Abbiamo avuto la possibilità di parlare con Matias Zagazeta, pilota di Formula Regional by Alpine che sta disputando la stagione con il team G4 Racing. Il pilota peruviano, che attualmente vive a Barcellona, prima di correre in questa categoria, ha gareggiato in Formula 4 britannica. In questa intervista lo abbiamo conosciuto meglio, sia fuori che in pista.
Quale gara, fino ad ora, ti è piaciuta di più e perché?
“Spa è stata sicuramente molto bella, mi è piaciuta molto. Il tracciato è incredibile con così tanta storia, anche la pista stessa, è molto divertente correrci. Ci sono stati un sacco di sorpassi, è stata molto movimentata come gara e per questo penso che sia stata una delle mie preferite. Poi mi è piaciuta anche gara 2 a Imola, è stata davvero bella perché la gara è iniziata sull’asciutto, ma poi ha iniziato a piovere e dopo è tornato l’asciutto. Proprio perché la situazione era così incerta, non si sapeva bene cosa sarebbe successo.”
Il tuo paese d’origine è il Perù, ma corri in Europa. Come ti senti a vivere così lontano da casa?
“Naturalmente è difficile. Ora sono tornato in Perù, ma di solito vivo a Barcellona durante l’anno perché la squadra ha sede qui. Stare lontano da casa è davvero difficile: ti manca il cibo, la tua famiglia, i tuoi amici, ti manca tutto. È davvero complicato anche per il fuso orario, ma alla fine credo di essermi abituato. Ho la squadra che è lì per sostenermi tutto il tempo, anche mio padre e mia madre vengono ad alcune delle gare, quindi è bello vederli ogni tanto.”
Prima della Formula Regional, hai corso anche nella Formula 4 britannica. Quali sono le principali differenze tra queste due categorie e quali sono le difficoltà che hai riscontrato fino ad ora?
“Dalla Formula 4 alla Formula Regional è stato un grande passo: il motore e le gomme sono diversi, è cambiato tutto fondamentalmente. Anche le piste erano molto diverse, ma credo che adattarsi ai circuiti sia la parte più semplice: basta girare per un paio di volte e ci si abitua. Anche essere in una squadra nuova e diversa è difficile: ogni team ha una filosofia diversa, quindi è difficile adattarsi. Ora penso di essere davvero fiducioso con la macchina: ovviamente è un grande passo dalla potenza, c’è molto più grip con le gomme Pirelli e si degradano molto di più, quindi devi davvero saperle gestire. C’è anche il push-to-pass ora, qualcosa che non avevamo in Formula 4 per esempio. Questa è più una stagione di adattamento: come prima stagione penso che sia buona e poi vedremo cosa saremo in grado di fare il prossimo anno.”
Come valuteresti la tua stagione, fino ad ora, su una scala da 1 a 10?
“Penso che 7 sia il voto giusto: fino ad ora non ci sono stati i risultati che volevamo, ma comunque c’è stata una buona crescita ogni fine settimana di gara e sono molto contento dei progressi che sto facendo con il team. È davvero difficile non avere molti compagni di squadra: ne ho solo uno, Axel (Gnos), ma tutte le squadre hanno almeno 3 piloti con cui si confrontano e si spronano a vicenda. È anche molto difficile per me gareggiare su nuove piste, su una macchina nuova: è un po’ complicato, ma sono comunque soddisfatto dei progressi che abbiamo fatto. Ora sono davvero impaziente per i prossimi tre round: spero di incrementare il mio punteggio. A Barcellona sarà davvero bello: è la gara di casa della squadra, è la pista su cui ho provato di più. Penso che potremmo ottenere dei buoni risultati.”
Cosa ne pensi di una carriera sulle vetture a ruote coperte?
“Adoro il motorsport, adoro le corse, quindi qualsiasi cosa abbia un motore e quattro ruote per me è incredibile. L’obiettivo finale è arrivare in F1 o in qualsiasi monoposto professionale, anche in LMP2 o le nuove categorie come Le Mans Hypercars. Ci sono così tante opzioni nel mondo del motorsport: le GT sono anche un’opzione davvero interessante e divertente. Il mio obiettivo principale è quello di diventare un pilota professionista in futuro e di correre in una delle categorie principali.”
Molte delle gare del calendario della Formula Regional sono in Italia, cosa ti piace di più di questo Paese?
“Personalmente amo l’Italia: amo il cibo, amo la gente, amo i panorami, tutto è davvero bello; mi piace sempre il buon cibo che mangio nei posti in Italia dove vado per le gare. Ci sono anche delle piste incredibili come Imola, Mugello e Monza, le tre che abbiamo in calendario. Non mi lamento di nessuno di questi tracciati: sono così incredibili, storici, quindi mi piace molto andarci.”
Se ne hai una, quale è la tua routine pre gara?
“Fondamentalmente faccio qualche esercizio di riscaldamento, come gli esercizi di reazione. In più, io sono molto religioso, quindi prima di salire in macchina prego […]. In realtà ho alcuni riti (è un po’ strano), ma mia mamma mi fa questo: mi dà alcune pietre, le mette nelle mie mani e poi sulla mia schiena, dopo salgo in macchina. È qualcosa che fa come porta fortuna.”
Chi è il tuo pilota preferito di Formula 1? Perché?
“Mi piacciono e porto rispetto per tutti i piloti. In termini di pilota preferito, direi George (Russell) dal momento che abbiamo la stessa gestione. In generale mi piacciono tutti i piloti di F1: ognuno ha una personalità diversa, una capacità di guida diversa, tutti meritano di essere lì. È davvero impressionante quello che fanno: pensare di guidare una macchina di Formula 1 è incredibile e farlo come pilota professionista lo è ancora di più.”
Se avessi la possibilità di guidare una vettura storica di Formula 1, quale sceglieresti?
“La McLaren di Senna sarebbe incredibile da guidare: Senna è probabilmente il mio pilota preferito di tutti i tempi. Ma forse mi piacerebbe guidare anche la Red Bull del 2010, perché è davvero bella.”
Quando non sei in pista, come ti piace passare il tuo tempo libero?
“Di solito trascorro del tempo con gli amici o i familiari: mi piace molto giocare a calcio quindi cerco sempre un po’ di tempo per giocare con gli amici, ovviamente stando attento a non farmi male. Mi piace uscire ed esplorare, non mi piace stare seduto tutto il giorno sul divano: voglio uscire. Se sono a Barcellona vado a fare una passeggiata perché la città è incredibile, vado in giro e incontro nuove persone e passo del tempo al simulatore anche fuori dalle corse.”
Dove ti immagini tra 10 anni?
“Spero ancora a correre, sarebbe incredibile farlo in modo professionale tra dieci anni, sarebbe un sogno che si avvera. Tra 10 anni avrò 28 anni, quindi sarebbero gli ultimi due anni di corse, per questo spero di correre ad un livello professionale molto elevato.”
Quale è il tuo obiettivo per le ultime 3 gare della stagione?
“Vorrei cercare di ottenere punti costantemente fino alla fine della stagione: avere 35 auto in griglia e solo 10 punti segnati è davvero difficile. Sono 0,6 secondi a separare il primo dall’ultimo quindi è davvero incredibile il campionato di quest’anno. Speriamo di ottenere qualche punto per gli ultimi round. A Barcellona abbiamo buone possibilità di ottenere un piazzamento nella top 5, quindi continueremo a lavorare per ottenere questo.”
Vivendo lontano dalla tua famiglia, passi molto tempo con la tua squadra. Quanto influisce il rapporto che hai con il team sulla tua vita?
“Questa è la parte più importante di una stagione, per mantenere un buon rapporto con la squadra fino alla fine e con il tuo compagno. Anche se gareggiamo l’uno contro l’altro e ovviamente ci vogliamo battere a vicenda, sono loro che aiutano a sviluppare la macchina, quindi è davvero importante che la squadra mantenga un buon rapporto con tutti. In questo modo tutti rimangono motivati a lavorare di più e penso che sia la parte più importante di tutto. La squadra per me è come una famiglia quando sono a Barcellona: la mia famiglia è in Perù, quindi sono gli unici che sono fisicamente lì con me. Sentirmi vicino e intimo con loro è la parte più importante per me.”
C’è un pilota al quale ti ispiri?
“Senna era uno dei miei piloti preferiti, ma anche Fernando Alonso. Il mio primo casco è stato fatto con il design di quello di Alonso, era anche il mio pilota preferito in Formula 1 quando ho iniziato a guardarla in TV, quindi il fatto che stia ancora correndo ad un livello così alto è incredibile. Ho molto rispetto per lui. Mi piace anche Lewis Hamilton: ha segnato la storia; merita molto rispetto da parte di tutti.”
Vivi e gareggi in Europa, quale Paese ti piace più di tutti?
“L’Italia e la Spagna: questi due paesi direi che sono i miei preferiti. Vivo a Barcellona, quindi passo più tempo in Spagna che in Italia, ma se dovessi andare in Italia sarei più che felice.”
Carbonara con la panna: sì o no?
“Di solito la mangio senza, non ho mai assaggiato la carbonara con la panna.”
Intervista a cura di Camilla Coletta e Francesca Zito, per la versione in inglese clicca qui.