Lando Norris è un personaggio molto noto non solo nel paddock di Formula1.
È tra i piloti più discussi, uno di quelli che piace o non piace. Non ci sono vie di mezzo.
Lando era arrivato in Formula 1 con un’unica volontà, che è un po’ quella di chiunque scenda ogni domenica in pista: diventare campione del mondo.
Gli esordi di Norris
È approdato in Formula 1 nel 2019 e McLaren lo presenta come primo pilota al posto di Vandoorne. Al suo fianco l’ora ferrarista Carlos Sainz Jr.
È approdato in Formula 1 con tanta responsabilità sulle spalle.
Ma si sa, in questo sport il talento può contare fino a un certo punto. La macchina ha sicuramente il suo ruolo, un ruolo alquanto importante e fondamentale.
Nella sua prima stagione il risultato migliore che Norris ha portato a casa è un sesto posto. Per salire la prima volta sul podio deve aspettare la stagione 2020.
Alla prima gara – quell’anno in Austria data la particolare condizione in cui il mondo si trovava – si qualifica quarto.
Dopo una buona gara e in seguito a una penalizzazione di cinque secondi subita da Lewis Hamilton, Norris conquista il terzo posto. Sarà l’unico podio per quella stagione, ma l’inglese concluderà quasi sempre a punti: solo tre gare le concluderà fuori dalla top ten e in una sarà costretto al ritiro, in Germania
La vittoria mancata
Ma è la stagione successiva a consacrare Norris.
Porta a casa ben tre quattro podi e finisce solo due gare senza punti.
L’auto ha buone prestazioni e Lando, mostrando di essere valido, tira sempre fuori buoni risultati per aiutare McLaren a giocarsi il terzo posto in classifica costruttori con Ferrari – sarà poi quest’ultima a conquistarlo.
Ma c’è una gara in particolare che rimarrà nella testa di tutti e che sicuramente vive ancora nei ricordi del ragazzo, non in maniera positiva: il Gran Premio di Russia.
In Russia, infatti, Norris poteva consacrare un weekend da sogno.
Al sabato, in condizioni di bagnato, riesce a conquistare la prima pole della sua carriera.
Poi, la domenica, gestisce la gara in maniera sublime. Tiene dietro di sé un affamato Hamilton, lotta con le unghie e con i denti, zittendo più e più volte il suo ingegnere per rimanere concentrato sulla sua gara.
Perché vede sempre più vicino uno degli obiettivi che qualsiasi pilota insegue. Perché, dopo la prima pole, vedeva avvicinarsi la prima tanto bramata vittoria.
E il primo posto è suo, ci è così vicino.
Il primo posto era suo, ci era andato davvero vicino.
Era suo finché non è scesa la pioggia.
Finché non si è intestardito sul voler rimanere fuori mentre tutti si precipitavano ai box a cambiare le gomme.
E così ha buttato via la sua prima vittoria, concludendo addirittura settimo.
Così, ha iniziato ad essere considerato da molti ancora troppo immaturo. Molti sostenevano che, messo in un top team, non sarebbe sicuramente stato prima guida e non avrebbe retto la pressione. Molti sostenevano che fosse un fuoco di paglia, che fosse sicuramente un pilota capace ma che non otterrà grandi risultati in carriera.
Ma come già detto, Lando quella stagione ha portato a casa quattro podi ed una pole.
Eppure, una gara sbagliata ha fatto cambiare totalmente opinione su di lui.
La passata stagione l’auto non era delle migliori e infatti l’inglese è salito sul podio solo al Gran Premio di Imola.
È l’ora del riscatto per Lando?
Questa stagione è iniziata davvero male.
L’auto non andava avanti, i risultati erano davvero scarsi. Nonostante ciò, Lando era riuscito a portare a casa qualche punto.
In Austria, McLaren annuncia di portare importanti novità sulla monoposto di Norris.
Novità che effettivamente fanno fare un gran salto di qualità al team papaya.
A Silverstone entrambe le monoposto si presentano con gli aggiornamenti.
Lando va vicinissimo alla pole ma viene superato all’ultimo da Max Verstappen. Oscar Piastri lo segue al terzo posto.
In gara poi i due McLaren vanno forte. Chiaramente non è facile piazzarsi davanti alla RedBull di questa stagione, ma Norris riesce comunque a portare a casa un secondo posto a casa, davanti un altro idolo di casa, Lewis Hamilton.
Piastri segue al quarto posto, complice una strategia un po’ sfortunata.
Nel weekend appena concluso all’Hungaroring, Norris ha continuato a portare a casa ottimi risultati: terzo in qualifica, secondo in gara sempre dietro ad una RedBull alla portata di nessuno.
“Potrei vincere solo se Max si ritirasse o qualcosa del genere”, dice a fine gara.
Ma il fatto che abbia portato a casa due secondi posti di fila sicuramente non passa inosservato.
E così Lando dimostra che, con un auto competitiva, sa tenere botta anche con i più grandi.
Forse le aspettative su questo ragazzo sono sempre state troppo alte per la qualità di auto che guidava?
Di certo le opinioni sul giovane inglese continuano ad essere ancora parecchio contrastanti.
Adesso il suo destino è nelle sue mani. Il mezzo pare stia reggendo e pare vada bene, dunque il pilota ha ancora mezza stagione per dimostrare il suo valore.
Con la consapevolezza che nella vita non si piacerà mai a tutti, ma nemmeno si potrà essere odiati da tutti.
E alla fine di tutto, nella testa delle persone rimarranno i risultati.
Sarà la pista a parlare, e da un paio di gare sta parlando sicuramente a suo favore.