Maria Sole Suriano e Olivia Carbone Riassunto Canada GP
Bentornati in Canada gentili lettori, terra di marmotte, strane penalità (chiedere a Vettel per ulteriori informazioni) e gare… Particolari. Ci era mancato il circuito di Montreal, con i suoi boschi ottimi per meravigliose passeggiate – certifica Sergio Perez.
Sabato piove e Fernando Alonso si sente nel 2012 e affianca con gioia il campione in carica Verstappen, ma la gara è domenica, con grande delusione dello spagnolo. Domenica sera il numero 14 si vede comparire davanti Sainz e poi Hamilton e poi… Il podio sfuma e Alonso chiama a se tutti gli dei dell’Olimpo e poi come se non bastasse, prende anche penalità. L’importante è crederci Fernando, ma non siamo più nel 2012.
Ecco, dobbiamo nominare pure Schumacher, affamato di primi punti. Ottima qualifica, buona partenza, ma la Haas non ne voleva sapere e lo lascia a piedi. Va solo a far compagnia a un Perez che, stanco del Gran Premio, se ne va a fare una passeggiata tra i boschi canadesi. Hanno creduto di poter collezionare qualche punto, beh, l’importante è crederci.
E poi ci ha creduto Carlos Sainz, che cerca la prima vittoria da anni, ma quella scappa più veloce di una marmotta che attraversa il rettilineo della pista del Canada. Niente da fare, tra Safety Car, pit-stop, inseguimenti folli… Carlos questa vittoria non la trova. Riassunto Canada GP
Insomma, ci rendiamo conto di star descrivendo questo Gran Premio come una sofferenza unica per tutta la griglia, ma non lo è stato? Ricordiamo il pit stop tremendo di Norris, la geniale strategia dell’Aston Martin, il ritiro di Tsunoda… Qualcuno però ha anche tirato fuori qualcosa di buono. Chi? Sempre loro! Max Verstappen vince… Sì, fate finta di essere sorpresi, per favore. Charles Leclerc rimonta e arriva quinto, certo, non una vittoria, ma come si dice “i punti son sempre punti“.
Abbandoniamo il Canada e le nostre amate gare serali, è tempo di tornare in Europa. Da Mult1formula è tutto, linea allo studio!