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10 cose che (forse) non sai sul GP del Belgio

È il momento che tutti gli appassionati di motori aspettano da settimane ormai, il ritorno della Formula Uno. Dopo una breve pausa, i piloti sono pronti a scendere in pista e con loro, riparte tutta la macchina organizzativa. Il circuito sul quale si correrà è uno dei più amati ed affascinanti dell’intero calendario: sto parlando di Spa- Francorchamps.

  • Spa
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Sei sicuro di conoscere tutto su questo storico tracciato? Scopriamo insieme alcune curiosità.

  1. Se quando pensi al  nome  la prima cosa che ti viene in mente è un centro termale, non sei così lontano. Il nome, infatti,  non è un caso. Nei pressi della cittadina  sono presenti delle sorgenti di acqua termale dalle quali prende il nome la stessa.

2. La pista negli anni ’20  era a forma di triangolo.  Il circuito fu costruito da Jules de Thier e Henri Langlois van Ophem unendo tre strade cittadine Malmedy, Stavelot e Francorchamps. Era una delle più veloci del calendario.

3. Il Gran Premio del Belgio ha una tradizione lunga quanto la stessa storia della Formula uno. La serie maggiore ha corso qui sin dalla sua prima edizione, nel 1950 e tutti gli anni o quasi. Le eccezioni sono sei: 1957, 1959, 1969, 1971,  2003 per problemi legati alle sponsorizzazione e  2006 a causa di lavori in corso sulla pista.

4. Parlando di storia non si può non menzionare Maria Teresa de Filippis, pilota donna che nel 1958 fece registrare proprio a Spa il suo miglior piazzamento: la decima posizione.

5. Nel 1954 Toulo de Graffenried, un pilota svizzero, registrò  per il film “The Racers” alcune immagini dall’abitacolo della sua monoposto. Furono le prime immagini dall’ ”on board” della storia della F1.

6. L’attuale assetto è più corto di quello originale. Oggi sono 7 i chilometri da percorrere mentre la pista che ospitò le prime gare negli anni ’20  ne contava 14.

7. Se dico Spa dico curve.

Del circuito belga sono diverse le curve famose, una fra tutte Eau Rouge che prende il nome dal fiume che scorre sotto quest’ultima e la Raidillon costruita negli anni ’30 per rendere più sicuro il tracciato che insieme formano il tratto Eau Rouge-Raidillon, uno dei più complessi ed affascinanti di tutto il circuito . Ciò che la rende particolarmente difficile è il dislivello di ben 24 metri . Altra curva famosa è  la Blanchimont, una  delle più veloci di tutto il calendario.

L’assetto odierno conta 19 curve, 9 a destra e 10 a sinistra

8. I piloti percorrono la pista con l’acceleratore premuto per il 79% del giro. Numero notevole che sottolinea le caratteristiche di una pista che mette insieme tecnica e  velocità.

 9. La prima volta non si scorda mai.

Neanche noi dimenticheremo facilmente la prima vittoria di Charles Leclerc in Formula Uno. Una giornata che ancora oggi sa di gioia e dolore allo stesso tempo e che il giovane monegasco ricorderà per tutta la vita. Una vittoria speciale perché è stata la prima, sofferta molto, ma anche particolarmente significativa. La Formula Uno ti dà, la Formula Uno ti toglie e questo Charles lo sa bene.

10. Allerta meteo

Il meteo sarà un fattore da tenere in considerazione. I piloti potranno trovarsi di fronte una pista con condizioni diverse. La parte che attraversa la foresta delle Ardenne infatti tende ad asciugare più lentamente.

E tu quante ne conoscevi?

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Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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