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L’Austria tra track limits, penalità e belle rimonte

Se c’è una cosa che nel weekend ha fatto parlare in molti è sicuramente il caos dei track limits e delle annesse penalità. Problema che non ha interessato esclusivamente la Formula 1, ma che ha creato anche parecchio scompiglio in Formula 2.

Violare i limiti di pista è costato a Pérez la quarta posizione in qualifica, sempre in qualifica Vettel si è trovato fuori dal Q1 per la cancellazione del suo tempo. Anche in gara sono stati molto presenti, tant’è che Norris e Gasly hanno dovuto scontare delle penalità. Altri piloti, invece, hanno ricevuto solo dei warnings mentre altri ancora hanno preso bandiera bianco e nera.

Track Limits: cosa sono e quando si incappa in penalità

I track limits non sono altro che i limiti di pista stabiliti dalla direzione gara. Violare i track limits, dunque, significa oltrepassare tali limiti. Come si fa a capire se un pilota sta oltrepassando tali limiti? È semplice, esistono dei sensori nella pista che si attivano quando la vettura intera esce di pista.

Infrangere questi limiti porta alla cancellazione dei tempi in pista o ad avere dei warnings, ovvero degli avvertimenti che indicano al pilota e al suo team che è stata compiuta un infrazione. Al terzo warning arriva una bandiera bianco e nera, che è l’ultima segnalazione senza conseguenze. Dopo quella, nel caso i limiti non siano nuovamente rispettati, iniziano ad essere assegnate le penalità. Nel weekend austriaco pare che i tempi su giro cancellati per diverse violazioni siano stati ben 43.

I piloti, comunque, non sono molto d’accordo su come sia stata gestita la questione dei limiti di pista e li hanno definiti “un po’ ridicoli”.

Il campione in carica, Max Verstappen, ha espresso la sua opinione dicendo “Il dibattito sui track limits in questo fine settimana è stato un po’ ridicolo, non solo in F1 ma anche in F2 e F3”. Ha continuato poi aggiungendo che ” È facile dire dall’esterno che bisogna solo rimanere all’interno delle linee bianche. Sembra molto facile, ma non lo è, perché quando si va così forte in una curva, con alcune che sono anche un po’ cieche, se hai un po’ più di sottosterzo, le gomme si consumano ed è facile andare oltre la linea bianca“. Ha anche detto che non sempre si guadagna tempo uscendo di pista e che sono poche le curve in cui c’è del vantaggio a tagliare.

Chi è stato protagonista di warnings e penalità

Ad infrangere i track limits durante la gara sono stati in molti. Tra questi, Leclerc e Verstappen hanno esclusivamente preso due warnings. Sainz, Zhou, Hamilton e Schumacher hanno ricevuto bandiera bianco e nera, mentre Norris e Gasly hanno addirittura dovuto scontare 5 secondi di penalità per le loro infrazioni dei limiti.

Lando Norris ( foto di Planet F1 )

Gasly, tra l’altro, ha ricevuto anche 5 secondi di penalità per un contatto con Vettel che ha mandato il pilota tedesco nella ghiaia. Quella di domenica è stata tutto fuorché una gara semplice per il francese.

Un altro pilota ad incappare in penalità, ma in questo caso non per violazione di track limits, è stato George Russell. Il pilota Mercedes, infatti, ha preso 5 secondi di penalità per il contatto in avvio di gara con Sergio Pérez.

Buoni risultati nonostante le difficoltà

Nonostante tutto il caos, la gara andata in scena in Austria è stata davvero ricca di azione. Tra i piloti sopra citati è doveroso menzionare le belle prestazioni di Norris e Russell. Come abbiamo già detto, i due piloti hanno entrambi rimediato 5 secondi di penalità. Nonostante ciò, entrambi sono riusciti a conquistarsi un posto in top 10 con delle belle rimonte. Russell ha concluso in P4, riconquistando quindi la posizione da cui è scattato. Norris, invece, ha chiuso in P7 e ha guadagnato così tre posizioni rispetto a quella occupata in griglia di partenza.

Lando Norris non si da per vinto e recupera

Degno di nota il momento in cui cinque monoposto, tra cui quella di Norris, al giro 24 erano attaccate tra loro e il pilota inglese ha tentato un doppio sorpasso su Alonso e Magnussen riuscendo tuttavia a prendere solo lo spagnolo. Un momento carico di azione ed emozioni e che è stato solo uno tra i tanti bei momenti di lotta nel midfield.

la battaglia a cinque

Non era iniziato nel migliore dei modi il weekend per Lando Norris, che in qualifica era uscito al Q2 dopo qualche sbavatura di troppo. Può ritenersi sicuramente felice della bella prestazione portata a casa domenica, nonostante la penalità che ha reso la gara più complessa per il pilota inglese. Ha infatti ricostruito la sua gara rimontando e soprattutto guadagnando anche posizioni rispetto a quella da cui era partito.

Norris si è anche espresso, a gara conclusa, sulla questione limiti. Si è sentito frustrato riguardo al fatto che i piloti siano stati puniti per essere usciti da curva 1, dove avrebbero perso comunque tempo. A tal proposito ha dichiarato ” Sono uscito di pista alla curva 1: ho bloccato la gomma anteriore, ho colpito il dissuasore e ho perso credo un secondo, ma mi è stato contato nei track limits”.

“Sono stato punito per aver perso un secondo. Alcuni track limits sono proprio ridicoli. Ma è lo stesso per tutti, quindi vorremmo più coerenza da questo punto di vista. Già l’anno scorso avevamo detto che avremmo voluto una gestione più rigorosa, ma su questa pista è complicato farlo in maniera così precisa”, ha aggiunto, poi.

Russell non soffre per I track limits ma…

Non è per i track limits, ma anche George Russell ha dovuto scontare una penalità di cinque secondi a causa di un contatto con Pérez in avvio del Gran Premio. La bella rimonta messa in atto, tuttavia, lo ha fatto arrivare nella stessa posizione in cui era partito.

George Russell ( foto di F1 in generale )

Russell, infatti, partiva quarto e, dopo il contatto e la relativa penalità presa, ha dovuto ricostruire la sua gara rimontando dal diciannovesimo posto al quarto. Non ha nascosto il fatto di essere da una parte un po’ deluso per il fatto che sia andata così e non abbia lottato per qualcosa di più, ma c’è da dire che il pilota ha fatto un lavoro davvero buono per non perdere nulla e per portare comunque punti buoni al team e anche per se stesso. “Dobbiamo tenere la testa bassa e continuare a spingere“, ha dichiarato dopo la gara.

Nonostante le penalità, quindi, i piloti sono comunque riusciti a rifarsi in maniera egregia conquistando punti e portando a casa risultati buoni. Hanno superato l’ostacolo penalità con la loro guida, regalando spettacolo in pista e rendendo questa gara avvincente e ricca di azioni e sorpassi.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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