Sta davvero diventando uno “sport per ricchi”?
La Formula 1 è sempre stato uno sport molto seguito in Italia, diventando quasi parte della nostra cultura, ma negli ultimi anni la situazione sta cambiando.
Ascolti in TV
Fino al 2012 i Gran Premi venivano mandati in onda dalla Rai ed erano accessibili ad un pubblico più ampio. Nel 2013 però, una parte dei diritti venne comprata da Sky. Dopo solo due stagioni, la F1 perse circa 2.700.000 spettatori e la Rai cedette il monopolio a Sky Italia e a Tv8. Inoltre, il passaggio della F1 dalla Rai a Sky è avvenuto in contemporanea all’ascesa del dominio Mercedes.
Se nei primi anni 2000 il dominio da parte della Ferrari aveva favorito la crescita degli ascoltatori in Italia, quello della Mercedes ha contribuito al crollo degli ascolti.
Dopo la stagione 2020 è stato registrato un ulteriore crollo degli spettatori, tanto che il numero di ascolti è riuscito a battere il triste primato del 2018: l’anno con meno seguito. Solo il Gran Premio del Mugello ha superato gli ascolti medi del 2018 e in generale le gare in Italia sono state le più viste. Il weekend meno seguito, forse anche per colpa della data, quella di Ferragosto, è stato quello del Gp di Barcellona, che ha registrato solo 2.205.000 spettatori.
Il passaggio alla Pay TV e la scarsa competitività della Rossa, che resta la Scuderia preferita da gran parte degli italiani, sta facendo cadere la Formula 1 nel dimenticatoio. Cosa si deve fare quindi, per riportare i milioni di ascolti che c’erano un tempo? Una soluzione sarebbe riportare la F1 in chiaro nel 2022, approfittando del cambio di regolamento che potrebbe cambiare la situazione in griglia. Sky però ha un contratto di trasmissione che comprende anche la stagione 2022. Sarà difficile riuscire a trovare un accordo per trasmetterla anche sulla Rai.
I Gran Premi dal vivo
Il calo degli ascoltatori però non è dovuto soltanto alla Pay TV e agli abbonamenti costosi. Escludendo il 2020, che ha visto più di metà calendario svolgersi a porte chiuse, andare a vedere dal vivo la Formula 1 sta diventando sempre più costoso. Non è mai stato economico vedere dal vivo un Gran Premio, ma anno dopo anno i prezzi stanno salendo. Se si pensa che un tempo, con i biglietti per un weekend, si riusciva a vedere la F1, la F2 e la F3; ora si riesce a malapena a godersi una sola categoria, visto che i calendari non coincidono più. I prezzi quindi sono davvero esorbitanti e contribuiscono alla perdita di interesse da parte del pubblico.
Il problema non è circoscritto solo alla penisola italiana sfortunatamente. In Germania, il passaggio da RTL (il canale gratuito tedesco) a Sky, ha fatto perdere il 75% degli ascolti abituali. Nonostante la Germania abbia grandi nomi in griglia, come quello della Mercedes, di Vettel e un nuovo Schumacher dietro al volante; il crollo sembra irreversibile, dato il costo degli abbonamenti mensili.
In generale gli ascolti europei stanno diminuendo drasticamente ogni anno e questo è un enorme problema, considerando che è proprio l’Europa il continente in cui la F1 riscuote più successo. Si spera che la situazione possa risolversi nel giro di poche stagioni, o questo calo potrebbe davvero segnare la fine della Formula 1.