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Team di Formula 1: un puzzle da realizzare

 Piloti, ingegneri, meccanici, dirigenti, ogni team di Formula Uno è un gruppo di lavoro ampio e variegato. Non tutti sono sotto i riflettori, tuttavia un “corpo” senza un arto non può di certo funzionare.  

Ogni settimana vi faremo scoprire una figura lavorativa del team, per conoscere sempre meglio il vasto mondo lavorativo dei motori e creare così il nostro puzzle.


@ Motorsport.com


TASSELLO 2: CHIEF TECHNICAL OFFICER

Quante volte avete sentito nominare Adrian Newey, Ross Brown… Però voi siete a conoscenza del loro lavoro?

Oggi parleremo proprio della figura lavorativa che ricoprono: il CHIEF TECHNICAL OFFICER, in italiano capo dell’ufficio tecnico.

Manager di alto profilo, ha il compito far funzionare al meglio i vari reparti tecnici affinché la costruzione della macchina sia il più performante possibile. È il collante tra il polo adibito allo sviluppo del motore, dell’aereodinamica e del telaio; è in costante comunicazione con i direttori di entrambi i rami industriali, per favorire una visione di insieme il più funzionale possibile. In sostanza, è il direttore d’orchestra.

Accanto al lato prestazione, ha l’obbligo di controllare che tutto si svolga nel rispetto dei regolamenti FIA, e che quindi, uscita dalla fabbrica, la macchina sia: prestazionale, affidabile, ma anche legale.

Non bisogna dimenticare però che, oltre alla realizzazione della vettura vera e propria, coordina anche i vari sviluppi futuri, verifica e incoraggia i progetti dell’avvenire. Ha gli occhi focalizzati sul presente, tuttavia prestando attenzione al futuro. La ricerca di nuovi metodi/strumenti/tecnologie è importante in un ambito come quello dei motori in continua evoluzione.

Ovviamente quando si inizia a progettare una vettura lo si fa sempre con la convinzione di dare il meglio, ma è davvero impossibile avere idea di quanto successo si riuscirà ad ottenere.”

IDENTIKIT

Come deve essere un Chief Technical Officer? Quali capacità deve avere per avere successo?


ESEMPI PER TUTTI

Patrick Head, socio di Frank Williams, fu chief technical officer a fine anni 70. È considerato da molti il padre di questo ruolo, in un’epoca in cui i team erano molto meno numerosi e gli aspetti tecnici molto meno complicati. Contribuì a portare la scuderia al successo. Head iniziò personaggi del calibro di Neil Oatley, Ross Brawn, Frank Dernie, Geoff Willis, Egbahl Hamidy.

Un’altra persona di spessore in questo ruolo è Ross Brawn. Approdò in Ferrari nel 1996; successivamente fu nominato direttore tecnico e contribuì a riportare la Rossa al successo facendo parte del famoso “Dream Team”. Nel 2007, dopo essersi preso un anno sabbatico, entra a far parte del Team Honda, che rileverà nel 2009 per fondare la Brawn GP. La stessa, nel 2009, fu inglobata dalla Mercedes e Ross Brawn fu nominato Team principal, rimanendo in carica fino al 2013.

Parlando di chief technical officer, non si può non menzionare Adrian Newey, un mago di questo mestiere. Oggi giuda il team Red Bull, ma prima di approdare nell’attuale scuderia ha lavorato per altre: partito dalla Williams affianco a Patrick Head dal ’91 al ’97, passò poi alla McLaren fino a quando nel 2006 Horner lo chiamò in Red Bull. Ad oggi è l’ingegnere più vincente della storia, con 9 titoli piloti e 9 costruttori, grazie ad innovazioni continue, a volte ai limiti del regolamento, massima affidabilità e qualche azzardo.



Quale sarà la prossima figura professionale di cui parleremo? Vi aspettiamo la prossima settimana per scoprirlo.

Anna Botton e Federica Abonante


Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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