È in arrivo a Baku il primo dei 6 weekend con F1 Sprint del 2023, con una grande novità. Quest’anno, infatti, cambierà il format: una radicale modifica è stata decisa proprio in questi giorni. Con l’introduzione degli Shootout del sabato, la sprint diventa indipendente dalla gara.
Un’incognita in più per i team che dovranno massimizzare ogni occasione in pista.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo format e le novità di questa stagione.
Il programma del weekend
Nei weekend Sprint cambia totalmente il programma in pista, influenzando le strategie dei team.
Il venerdì non subisce variazioni rispetto allo scorso anno: dopo appena una sessione di prove libere, si disputano le qualifiche nel pomeriggio. Dov’è la novità? Il risultato non determinerà più la griglia di partenza della Sprint del sabato, ma quella del Gran Premio della domenica. Le modalità, invece, restano invariate (Q1 da 18 minuti, Q2 da 15 minuti e Q3 da 12 minuti).
Il cambiamento maggiore è stato apportato al sabato, che da quest’anno fa storia a sé ed è interamente dedicato alla Sprint. Al mattino non vi saranno più le FP2, ma la Sprint Shootout. Questa è divisa sempre in tre manche, ma più corte del solito: Q1 di 12 minuti, Q2 di 10 minuti e Q3 di 8 minuti. Saranno i risultati di questa sessione a determinare la griglia di partenza della F1 Sprint. Non varia solo la tempistica, ma anche l’utilizzo dei pneumatici. In Q1 e Q2, infatti, vi è l’obbligo di utilizzare la gomma media; in Q3 la soft. Nel pomeriggio, come già visto, si terrà la gara Sprint. Saranno i primi otto piloti a ricevere punti, con un sistema di punteggio decrescente che assegna 8 punti al primo e 1 punto all’ottavo classificato.
La domenica tutto rimane invariato, con le monoposto che si schiereranno in griglia secondo la Qualifica del Venerdì per l’evento centrale di ogni weekend di F1.
Durante i weekend con la gara Sprint viene così disputata una sola sessione di prove libere anziché le tre consuete. Il venerdì pomeriggio, all’inizio delle prime qualifiche, le vetture sono già in regime di parco chiuso e non si possono più effettuare modifiche a gran parte degli elementi. Questo riduce il tempo a disposizione delle squadre per perfezionare le monoposto, rendendo il fine settimana ancora più imprevedibile e avvincente.
Perché sono state apportate queste modifiche?
Eliminando il rischio di retrocedere nell’ordine di partenza del Gran Premio di domenica, si spera che il nuovo formato Sprint produca gare più competitive e uno spettacolo migliore.
L’idea è che diventi effettivamente una versione ridotta del Gran Premio vero e proprio, fornendo un’ottima introduzione alle corse per i neofiti e un ulteriore spicchio di azione di sorpasso per i fan di lunga data.
Risolve anche il problema delle FP2. Le condizioni di parco chiuso già dal venerdì rendevano di fatto inutili le FP2 del sabato, dato che non potevano essere apportate ulteriori modifiche alle vetture. Ora che sono state sostituite dallo Sprint Shootout, l’aspettativa – e l’augurio – è che venga offerta ai fan un’ulteriore azione competitiva.
Voci dei protagonisti
Clima positivo e di curiosità quello che si respira nel paddock.
Guenther Steiner ha sottolineato come il nuovo format sulla carta risolva dei problemi presenti in passato: “Preferisco decisamente il nuovo set-up, perché le prove del sabato mattina sono piuttosto inutili, in quanto non si può cambiare nulla sulla macchina, ma si esce, si fanno dei giri e si cerca di capire le gomme: non credo che questo sia molto interessante per i tifosi. Una seconda qualifica è molto meglio per i tifosi e anche per noi, perché regala emozioni. Abbiamo un sacco di cose da fare nel fine settimana, due sessioni di qualifica e due gare, e penso che questo sia ottimo per lo sport“.
L’elemento dello spettacolo è nel pensiero di tutti, nonostante in realtà si passi meno tempo in pista.
“Sono eccitato di andare in un altro circuito cittadino e provare il nuovo format. Sarà interessante vedere come funzionerà e si sperà sarà un’ottima visione per i fan“: dichiara Lando Norris.
Un ruolo importante, come ricordato da Yuki Tsunoda, lo avrà il simulatore. Questi cambiamenti rendono il lavoro fatto precedentemente ancora più importante per compensare il minor tempo passato in pista. Sarà fondamentale infatti avere una buona macchina fin dalle prime prove libere.
Per qualche pilota Baku rappresenta una grande novità. I rookie di quest’anno hanno sì già corso a Baku, ma col nuovo format e l’essere esordienti in F1, il weekend sarà per loro ancor più impegnativo. L’obiettivo è avere alla fine qualcosa di cui essere felici se le cose dovessero andare per il verso giusto. In Azerbaijan le gare sono spesso movimentate, grazie al lungo rettilineo e ai tratti con curve a 90°.
L’entusiasmo di tornare a correre dopo questa lunga pausa è alto, a Baku ci sono tutti gli ingredienti per rendere il weekend ancor più adrenalinico.