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Track walk per la storia: Mansell e Piquet

La rivalità tra Nigel Mansell e Nelson Piquet è spesso sottovalutata, messa in ombra dalla lotta che negli stessi anni era combattuta tra Ayrton Senna e Alain Prost. 

Tra vere e proprie follie e momenti indimenticabili, il britannico e il brasiliano hanno scritto una delle pagine più particolari della storia del motorsport. 

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Le origini – Il primo settore

È Piquet a debuttare per primo in Formula 1, durante il Gran Premio di Germania del 1979, al volante di una Ensign Ford. Durante lo stesso anno ottiene un contratto con la Brabham, che lo vede legato al team per la fine della stagione del 1979 e per quella dell’anno seguente. Il pilota brasiliano rimarrà in Brabham fino al 1985, conquistando il titolo mondiale nel 1981 e nel 1983, nonostante la vettura si dimostri spesso inaffidabile. 

Mentre Piquet vive la dolce amara esperienza in Brabham, Mansell approda ufficialmente in Formula 1 nel 1980, come pilota collaudatore del Team Lotus, mentre l’anno successivo diventa pilota titolare della squadra inglese. Rimarrà in Lotus fino al 1984, senza mai riuscire a conquistare il gradino più alto del podio. Al termine del 1984, dopo cinque anni deludenti, Mansell firma un contratto con la Williams e durante la stagione del 1985, conquista le sue due prime vittorie.

1986 – Il primo settore

Al termine del 1985, la Williams rinnova il contratto stipulato con Mansell e accoglie in squadra il due volte campione del mondo Piquet. La vettura ideata dalla squadra inglese è nettamente superiore alle altre presenti in griglia, ma il rapporto tra i due piloti si dimostra subito complesso e la scarsa affinità giocherà un ruolo fondamentale nelle sorti del mondiale. Conclusosi il week-end del Gran Premio di Monaco, quarta tappa del campionato, Mansell ha già collezionato due ritiri e nemmeno una vittoria, mentre Piquet ha vinto solamente una gara. In testa al mondiale c’è Alain Prost, seguito da Ayrton Senna. 

Nelle gare successive, ha però inizio la rimonta di Mansell che vince quattro Gran Premi su cinque e si porta in testa al campionato, e Piquet riesce a conquistare la temporanea seconda posizione. 

Il titolo mondiale è deciso ad Adelaide, con Mansell che potrebbe accontentarsi di un terzo posto per laurearsi campione del mondo e battere il proprio compagno di squadra. In realtà, anche Prost risulta essere ancora in lotta per il mondiale, ma in casa Williams si è convinti che la definitiva gara per il mondiale sia una questione interna alla squadra. 

Durante le qualifiche Mansell ottiene la pole position e domenica, già dai primi giri, guadagna un dignitoso vantaggio sugli avversari. A quindici giri dalla fine, però, uno pneumatico della Williams scoppia e Mansell è costretto ad abbandonare ogni sogno iridato. La stessa sorte tocca a Piquet, costretto ai box per l’esplosione di uno pneumatico, proprio come il compagno di squadra. Il Gran Premio è vinto da Prost, che si laurea quindi campione del mondo. 

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1987 – Il terzo settore

Nel 1987, la Williams si dimostra nuovamente superiore a tutte le altre vetture della griglia. La casa inglese riscontra problemi durante le prime gare e giunti al Gran Premio di Monaco, a dominare la classifica del campionato sono Prost e Senna. A partire dal Gran Premio di Francia Mansell tenta di recuperare i punti persi nelle prime corse, particolarmente sfortunate per il britannico che in cinque gare si è già ritirato due volte. Mansell vince, ma Piquet gli è alle spalle. 

A Silverstone, due settimane dopo il Gran Premio francese, ha luogo uno dei sorpassi più celebri della storia della Formula 1, nonché uno degli eventi più iconici che caratterizzano la rivalità tra i compagni di squadra. Da inizio gara, è Piquet a essere il favorito guadagnando un discreto vantaggio su Mansell. L’avversario però, dopo una sosta ai box, guadagna su di lui un secondo a giro e quando restano solo tre giri da completare, prima del termine del Gran Premio, Piquet e Mansell sono fianco a fianco. Il britannico, dopo aver affiancato per tutta la lunghezza del rettilineo Piquet, lo supera alla curva Stowe effettuando lo storico sorpasso Silverstone Two Steps

Le gare successive vedono Piquet ottenere ottimi risultati, mentre Mansell, colpito spesso dalla sfortuna, non riesce a recuperare punti sull’avversario, ormai avviato al titolo. Il campionato è deciso ancor prima del via del penultimo Gran Premio stagionale, quello del Giappone, in seguito a un grave incidente di Mansell avvenuto nelle prove libere, che gli impedisce di partecipare alla corsa. Nelson Piquet è, quindi, per la terza volta, campione del mondo

Dal 1988 in poi – L’ultima curva

Conquistato il mondiale, Piquet lascia la Williams – che aveva concluso il suo accordo con la Honda per il rifornimento dei motori – per spostarsi in Lotus, motorizzata Honda dal 1988. Le due stagioni passate in Lotus, quelle del 1988 e 1989, sono ricche di delusioni e nel 1990, il brasiliano si sposta in Benetton, dove conclude la sua carriera ormai in declino nel 1991

Mansell, invece, rimane in Williams per la stagione 1988, ma deluso dalle prestazioni della casa inglese, firma un contratto con la Ferrari per il 1989 e, successivamente, per il 1990. La Rossa non gli permette, però, di lottare per il titolo e Mansell, insoddisfatto dalle proprie prestazioni e in difficili rapporti col compagno di squadra Alain Prost, torna in Williams. 

Proprio con la Williams, Mansell, nel 1992, conquista il suo primo e unico titolo mondiale, per poi ritirarsi al termine della stagione. Tornerà in Formula 1 per un breve periodo di tempo nel 1995, a bordo della McLaren, ma non concluderà neppure la stagione prima di ritirarsi definitivamente. 

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Olivia Carbone

Appassionata di sport, ha iniziato a scrivere per Mult1formula a novembre del 2020. Le piace il cinema e la geopolitica, ma è anche amante della letteratura.

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