrein, ci fu da discutere perché, anche in quel caso, la Formula Uno e l’impresa del Cavallino non ricevette l’attenzione che meritava da parte dei giornali.

Stampa sportiva italiana 21 Marzo 2022
Le copertine dei quotidiani sportivi del 21/03/2022, il giorno dopo il GP del Bahrein

Eppure sembra, anzi è un controsenso. L’Italia, grazie al marchio Ferrari, è regina del mondo delle competizioni a quattro ruote, unica da sempre. Inoltre la competitività della F1-75 ha risvegliato l’entusiasmo di tutti i Tifosi ed anche le gare su Sky stanno riscuotendo ottimi ascolti. Mentre c’è da ricordare che anche la MotoGP gode di una buonissima popolarità nel nostro Paese grazie, essenzialmente, al personaggio di Valentino Rossi che ha rivoluzionato questo sport lasciando, con la sua Academy di piloti, una vera e propria eredità.

Una distinzione, o meglio, uno sbilancio di attenzioni che fa storcere il naso a non poche persone. È giusto che, per indicare lo sport italiano, si faccia riferimento quasi unicamente al calcio?

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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