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Ascolti F1: allarme per Liberty Media

Cala il sipario sulla stagione 2022 di Formula 1, e per la massima categoria del Motorsport è tempo di analizzare i dati raccolti durante l’anno. Il 2022 è stato un anno ricco di appuntamenti che ha permesso ai Tifosi di tutto il mondo di viaggiare insieme al Circus per i circuiti d’Europa, Asia, Australia e Stati Uniti. Con il boom di ascolti dovuti alla serie Drive To Survive, infatti, il pubblico raggiunto dalla F1 è aumentato notevolmente, soprattutto nella fascia di età che comprende i giovani.

L’inizio di stagione promettente per Ferrari, poi, aveva riportato in alto gli ascolti dopo due stagioni deludenti (2020 e 2021). Pronti a rivivere un duello ruota a ruota come lo scorso anno, le aspettative sulla lotta per il campionato erano piuttosto alte. Da un lato un neo-campione del mondo affamato di vittoria, dall’altro un ragazzo con un sogno: riportare il titolo iridato a Maranello. Errori strategici, scarsa affidabilità e diversi punti persi per strada, però, hanno privato il pubblico di una battaglia che ormai aspetta da anni. A influire sugli ascolti, inoltre, è stata anche la netta supremazia di Red Bull, rispetto a Ferrari, da metà stagione in poi. Un dominio capeggiato da Max Verstappen che, solo quest’anno, ha tagliato il traguardo in prima posizione per ben quindici volte.

Le promesse fatte da Liberty Media di portare più azione e spettacolo in pista, dunque, non sono state del tutto mantenute. La nuova generazione di vetture, infatti, non ha dato che inizio a un nuovo dominio, questa volta firmato Red Bull e Max Verstappen.

(Max Verstappen al termine del Gran Premio del Messico 2022)

Ascolti nella prima parte di stagione

La stagione 2022 parte con una Ferrari in netto vantaggio rispetto a una Red Bull che sembra peccare di affidabilità. Il doppio ritiro di Verstappen e Pérez nella gara inaugurale e la doppietta della Scuderia di Maranello, aveva tenuto incollati al televisore più di 3,8 milioni di telespettatori complessivi. Un risultato importante per una Formula 1 che, rispetto alle dirette medie di Sky del 2021, fa registrare quasi un 30% di share in più. Non da meno è anche il Gran Premio di Imola -trasmesso in diretta su Tv8- che raggiunge picchi di ascolti inaccessibili sin dal Gp d’Italia 2019. Le buone performance della Ferrari, quindi, incoraggiano il pubblico alla visione della Formula 1, sport da troppi anni bollato come scontato e ripetitivo a causa dei lunghi domini e i digiuni di vittorie per la scuderia italiana.

(Charles Leclerc al termine del Gran Premio d’Austria 2022); crediti: @charles_leclerc su Instagram

Il crollo di performance della Ferrari e la conseguente egemonia Red Bull, però, non convincono gli spettatori italiani. Con l’eccezione di diversi Gran Premi -tra cui Austria e Monza- i numeri spaventosi di ascolti registrati nella prima parte dell’anno tornano ad abbassarsi, ricompattandosi alle medie delle stagioni passate. Solamente la lotta per la seconda posizione nel campionato tra Leclerc e Pérez ha risollevato l’interesse generale, raggiungendo i 2,6 milioni di telespettatori nella domenica di Abu Dhabi.

L’anno prossimo?

Con l’annuncio della separazione tra Ferrari e Binotto, la scuderia italiana si trova ora in un momento di crisi. Senza una guida pronta a prendere il posto dell’ex team-principal e il progetto 2023 ormai completato, l’anno che viene si prospetta tutto in salita per Ferrari. Ciò non aiuta una Formula 1 che, ora più che mai, ha bisogno di competizione tra i top-team per poter sopravvivere. Le possibilità che si apra un nuovo ciclo targato Red Bull sono molto elevate, tuttavia a subirne i danni sarebbe lo stesso show su cui si basa la Formula 1. I dati raccolti durante la stagione, infatti, parlano di uno sport in grande crescita durante la prima metà dell’anno; in coincidenza con le scarse prestazioni della Ferrari e il dominio Red Bull, invece, il pubblico si è nuovamente ristretto. La vera risorsa della Formula 1, quindi, è lo spettacolo.

Con la speranza di rivivere una stagione combattuta come nel 2021, i team hanno ora a disposizione tre mesi per raffinare le loro monoposto. Compito della Ferrari sarà di ritrovare l’ordine interno e schierare una vettura in grado di infastidire Red Bull e Max Verstappen.

Chiara Galati

Studentessa universitaria presso il secondo anno di scienze della comunicazione a Bologna e grandissima appassionata di Formula 1. Nel tempo libero amo scrivere e arricchirmi di conoscenze che riguardano il motorsport.

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