L’estate 2022 per gli appassionati di F1 sarà ricordata per i colpi/non colpi di mercato di Alpine. Con la prima scelta Oscar Piastri andata in McLaren, la scuderia d’Oltralpe ha poi trovato il sostituto di Alonso: Pierre Gasly. Line-up francese per un 2023 in crescita.
O almeno, questo si augurano entrambe le parti. La stagione appena conclusasi è stata a dir poco complicata.
È Gasly l’uomo giusto per Alpine?
Si sa, sono pochi i piloti in griglia del calibro di Fernando Alonso. Non tanto per la carriera, quanto per il carisma. 41 anni, la rabbia (e il fisico) di un ragazzino, zero peli sulla lingua e qualche dichiarazione per accendere un po’ di drama… Lo spagnolo è un pilota che fa discutere, ma lui non ci pensa e in pista gareggia per ottenere la miglior posizione possibile. Non ha paura, non si accontenta delle retrovie. E quest’anno ha contribuito a rendere Alpine il quarto costruttore classificandosi in top 10 battendo il suo compagno di squadra, Esteban Ocon.
Ecco perciò che trovare un pilota che lo sostituisca non è per niente facile. Chi può offrire prestazioni simili? Chi può contribuire alla crescita della scuderia? Per Alpine, la scelta giusta è Pierre Gasly. Addirittura il team principal Otmar Szafnauer ha posto il 26enne francese come prima scelta assoluta: “Ci è parso evidente che avesse gioventù, esperienza e velocità, e questo è difficile da dire per molti piloti che sono ancora in F1″, ha detto a The-Race. “Nemmeno Alonso e Piastri avevano queste caratteristiche, In realtà, Gasly è l’uomo che avremmo preferito in ogni caso“.
Tutto questo potenziale, però, Gasly non è riuscito a metterlo in mostra. Il 2022 del francese, ma in generale di AlphaTauri, è stato travagliato e deludente. Con il nuovo regolamento la scuderia di Faenza non è riuscita a sviluppare una vettura competitiva, come invece hanno fatto i diretti avversari. Se lo scorso anno poteva lottare per posizioni da centro griglia, in questa stagione ogni gara era in salita per la partenza da fondo griglia. Oltre a non essere molto competitivi, in AlphaTauri hanno avuto diversi problemi con la monoposto, sia per guasti tecnici che per contatti e imprevisti esterni. È stata una stagione un po’ frustrante perché c’era ottimismo considerando il cambio del regolamento e il limite di budget, ma è stato molto peggio di quanto si aspettassero (e ci aspettassimo). Alpine, perciò, dovrà far ritrovare l’ottimismo a Gasly.
Un altro elemento che potrebbe destabilizzare l’equilibrio nel team francese è il rapporto tra i due piloti. Ciò che nessuno dei due componenti della futura coppia di Alpine è riuscito a fare finora è dimostrarsi all’altezza di poter ricoprire il ruolo di prima guida. Piloti discontinui, che non vogliono essere inferiori all’altro: è esattamente questo il motivo per cui Gasly e Ocon hanno smesso di andare d’accordo. Vero, erano solo due ragazzini della Normandia con un sogno impossibile. Il rischio che quelle vecchie rivalità sopite nel tempo vadano a riacutizzarsi c’è.
Gasly in Alpine, sperando di non avere problemi
“La Alpine A523 sarà sostanzialmente la stessa tranne un significativo intervento sul fondo vettura”, ha anticipato il team principal. Una dichiarazione che dovrebbe destare preoccupazione in Pierre Gasly visti i problemi avuti in questa stagione. Numerosi infatti sono stati i ritiri dovuti principalmente alla mancanza di affidabilità del motore.
Vero che questo problema ha toccato da vicino più un pilota che l’altro, ma la sostanza non cambia. È un leitmotiv che va avanti dai test invernali, condizionando in diverse circostanze il rendimento dell’A521. Proprio a causa di questi inconvenienti, si è ritrovata in lotta serrata con la McLaren per il piazzamento finale.
Certo, non si possono negare i progressi fatti negli ultimi anni. Sempre in lotta per la quarta/quinta posizione nel campionato costruttori, si è però mostrata essere una vettura competitiva, che può lottare per le alte posizioni. Alpine è migliorata di stagione in stagione, hanno l’ambizione e le strategie per lottare ai vertici della F1 entro i prossimi 100 GP e stanno andando nella giusta direzione. Nel 2022 ha mostrato una costanza di risultati maggiore rispetto al 2021, in cui gran parte dei risultati erano arrivati grazie alla vittoria di Ocon in Ungheria.
Dopo 5 anni in AlphaTauri e ancora di più nella sfera Red Bull, Alpine per Pierre Gasly è un nuovo inizio. Nei test avvenuti il 22 Novembre, il transalpino aveva l’obiettivo di adattarsi alla vettura, profondamente diversa rispetto alla AT03, ma anche ai tanti sistemi all’interno del garage del team. Con solo tre giorni di lavoro pre-campionato, ogni uscita in pista può rivelarsi utile per sistemare alcuni piccoli ma importanti dettagli.
“So di poter fare grandi cose con Alpine“. Il prossimo anno scopriremo se Gasly aveva ragione.