A Baku la Formula 1 torna in pista con un nuovo format: pur essendo venerdì, oggi è stata giornata di qualifiche sul circuito azero per decidere la griglia di partenza del Gran Premio di domenica.
Domani, invece, sarà una giornata che farà testo a sé: in mattinata vi saranno le qualifiche per la gara sprint, che si correrà nel pomeriggio.
Questa scelta, annunciata la scorsa settimana, è stata molto discussa: si temeva molta frenesia in pista a causa del poco tempo a disposizione dei piloti. Le previsioni di due sessioni caotiche si sono avverate in pieno, soprattutto nelle qualifiche. Ripercorriamo i momenti salienti di questo pomeriggio a Baku.
Q1: due bandiere rosse e grande caos in pista
Le qualifiche in Azerbaijan sono iniziate in modo alquanto concitato, con Zhou che ha provocato una bandiera gialla uscendo di pista. La bandiera è tornata dopo pochissimi secondi, ma di colore rosso: a causa di un bloccaggio dell’anteriore a inizio frenata, De Vries è finito contro il muro.
L’Alpha Tauri dell’olandese si è incastrata nelle barriere in curva 3. Gli steward, leggermente in difficoltà, hanno cercato di liberare la monoposto al più presto.
Una volta ripresa la sessione, l’unico a non aver ancora segnato un giro cronometrato era Carlos Sainz, che ha cercato di sfruttare l’occasione per assicurarsi un posto in Q2. Purtroppo, dopo pochi minuti, è arrivata una nuova bandiera rossa: Pierre Gasly è finito contro al muro nella stessa curva di De Vries a causa di un bloccaggio dell’anteriore.
La situazione è presto diventata drammatica anche per Magnussen che si è ritirato poco dopo aver segnato il dodicesimo tempo. La sua Haas è stata richiamata ai box – probabilmente a causa di un problema elettronico.
Il Q1 si è concluso con un leggero contatto di Ocon con il muro, ma il francese è stato rassicurato dal suo ingegnere di pista che ha confermato l’assenza di danni.
Gli esclusi del Q1 sono, in ordine: Zhou, Hulkenberg, Magnussen, Gasly e De Vries.
Q2: tanta fatica per Sainz, prima apparizione per Sargeant
Per la prima volta in carriera, Logan Sargeant è passato in Q2. Anche la Williams di Alexander Albon ha passato il taglio.
Carlos Sainz comunica ai box di fare fatica con le gomme: lo spagnolo non riesce a trovare abbastanza grip, faticando a segnare un tempo competitivo.
La situazione è opposta per Charles Leclerc, che segna il terzo tempo al primo passaggio sul traguardo; il secondo tentativo di Leclerc invece lo vede conquistare il giro più veloce in pista. Il miglior tempo della sessione, però, è di Max Verstappen.
A non passare al Q3 sono George Russel (eliminato per soli quattro millesimi dal compagno di squadra), Esteban Ocon, Alexander Albon, Valtteri Bottas e Logan Sargeant.
Q3: pole per Leclerc, la prima non Red Bull del 2023
Gli ultimi minuti della qualifica sono stati un déja-vu della Ferrari della scorsa stagione, dando speranza ai Tifosi. Dopo una lotta per il tempo più veloce nei vari settori, il primo tentativo di Leclerc e Verstappen ha prodotto lo stesso tempo.
La pole provvisoria è andata all’olandese, che ha tagliato per primo il traguardo.
Le due Aston Martin, passate al Q3 senza troppi problemi, si è ripresentato il problema di questa mattina: il DRS di Stroll non si apriva più. Durante l’FP1, la monoposto di Alonso aveva presentato lo stesso malfunzionamento.
La pole position è stata conquistata da Charles Leclerc. Si tratta di una vittoria immensurabile per la Ferrari, essendo la prima di questa stagione – oltre ad essere la prima pole non Red Bull del 2023. È anche la prima pole dell’era Vasseur, diventato team principal solo quest’anno.
In seconda posizione domenica partirà Max Verstappen, seguito da Perez e Sainz.
Indipendentemente dal risultato della Sprint di domani, la giornata di oggi ha dato speranza non solo alla Ferrari e ai Tifosi, ma soprattutto a Charles Leclerc, dimostrando che – almeno oggi – la strada presa è stata quella giusta.