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1812 Km del Qatar: Porsche, scacco matto!

Mancano poco più di 155 giri alla bandiera a scacchi quando un raggiante Laurens Vanthoor, appena terminato il suo stint, dichiara: “partito dalla quinta casella, ho cercato di mantenere la calma, iniziando una rincorsa graduale, nonostante alcune posizioni perse nel corso dei primi giri. Ciò, unito alla perfetta strategia e ai pitstop, ci ha permesso non solo di risalire, ma di guadagnare la leadership della corsa. Adesso tocca solo ricoprire la distanza mancante e chiudere la gara”. WEC Porsche

Detto, fatto: a trionfare nella notte qatariota sono stati proprio Vanthoor, Lotterer ed Estre (Porsche Penske #6), i quali regalano la prima vittoria in classe Hypercar alla scuderia di Weissach, dopo aver condotto magistralmente quasi l’intera gara.

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Ma non è tutto. Porsche, infatti, non si è limitata alla sola vittoria, bensì ha calato il tris, dal momento che in seconda posizione ritroviamo la #12 di casa Hertz Jota condotta da Ilott, Stevens e Nato mentre a chiudere il podio ci pensa la gemella di casa Penske, la #5, condotta da Campbell (autore della Pole Position), Makowiecki e Christensen.

Un fine settimana perfetto, di dominio assoluto per Porsche, alla cui gloria si aggiunge anche la vittoria di classe LMGT3, grazie alla 911 #92 di Malykhin, Sturm e Bachler, schierata da Manthey PureX Racing, capace di regolare la concorrenza di Aston Martin fra tutti.

Parola ai protagonisti WEC Porsche

“Abbiamo lavorato molto duramente e siamo stati ricompensati nel miglior modo possibile: questo successo è difficile da esprimere a parole”. Sono queste le parole di Thomas Laudenbach, vicepresidente di Porsche Motorsport, il quale si è unito alla gioia di tutta la squadra, per un successo tanto atteso quanto sudato. WEC Porsche

Felicità ed entusiasmo espressi alla stessa maniera dai tre eroi di giornata. Un sorridente Estre, dichiara: “Sono incredibilmente orgoglioso di aver raggiunto questo risultato tutti insieme, la nostra vettura era estremamente forte oggi e la squadra ha lavorato in modo impeccabile. Tuttavia, non è stato così facile come poteva sembrare dall’esterno, anzi!”, alludendo alle difficoltà di fine gara, dopo che un’incomprensione durante il doppiaggio di una vettura LMGT3 stava per mandare in fumo la perfezione espressa sino a quel momento.

Anche Lotterer, tornato a vincere nel mondiale endurance, esclama: “Ho aspettato a lungo questo momento, finalmente la mia prima vittoria con Porsche! Oggi abbiamo avuto tre auto sul podio. Questo trionfo è merito di ogni singola persona del team”.

Infine, la parola passa al “profeta” Vanthoor: “Sono assolutamente felice, sognavo questo giorno da molto tempo! È semplicemente incredibile vedere quanti progressi abbiamo fatto rispetto all’inizio della scorsa stagione. [..] Siamo migliorati in modo significativo in tutte le aree. È fantastico farne parte. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto e ricorderò questo momento per molti anni a venire”.

Jota, un privato parte del “pigliatutto

12 STEVENS Will (gbr), NATO Norman (fra), ILOTT Callum (gbr), Hertz Team Jota, Porsche 963 #12, action during the Prologue of the 2024 FIA World Endurance Championship, from February 24 to 26, 2024 on the Losail International Circuit in Lusail, Qatar – Photo Marius Hecker / DPPI

Sebbene Porsche sia stata la protagonista in Qatar, dominando in lungo e in largo, un’altra sorpresa, pur sempre legata alla casa tedesca, è stata quella dell’equipaggio #12 di casa Hertz Jota. Alla bandiera scacchi, l’equipaggio formato da Will Stevens, Norman Nato e Callum Ilott conquista una splendida seconda piazza, con il rookie inglese capace di stupire al suo esordio nel mondiale: velocità, consistenza, sangue freddo e intelligenza tattica hanno contraddistinto l’esordio di Callum, autore di una prestazione solidissima.

Sfortuna invece per la gemella #38 – capitanata da Button, di ritorno nel WEC, Hanson e dal rookie Rasmussen – costretta al ritiro nelle fasi finali della gara a causa di una noia elettrica.

Next stop: Imola

Terminata la 1812 Km, senza dubbio le aspettative che accompagnavano il ritorno del mondiale endurance sono state confermate. Porsche fa tripletta, Toyota e Ferrari, sinora considerate come favorite vista la competitività espressa nel corso della passata stagione sprofondano, forse penalizzate da un BoP scoraggiante. Chi invece recrimina in casa è Peugeot, dal momento che un errore nel calcolo del carburante necessario ha ammutolito la #93 a due giri dal termine, mettendo fine ad una prestazione sino a quel momento maiuscola.

Tanti, dunque, sono stati i colpi di scena, le sorprese, le battaglie, a testimonianza di una serie che più che mai risulta avvincente, sempre più vicina ai fasti e alla gloria che ne hanno caratterizzato l’epoca d’oro di un tempo. Non resta che aspettare Imola, il 21 aprile, dove chi ha sorpreso dovrà riconfermarsi, così come chi ha deluso cercherà il riscatto. Il tutto condito da un tracciato difficile, che metterà a dura prova la solidità dei piloti e delle squadre.

Lo spettacolo, pertanto, è solo all’inizio.

Luca Vaccaro

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