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Hannah Schmitz, la stratega Red Bull

Lo scorso 23 giugno si è celebrata la Giornata Internazionale delle Donne nel campo dell’Ingegneria.

In occasione di tale data, la Red Bull ha intervistato la propria stratega, Hannah Schmitz.

Schmitz fa parte del team Red Bull dal 2009, quando entrò a lavorare come stagista, dopo essersi laureata all’Università di Cambridge. La sua intelligenza e la sua brillantezza strategica è stata fondamentale nella conquista al titolo di Verstappen nel 2021 e nella vittoria di Sergio Perez a Monaco.

Helmut Marko stesso ha dichiarato: “Siamo stati tutti eccezionali, ma se abbiamo vinto, è stato principalmente dovuto ad Hannah“.

Il ruolo dello o della stratega è di primaria importanza: in Formula Uno bastano pochi millisecondi tra il vincere e il perdere. Per questo Schmitz lavora con un ampio team di analisti che elabora simulazioni prima di ogni gara e vive a ogni Gran Premio sul ritmo dell’auto, le condizioni della pista e il degrado degli pneumatici per migliorare la strategia del team ed organizzare i pit stop.

L’adattarsi a qualsiasi situazione e reagire immediatamente a ciò che sta succedendo in pista è la parte del lavoro di Hannah che porta più pressione, ma anche quella più adrenalinica.

Penso che sia incredibilmente eccitante. Ti siedi al tuo posto quando hai preso quella decisione in una frazione di secondo. Poi hai forse 20 secondi, che non suonano come un qualsiasi momento, ma in una gara seduto lì ad aspettare di vedere se la tua decisione ha dato i suoi frutti, può sembrare una vita.

La mattina di un normale giorno di gara, Schmitz partecipa al briefing con i piloti, gli ingegneri di gara, Adrian Newey e Christian Horner. Che Hannah si trovi al muretto box o all’avanguardia della Sala Operativa di Milton Keynes la missione è la stessa: vincere. Ma in pit-lane l’obiettivo è mantenere le idee chiare e guardare ad un quadro più ampio su come vincere la gara. Nella Sala Operativa invece un team di strateghi esegue calcoli e le simulazioni in tempo reale da fornire al team del muretto dei box. Qua è possibile analizzare tutti i team radio, i filmati e i numeri in dettaglio da inviare al team in circuito senza ritardi.

Per Schmitz ci è voluto del tempo per creare la confidenza e la fiducia necessarie. Qualcosa che spera non sarà lo stesso per le future donne che seguiranno le sue orme.

Penso che ci siano molte persone che inizialmente forse non hanno la fiducia in te per fare il lavoro“, dice. “Come stratega, devi dire a molte persone cosa fare e loro devono ascoltarti, quindi si basa tutto sulla fiducia. E penso che come donna sfortunatamente sia stato più difficile. Ora ho quel rispetto e spero che altre giovani donne che vogliono entrare in questo sport vedranno che si può fare e vedremo più diversità“.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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