Piloti, ingegneri, meccanici, dirigenti, ogni team di Formula Uno è un gruppo di lavoro ampio e variegato. Non tutti sono sotto i riflettori, tuttavia un “corpo” senza un arto non può di certo funzionare.
Ogni settimana vi faremo scoprire una figura lavorativa del team, per conoscere sempre meglio il vasto mondo lavorativo dei motori e creare così il nostro puzzle.
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TASSELLO NUMERO 1: IL TEAM PRINCIPAL
Toto Wolff, Christian Horner, Mattia Binotto, cosa hanno in comune?
Ricoprono il ruolo tanto ambito di TEAM PRINCIPAL: capo e coordinatore del team.
Il team principal prende le decisioni più importanti inerenti la squadra, decide “il destino” di ciascuno, è un ruolo sicuramente di grandi responsabilità e che comporta i suoi oneri e i suoi onori. Lui crea il team, di conseguenza deve essere un buon manager, abile nella gestione.
È colui che mantiene l’equilibrio nel team: tra i due piloti, tra le varie sezioni della scuderia… Se vi sono conflitti e problemi, ha il compito di trovare una soluzione.
Inoltre è la figura che lavora per mantenere il team nei limiti del regolamento: si accerta che in ogni ambito, da quello comportamentale a quello tecnico, non vi siano infrazioni. Per questo è anche una persona che si fa sentire, rispettare.
Il team principal cura anche l’aspetto economico. Ha il compito di intrattenere rapporti con gli sponsor, i finanziatori dello stesso team.
Ha inoltre un contatto diretto con la stampa: oltre alle consuete interviste pre e post gara, i team principal ogni weekend rispondono alle domande poste loro in conferenza stampa. Obiettivo primario è la reputazione del team.
Queste grandi responsabilità lo posizionano tra le alte cariche nell’organigramma societario; è infatti la figura che risponde direttamente al CEO della società.
Il ruolo del team principal è notevolmente cambiato nel corso degli anni, come del resto tutta la Formula Uno. In un primo momento, infatti, il proprietario del team rivestiva anche questo ruolo; il numero di persone che lavoravano, le varie specializzazioni, era molte di meno. Ad oggi, dove per portare in pista una vettura così tecnologicamente avanzata è fondamentale lavorare su ogni aspetto, il personale richiesto è notevolmente maggiore così come le competenze richieste, per cui i due ruoli si sono via via sempre più distaccati.
IDENTIKIT
Come deve essere un team principal? Quali capacità deve avere per essere vincente?
ESEMPI PER TUTTI
Sicuramente, tra coloro i quali hanno svolto egregiamente il proprio compito, non si può non annoverare Jean Todt. Il francese, partito dal rally, nel 1993 entra a far parte della grande famiglia di Maranello. La squadra stava attraversando uno dei periodi più difficili della sua storia e Todt contribuì alla ricostruzione della stessa, ingaggiando quello che sarebbe diventato uno dei piloti più vincenti della storia: Micheal Schumacher. Il primo titolo iridato arrivò nel 1999, seguito da ben sei titoli costruttori e cinque titoli piloti.
Non si può non nominare anche Ron Dennis, tra i team principal più vincenti, se non il più vincente della storia. I numeri sono da capogiro: 17 mondiali tra costruttori e piloti, tutti vinti con la McLaren contribuendo così a renderla un team vincente in formula uno. Vi approda nel 1981 fondendo la propria società, la Project Four Racing, proprio con la stessa McLaren. Scopritore di talento, è lui ad avere ingaggiato per primo Lewis Hamilton. È anche abile nel gestire momenti di alta tensione, come lo storico scontro tra Prost e Senna o tra Alonso e lo stesso Lewis.
Dell’era moderna, non può di certo mancare Toto Wolff, che dal 2013 ricopre questo ruolo per la scuderia Mercedes. Lui è, inoltre, proprietario del 33% delle quote del team. È riuscito a portare la squadra a vincere per ben sei anni consecutivi il titolo mondiale con una vettura che ha dello straordinario in termini di prestazioni.
Ulteriore esempio è Christian Horner, Team Principal della Red Bull, uno dei migliori nel suo campo. Il quadriennio 2010-2013 è stato un trionfo dietro l’altro. Da Sebastian Vettel fino a Max Verstappen, passando per Daniel Ricciardo, sono solo alcuni dei campioni sedutisi sul sedile Red Bull che Horner è riuscito a valorizzare e rendere una delle scuderie più vincenti degli ultimi tempi. Questo ha fatto sì che a soli 36 anni sia il più giovane team principal ad aver vinto un titolo iridato.
Quale sarà la prossima figura professionale di cui parleremo? Vi aspettiamo la prossima settimana per scoprirlo.
Anna Botton e Federica Abonante