Verstappen in Bahrain è ripartito esattamente da dove era rimasto: vittoria in scioltezza che non lascia dubbi sul fatto che la Red Bull, ancora una volta, sarà il nemico da battere. Ma nemmeno gli altri team sono stati da meno. Una rediviva Ferrari ha dimostrato di aver archiviato il terribile 2023 e ha iniziato il nuovo anno con una vettura che sembra dare più fiducia al team di Maranello e ai suoi tifosi. Ma allora, ci si chiede, è davvero già finita come si legge in giro sui social?
I passi avanti fatti in casa Ferrari
La gara in casa Ferrari è stata rosa e fiori solo per uno dei due piloti. Mentre Sainz ha dimostrato di avere un gran passo ed è riuscito a salire sul podio, Leclerc ha dovuto affrontare dei problemi ai freni che hanno reso la sua gara un inferno. Nonostante ciò, il pilota monegasco è riuscito ad arrivare quarto e a superare la Mercedes di Russell, che era partito molto forte. Un’amara posizione per Leclerc, soprattutto perché il pilota sa che il potenziale della sf-24 è alto e non poterlo sfruttare ha reso il suo esordio nel mondiale frustrante.
Leclerc a Sky: “Abbiamo portato la macchina alla fine ma sono molto deluso, perché abbiamo avuto tutti questi giorni per preparare la gara. Ero ottimista e non si può sapere cosa era possibile fare oggi perché il problema ci ha rallentato abbastanza. Quando si può portare un secondo posto a casa dobbiamo portarlo ed oggi non l’abbiamo fatto. Abbiamo massimizzato quello che avevamo ma non eravamo al posto giusto“.
Anche Vasseur, parlando ai microfoni di Sky, è stato piuttosto ottimista sul potenziale della rossa in questo mondiale: “Jeddah sarà una gara completamente diversa con zero degrado. Quello che è chiaro è che rispetto all’anno scorso il gap tra i primi dieci è ridotto del 50%. Siamo all’altezza delle aspettative riguardo il passo in qualifica, in gara abbiamo recuperato la metà ma non possiamo ancora essere soddisfatti. Partendo un paio di posizioni più avanti, Sainz avrebbe potuto lottare con Perez. Dobbiamo essere chiari. Non siamo partiti benissimo, ma se guardo all’anno scorso abbiamo fatto importanti passi in avanti. La settimana prossima si riparte da zero, il quadro non è assolutamente definito. Noi dobbiamo avere l’idea di stare davanti a Mercedes. Ogni gara può essere differente“.
Parole che fanno ben sperare i tifosi della rossa, perché il gap ridotto da Red Bull non rende del tutto impossibile l’idea di poter raggiungere i propri rivali grazie agli aggiornamenti che verranno portati in stagione.
L’incognita Mercedes
La Mercedes con la sua W15 è stata la rivelazione del weekend. Diversamente da quanto fatto vedere nei test, la monoposto della scuderia tedesca ha mostrato un potenziale prima nascosto. Potenziale concretizzato con un’ottima terza posizione di Russell in qualifica e una buona gara il sabato. Il pilota inglese stava facendo un’ottima gara, ma sul finale ha perso ritmo a causa di un problema alla power unit. Problema che ha avuto anche il suo compagno di squadra Hamilton, più in difficoltà questo fine settimana.
Le parole di Russell riportate da Mercedes Media:
“È stata una giornata strana oggi. Sia io che Lewis abbiamo avuto problemi simili. La Power Unit ha cominciato a surriscaldarsi, perciò abbiamo dovuto gestirla durante la gara. È un peccato, dato che avevamo avuto una buona partenza. Sono riuscito a portare a casa un bel sorpasso su Leclerc, ma poco dopo ho iniziato ad avere degli avvisi sul volante.
Per gestire il surriscaldamento, abbiamo perso diversi decimi al giro. Un rammarico non essere riusciti a mostrare il reale potenziale della vettura. Fortunatamente, non è un problema del quale dobbiamo preoccuparci. Abbiamo sbagliato la configurazione per il raffreddamento. Dobbiamo semplicemente capire perché e assicurarci che non succeda di nuovo”.
Cosa ci aspettiamo da questo mondiale? Red Bull
A questo punto ci si chiede se sia davvero possibile spezzare il dominio Red Bull. Non sarebbe la prima volta che le cose non vanno come previsto. Ce lo insegnano il 2021 e il 2022 dove le favorite sembravano rispettivamente Mercedes e Ferrari e alla fine l’ha avuta vinta la scuderia di Milton Keynes. Non bisogna però trascurare che il vantaggio della Red Bull è importante e che, sì, gli altri team svilupperanno le proprie vetture per cercare di avvicinarsi al nemico, ma lo farà anche la Red Bull. A proposito di questo, Amus (Auto Motor Und Sport) riporta delle voci dal paddock secondo cui a Imola dovrebbe arrivare un importante pacchetto di aggiornamenti per la RB20, che dovrebbe allungare ulteriormente il vantaggio sui propri avversari.
Rispetto all’anno scorso, tutti i team sono più vicini e la Red Bull sembra più attaccabile, non è da escludere che possano arrivare delle vittorie da outsider come quella di Carlos Sainz a Singapore. E non bisogna neanche dimenticare l’esistenza del campionato costruttori: la Red Bull ha la macchina vincente da ormai tre anni (quattro se consideriamo l’anno corrente), ma il più bravo dei due piloti a sfruttarne le potenzialità è sempre stato Max Verstappen. Perez è il punto debole della scuderia e se quest’anno dovesse riproporre una stagione altalenante come quella scorsa, non è impossibile che qualcuno da dietro, come la Ferrari, possa ambire al campionato costruttori.
Fatti i dovuti ragionamenti, non ci resta altro che goderci il mondiale. Sabato le luci si spegneranno in quel di Jeddah per dare il via alla seconda gara della stagione.