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George Russell, quando l’altruismo trionfa

C’è stata un’immagine che ricorderemo tutti di questo Gran Premio dolce amaro.

Primo giro di gara, prima curva: l’AlphaTauri di Gasly tocca la posteriore destra di Russell, che a sua volta ha un contatto con la posteriore destra dell’Alfa Romeo di Zhou. La monoposto del pilota cinese decolla, si capovolge, si blocca nello spazio tra le reti di recinzione e le barriere. L’impatto è violento, violentissimo.

Un metro più in su e tra il pubblico ci sarebbero stati dei morti. Se non ci fosse stato l’halo, il pilota non ce l’avrebbe mai fatta, sarebbe stato decapitato.

La mano di Zhou Guanyu sull’halo, che ieri gli ha letteralmente salvato la vita

Ci sono altre quattro auto coinvolte: la Mercedes di George Russell, la Williams di Alexander Albon, l’Alpine di Esteban Ocon e l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda. Niente di particolarmente grave però, fatta eccezione per Albon che invece sarà trasportato in Ospedale: solo qualche gomma saltata, ma nulla che non permetta di rientrare ai box. E Tsunoda e Ocon, dunque, rientrano.

L’unico a fermarsi è George Russell. Non ci pensa due volte: spegne la sua macchina, via le cinture di sicurezza, via il volante, via tutto. E appena è libero e può muoversi, schizza fuori dall’abitacolo, corre, corre come se non ci fosse un domani.

Salta sopra le barriere bianche, diventa il primo marshal nelle operazioni di soccorso. Sbraccia, urla, indica a destra e manca. Alla fine arriva la notizia: Zhou, incastrato tra le macerie della sua auto, sta bene. E allora Russell torna ai box.

Quando chiede di rientrare in gara, la direzione gara gli risponde con un secco no. Le regole parlano chiaro: se si ferma la macchina, scatta il ritiro in automatico. E lui fa spallucce: seppur dispiaciuto, sa di aver fatto la cosa giusta da fare in quel momento.

Insieme alla sua macchina, in quella curva si sono fermate tutte le speranze di George Russell di far bene nel suo primo Gran Premio di casa con la Mercedes, che, con un nuovo pacchetto di aggiornamenti, si è mostrata molto competitiva. Si è fermata la sua striscia positiva di piazzamenti in top 5 in ogni gara di questa stagione. Ma che bello, ha trionfato l’altruismo e la solidarietà.

Nella serata è arrivato un tweet da parte di Callum Ilott, ex pilota della Ferrari Driver Academy, ora impegnato nella IndyCar : “La prima volta che mi sono capovolto su un go kart, George Russell si è fermato in pista per sollevarlo da me. È sempre stato una brava persona sin da primo giorno, è un ottimo esempio per chiunque.”

Originally tweeted by bar// CARLOS FIRST WIN ON SILVERSTONE (@ferraribar11) on 03/07/2022.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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