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Un Gran Premio di casa a Melbourne

G’day everyone! La Formula 2 e la Formula 3 tornano in pista questo weekend e, per la prima volta, vedremo le due formule minori correre sul circuito di Albert Park, a Melbourne.

Sarà una grande sfida per i team: dovranno sostenere un viaggio lungo e costoso che li porterà a sbarcare nell’emisfero australe. Una sfida che, però, aiuterà i giovani piloti a prepararsi al meglio a quello che potrebbe essere il loro futuro. Con l’aggiunta del Gran Premio d’Australia al calendario di F2 e F3, infatti, i due campionati diventano ancora più “mondiali” e si avvicinano sempre di più alla serie madre, la Formula 1.

Melbourne è “casa” per alcuni

Quello che per noi italiani è uno dei Gran premi più lontani e difficili da seguire, per alcuni piloti è il Gran premio di casa.

Lo è stato per Mark Webber e per Daniel Ricciardo, che purtroppo non vedremo in pista, ma grazie ai quali abbiamo conosciuto ed imparato ad amare la loro cultura. Due piloti che sicuramente hanno fatto nascere la passione per il motorsport in molti giovani ragazzi e ragazze australiani.

Ad inseguire le loro orme, oltre ad Oscar Piastri, che per la prima volta correrà sul circuito che lui considera il “giardino di casa”, sulla griglia di Formula 2 e Formula 3 abbiamo altri quattro piloti australiani.

Chi non ha mai corso a casa

Jack Doohan arriva a Melbourne con il morale alle stelle avendo finito l’ultima gara a Jeddah con un podio. Lui, che non ha mai corso in una monoposto sui circuiti di casa, dichiara che non vede l’ora di avere questa opportunità.

Durante le gare di Formula 2 sicuramente tutto il pubblico ad Albert Park farà il tifo per lui, d’altronde è l’unico pilota australiano in griglia.

Da qui si inizia a sognare

Un circuito, quello di Melbourne, che ha ispirato molti giovani piloti australiani a provare ad inseguire il loro sogno. Tra di loro, Hugh Barter, Christian Mansell e Tommy Smith sono riusciti a scalare le categorie fino ad arrivare in Formula 3.

“Mi ricordo ancora di quando stavo seduto all’uscita di curva 1 e 2 e guardavo quanto andavano veloci le macchine. Questo ha attirato la mia attenzione e mi ha fatto salire l’adrenalina. Mio papà mi ha detto che ha visto i miei occhi aprirsi”, questo dichiara Barter ripensando a quando andava al circuito a vedere la Formula 1.

Un’adrenalina che quest’anno lo ha portato a correre il suo primo Gran Premio d’Australia insieme ad altri due aussie: il compagno di squadra Mansell, che però viene da Newcastle, e il concittadino Smith.

www.grandprix.com.au

Quello che sta per arrivare sarà un weekend in cui dovremmo fare le ore piccole, ma è il primo Gran Premio d’Australia per i piloti di Formula 2 e Formula 3, come se la caveranno?

Sara Ruffoni

Studentessa laureanda in Lingue e Intermediazione Turistica e d'Impresa presso l'Università di Trento e grande appassionata di sport e motorsport.

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