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Haas rimonta tra i costruttori, disastro Alpha Tauri

Gli alti e i bassi del weekend

Luci ed ombre, forse è la frase che meglio riassume il GP d’Austria per Haas ed Alpha Tauri.

La situazione in casa Haas

Il team statunitense, diretto da Günter Steiner, sembra finalmente  vedere la luce in fondo al tunnel dopo anni non molto semplici e l’avvio di stagione, che con la perdita del main sponsor, sembrava già mettersi male.

L’Austria, però, è stata ancora una volta – dopo Silverstone – un sollievo e una sorpresa, perché già dal venerdì con gli aggiornamenti apportati la macchina si è dimostrata veloce e solida.

La Sprint Race è stata la conferma del sabato e le Haas hanno da subito lottato con vetture e piloti di un certo calibro, come Hamilton e Alonso.

Infine sono stati protagonisti nella gara della domenica, dove con dei sorpassi molto interessanti sulle McLaren, sono andati a punti nuovamente con entrambe le vetture.

Il risultato finale

Importante il sesto posto di Mick Schumacher che sta iniziando a far vedere il suo talento, ancora un po’ nascosto in F1 e messo in discussione nell’ultimo periodo.

Magnussen, invece, ha concluso la sua gara all’ottavo posto, nonostante un misfire al motore, problema che ha influenzato il suo modo di affrontare l’uscita in accelerazione dalle curve più lente.

Nonostante questo problema sembra essere tornato il sereno in casa Haas, visti i risultati e grazie al pacchetto di aggiornamenti.

Ora alla Haas non resta che continuare così il campionato e tentare l’attacco all’Alfa Romeo, per portare a casa il sesto posto in campionato costruttori.

Tra Haas ed Alpha Tauri

Tutto bello in casa Haas, ma non si può dire lo stesso in casa Alpha Tauri, dove non c’è sicuramente un bel clima visti i risultati deludenti degli ultimi GP.

Il punto della situazione in casa in casa Alpha Tauri

Il team minore di casa Red Bull non va a segno dal GP dell’Azerbaijan, quasi un mese senza punti. In questa stagione non è mai stato in grado di portare entrambe le vetture a punti.

Clima teso, stagione in salita, piloti non contenti e pressione della scuderia principale.

Ad aiutare la situazione delicata in casa Alpha Tauri si aggiunge anche Helmut Marko con le sue affermazioni senza tatto nei confronti del supporto psicologico offerto al giovane Yuki Tsunoda.

Il weekend di Alpha Tauri si è concluso forse nel peggiore dei modi, poiché non solo il team è stato sorpassato in classifica dalla Haas, ma è stata una gara complessa per i due scudieri.

La situazione del team

Partiamo dal più esperto, colui che in ogni intervista ribadisce che vuole tornare a correre per Red Bull ma che dal punto di vista dei risultati non mette in luce quello che serve per correre in un top team, Pierre Gasly.

Una gara, la sua, caratterizzata dalle penalità a partire dai 5 secondi per aver oltrepassato più volte i track limits, sino ad arrivare all’incidente con Vettel che ha compromesso la gara con un’ulteriore penalità.

Anonima e sottotono la gara di Yuki Tsunoda, rimproverato addirittura da Alonso mentre cercava di sorpassarlo.

Gasly chiede aggiornamenti utili per tornare a lottare a centro gruppo, il direttore tecnico Jody Egginton promette e spera che il pacchetto che debutterà al GP di Francia possa essere abbastanza per risolvere i problemi della vettura, che durante il weekend austriaco non è riuscita a trovare il giusto ritmo per attaccare la zona punti.

Futuro incerto per entrambi i team

Non ci resta che aspettare e sperare che il sereno arrivi per Alpha Tauri e continui in casa Haas, ma il campionato è ancora lungo e la sosta estiva è alle porte.

Ginevra Stanghellini

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