Con il Gran Premio d’Ungheria, la Formula 1 si appresta a eseguire il giro di boa verso la seconda metà del campionato. Firmando la settima vittoria consecutiva, Max Verstappen taglia il traguardo in prima posizione, seguito da una ritrovata McLaren insieme a Lando Norris e Sergio Pérez a chiudere il terzetto.
A poco più di un secondo di distanza dal terzo gradino del podio, Lewis Hamilton deve accontentarsi di una quarta posizione dopo la pole position di sabato. Battendo Max Verstappen per soli tre millesimi, l’inglese ha conquistato la centoquattresima pole position della sua carriera dopo un anno e mezzo di digiuno. Dopo in Gran Premio d’Arabia 2021, la Mercedes placcata 44 torna a occupare la prima posizione nella griglia di partenza.
L’immediato regredire, alla partenza, dalla prima alla quarta posizione per Hamilton e la deludente qualifica per Russell, tuttavia, sfumano ogni sogno di gloria. A complicare la situazione, inoltre, anche le temperature sopra la norma del motore, problema che è costato tempo prezioso ai due piloti Mercedes.
Pur non soddisfacendo a pieno le aspettative, Mercedes lascia l’Ungheria con un consistente bottino di punti, merito della gara solida da parte di entrambi i piloti.
Sogno e realtà
In un clima di assoluto dominio da parte di Red Bull, capitanata da Max Verstappen, la pole di Lewis Hamilton ha dato un tocco di imprevedibilità ad un weekend altrimenti già scritto. Unico pilota a contare nove pole position in un solo tracciato (Ungheria), l’inglese torna a occupare la prima casella dello schieramento dopo Jeddah 2021. Al contrario di due anni fa, però, non vi è la lotta per il mondiale in ballo, ma per riuscire a resistere il più possibile alla superiorità dell’olandese a bordo della sua RB16. Alle telecamere di Sky Sport Italia, infatti, Hamilton si era mostrato sicuro delle proprie capacità: “Io non mi muovo. Max sarà veloce e non sarà semplice tenerlo dietro, ma sicuramente non mollerò se avrò la possibilità di tenere la posizione. Non gliela cederò senza lottare”.
Una partenza caotica, tuttavia, relega subito l’inglese in quarta posizione, dietro a Verstappen e alle due McLaren. Dopo un sabato da sogno, per il numero 44 la gara è costellata da una serie di difficoltà che lo costringono a rinunciare alla lotta per il podio – almeno sino agli ultimi tre giri. La grande rimonta su Pérez – con un guadagno medio di un secondo al giro – viene vanificata dal termine del Gran Premio.
Dopo una deludente qualifica, invece, George Russell mette in scena una vera e propria scalata della griglia. Partendo dalla diciottesima posizione, l’inglese chiude la gara in settima posizione, rendendosi protagonista di sorpassi e numerose battaglie. Una penalità di cinque secondi inflitta a Leclerc, poi, permette a Russell di salire in sesta posizione.
Nuovi traguardi
Nonostante le varie difficoltà riscontrate durante il Gran Premio, Mercedes, al termine del weekend, porta a casa risultati convincenti che, soprattutto in ottica di sviluppo della monoposto, fanno ben sperare. La mancata conversione della pole position di Hamilton in, almeno, un podio, lascia dell’amarezza per la scuderia delle Frecce Argento, ormai consolidatasi come seconda forza nel mondiale. A testimoniarlo è la classifica del campionato costruttori che vede Mercedes distaccarsi ulteriormente dalla sua diretta inseguitrice: Aston Martin. Il progressivo miglioramento delle prestazioni delle monoposto tedesche, ha, di conseguenza, aumentato anche le aspettative: il podio non deve essere l’obiettivo, ma la consuetudine!
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