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Le Pagelle del GP di Baku

Dopo le strette vie di Montecarlo, la Formula 1 è giunta a disputare un GP anche fra quelle Azere di Baku. Come l’anno scorso la gara non è stata priva di colpi di scena e molti piloti sono stati messi a dura prova dal tracciato e dalle vetture. Scopri con le nostre pagelle come ogni pilota si è comportato in pista domenica.

Lewis Hamilton, Voto: 8–

Una delle gare più difficili e faticose in carriera, a livello fisico, per il sette volte iridato. Come abbiamo ormai imparato alcune vetture soffrono più di altre del porpoising in rettilineo e in questo fine settimana peggio che in altri i piloti della scuderia tedesca ne hanno sofferto. Hamilton in particolare, forse anche a causa dell’età, ha avvertito dolori alla schiena e ha trovato complesso continuare a guidare. Arriva però quarto e al team non può che far piacere.

George Russell, Voto: 8,5

Il pilota inglese più giovane della Mercedes ormai non sbaglia più un colpo. Saremo ripetitivi nel ribadire la sua costanza ma George costante lo è davvero. Impeccabile in ogni instante, sempre davanti al connazionale e pronto a cogliere le occasioni e le possibilità di podio quando gli si presentano davanti.

Max Verstappen, Voto: 9-

Il campione del mondo in carica sicuramente si è trovato al posto giusto nel momento giusto (e aggiungerei soprattutto con la macchina giusta). Lui non ha fatto errori per tutta la durata del weekend e questi gli va riconosciuto: c’è da dire che probabilmente non è stata la vittoria che più si è dovuto sudare fra le 5 già ottenute durante questo campionato.

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Sergio Perez, Voto: 8

Il messicano partendo benissimo e sfruttando l’orribile partenza del poleman riesce senza difficoltà a portarsi in testa al GP di Baku. Dopo non troppo, visto anche l’avvicinarsi di Verstappen, la sua scuderia decide di mettere le cose in chiaro della serie “va bene che hai vinto la volta scorsa, forse stavolta però è meglio che rinunci e lasci la vittoria a Max”. Dato il suo secondo posto e il DNF del monegasco Checo riesce però a sorpassare quest’ultimo nel mondiale.

Lando Norris, Voto: 6

Insomma: con il team e il compagno di squadra contro, strategia e quindi scelta della tempistica del pit stop sbagliata e macchina che più di tanto non riesce a fare, l’inglese anche questo weekend di certo non può considerarsi appagato dal risultato ottenuto. Sicuramente qualche punticino però non guasta.

Daniel Ricciardo, Voto: 6+

Rispetto a qualsiasi altra gara dell’anno l’australiano potrebbe ritenersi soddisfatto avendo concluso non solo a punti ma anche davanti a Norris. Peccato che la sua conclusione in top10 sia dovuta principalmente ai vari ritiri mentre la vittoria interna ad una strategia differente che la McLaren ha deciso di attuare.

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Fernando Alonso, Voto: 6,5

Ha avuto un buon passo per tutto il weekend lo spagnolo ed è inoltre riuscito a difendersi bene da entrambe le vetture della McLaren chiudendo al settimo posto. Non è però in grado di sorpassare nessuno, le uniche posizioni che guadagna sono dovute ai ritiri.

Pierre Gasly, Voto: 8+

Finalmente Pierre è tornato, merito forse del doppio dnf della rossa, a lottare per posizioni un po’ più consistenti e non solo per la zona punti come ormai lo vedevamo fare da inizio anno. E’ il primo degli altri, ovviamente infatti non può nulla contro le RedBull o le più accessibili Mercedes.

Yuki Tsunoda, Voto: 7

Peccato per Yuki. In una domenica che non lo aveva visto mai uscire dalla zona punti e restare ogni istante appena dietro al compagno di squadra è stato davvero un dispiacere vederlo obbligato a rientrare ai box per aggiustare in qualche modo il suo DRS rotto inspiegabilmente.

Sebastian Vettel, Voto: 7,5

L’abbiamo notato tutti: l’Aston Martin sta facendo dei grandissimi passi avanti, visibili solo con il quattro volte campione del mondo alla guida. Unica pecca del tedesco in questo suo discreto weekend del GP di Baku: il primo tentativo di sorpasso su Ocon in cui va lungo ma con una manovra da maestro non danneggia la monoposto ma comunque perde 6 secondi.

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Valtteri Bottas, Voto: 5

L’Alfa Romeo (come tutte le altre squadre con motori Ferrari) senza dubbio questo fine settimana non era nella sua forma più smagliante e in cui ormai eravamo abituati a vederla. Il finlandese sicuramente fa del suo meglio e riesce a sfiorare i punti ma non può che tornare a casa deluso dall’Azerbaijan.

Ferrari, Zhou, Magnussen e Stroll: N.C.

Giornata da dimenticare per i piloti di tutti i motorizzati Ferrari. Il voto da dare all’affidabilità di questo fantomatico motore sarebbe zero (ufficiosamente è proprio quello che si prende). Leclerc è stato costretto infatti a ritirarsi nuovamente da leader del Gran Premio, allontanandolo sempre di più dal sogno del mondiale. D’altro canto però anche Sainz non se l’è passata meglio, ritirandosi al nono giro. Curioso come lo stesso problema dello spagnolo si sia prentato, non troppo dopo, a Zhou e a Magnussen (anch’essi alle prese con una discreta gara). Assolutamente non degna di nota invece la prestazione di Stroll, anch’egli costretto al ritiro.

Gaïa Vanucci

Studentessa al secondo anno di Architettura, da anni appassionata di Motorsport. Scrive per Mult1formula da Gennaio 2021 e ama parlare di Formula 4 Italiana.

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