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Arriverà, Lewis, arriverà

La stagione è agli sgoccioli, caro Lewis, ma chi la dura la vince, e chissà, forse l’attesa della tua prima vittoria stagionale sta per concludersi.

Lewis Hamilton, 2022 in Le Castellet, France. (Photo by Bryn Lennon – Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

La stagione in corso

Dopo l’amaro epilogo della scorsa stagione, dove hai combattuto fino all’ultimo istante cercando di prenderti quell’ottavo titolo che ti avrebbe condotto nell’Olimpo assoluto, ti sei fermato. Per uno come te, abituato a sfidare la velocità, fermarsi non è contemplato eppure a volte per ritrovarsi c’è bisogno di allontanarsi da tutto, anche da quello che ci rende ciò che siamo, come lo è la F1 per te.

Sei tornato in silenzio, mentre gli altri hanno iniziato a parlare di “ritiro”, tu sei andato avanti con una macchina che non era all’altezza delle tue aspettative e un compagno di squadra che scalpitava per essere in un top-team.

Qualifiche Messico
George Russell of Great Britain and Mercedes and Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes walk in the Paddock. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Dal Bahrein hai strappato un terzo posto per poi faticare, vedendoti addirittura non centrare la top-10 ad Imola, e stare in posizioni che erano anni che non vedevi, ovvero a metà classifica. Nonostante una monoposto che non poteva aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, dal Canada all’Ungheria hai infilato una serie di podi pazzesca, che ti hanno dato fiducia, ma non quello che volevi, la vittoria.

Tutti che parlano

Entrato nella classifica dei veterani, ovvero tra coloro che hanno disputato più di 300 gare nella massima serie, andare a podio secondo i precedenti era impossibile, ma tu ci sei riuscito; non potendo far riferimento a questo, giornalisti e non solo hanno iniziato a parlare di record, a te che sai cosa vuol dire batterli.

Quindici stagioni in F1 con almeno una vittoria, riuscirai a mantenere questo record? Lo batterai? Farai meglio di Michael Schumacher? Queste erano le domande più quotate ad ogni tua intervista ma ti sei lasciato scorrere anche questi quesiti, lasciando parlare l’unico giudice in F1, la pista.

Ci sei andato vicino…

Vicino ma non abbastanza, questa è la sintesi degli ultimi due gran premi. Austin e Messico, ti hanno forse illuso, ti hanno dato speranza, ma non hanno mantenuto la promessa di farti vincere. Due secondi posti che visto l’andamento del campionato, sono risultati pazzeschi, ma per te non è abbastanza, non è quello che cerchi, ma non è ancora stata sventolata la bandiera a scacchi.

Il Brasile è la tua terra

È come se fosse un secondo Gran Premio di casa, tu che in Brasile hai sempre messo in risalto il talento, l’umiltà, la determinazione e la perseveranza che ti contraddistinguono e forse fanno venire alla mente vecchi ricordi, quelli di un pilota brasiliano, dallo sguardo malinconico, che come te emozionava le folle, il tuo idolo, Ayrton Senna.

L’anno scorso sei partito decimo in griglia e hai sorpassato, difeso e vinto nettamente contro il tuo avversario, con il pubblico che ti spingeva… e perché no, quest’anno puoi giocarti il bis.

Lewis Hamilton, Brasile, 2022, www.mercedesamgf1.com

Il Brasile ti aspetta ma tu sai più di tutti quanto vali, sei caduto e ti sei rialzato, perché “Still I rise”, non te lo sei solo tatuato sulle spalle per sopportare il peso delle sfide ma lo hai scritto per ricordarti che finchè non è finita, c’è sempre una possibilità. Ad Maiora Lewis.

Ginevra Stanghellini

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