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Riscaldamento ad Indianapolis: preview del GMR Grand Prix

Il mese di maggio è sempre speciale per l’Indycar: è il mese dell’Indy 500, considerata una delle gare più importanti del Motorsport. Prima della 500, tuttavia, all’Indianapolis Motor Speedway si svolgerà un’altra corsa: il GMR Grand Prix. Questo sarà il quinto appuntamento della stagione 2023 dell’NTT Indycar Series. Andiamo a vedere cosa ci aspetta durante il weekend.

Il circuito Indianapolis GMR

Come detto, la corsa si terrà all’Indianapolis Motor Speedway. Il tracciato percorso, tuttavia, non sarà l’ovale utilizzato per la Indy 500, bensì il circuito stradale interno. I piloti dovranno correre 85 giri su una pista lunga 2,439 miglia, equivalenti a 3,925 chilometri. Il percorso presenta 14 curve e due lunghi rettilinei. Uno di questi rettilinei, quello tra curva 14 e curva 1, è lo stesso della configurazione ovale del circuito, dove però separa curva 4 e curva 1. L’unico altro punto in comune tra i due layout si trova tra le curve 11 e 12 del circuito stradale, snodo che corrisponde a circa metà del rettilineo tra le curve 1 e 2 dell’ovale. Il senso di percorrenza, come potrete aver notato dai numeri delle curve, è invertito: senso orario per il circuito stradale e antiorario per l’ovale.

Nonostante si utilizzi parte dell’ovale, la pendenza del circuito è quasi nulla. Questo deriva dal fatto che, anche nel layout ovale, i rettilinei non presentano banking. Lo snodo tra curva 11 e 12 presenta una leggera pendenza in discesa, che tuttavia non va ad influenzare la guida. Punti cruciali del tracciato sono curva 4 e curva 13, fondamentali per impostare i sorpassi nelle braking zone, rispettivamente, delle curve 7 e 1. Il punto che più rischia di danneggiare il lap time dei piloti è invece curva 10, dove si tende a sopravvalutare l’intensità di frenata necessaria.

Il GMR Grand Prix non sarà l’ultima volta che vedremo la configurazione stradale dell’Indianapolis Motor Speedway. I piloti Indycar torneranno infatti a correrci il 12 agosto, in occasione del Gallagher Grand Prix. Il giorno successivo, 13 agosto, inoltre, tale configurazione sarà utilizzata anche dalla NASCAR per la Verizon 200 at the Brickyard. Indianapolis GMR

La mappa del circuito (foto da ruotescoperteamericane.it)

Uno sguardo al passato Indianapolis GMR

Il circuito interno è stato inaugurato nel 2000 per ospitare la Formula 1, che lo ha utilizzato fino al 2007. La NTT Indycar Series ha iniziato ad utilizzarlo per il GMR Grand Prix dal 2014. Nello stesso anno è tornata sul circuito anche la categoria cadetta Indy Lights (ora Indy NXT), che già lo aveva utilizzato tra il 2005 e il 2007. A queste si sono aggiunte la Pro Mazda Championship (convertita in Indy Pro 2000 Championship nel 2019) e la US F2000 National Championship.

Vari piloti che saranno in pista questo weekend hanno già vinto su questo circuito nelle categorie minori. I past winners in Indy Lights sono stati Jack Harvey nel 2015, Colton Herta nel 2018, Rinus VeeKay nel 2019 e David Malukas nel 2021. La Pro Mazda ha visto vincere Pato O’Ward nel 2016, mentre Sting Ray Robb ha trionfato nel 2020 in Indy Pro 2000. Infine, Kyle Kirkwood ha vinto nel 2018 in US F2000.

Tornando alla NTT Indycar Series, le 8 edizioni di GMR Grand Prix finora corse hanno avuto solo 4 vincitori diversi. Questi sono stati Simon Pagenaud nel 2014, 2016 e 2019, Will Power nel 2015, 2017 e 2018, Rinus VeeKay nel 2021 e Colton Herta nel 2022. Va sicuramente notato il dominio del Team Penske, che si è portato a casa 5 edizioni su 8: tutte quelle di Power e Pagenaud, a esclusione del 2014. A senso unico lo scontro tra le case costruttrici, con Chevrolet che ha vinto 6 gare contro le 2 di Honda.

Colton Herta sulla “Brickyard” (foto da Penske Entertainment Media Center | Aaron Skillman)

I favoriti

La gara del 2022 aveva incoronato Colton Herta, meritevole di aver compiuto ottimi sorpassi e di essersi difeso efficacemente alle ripartenze. Il più grande vantaggio di Colton, tuttavia, era stato l’aver azzeccato i momenti giusti per i cambi gomme, e in questo era stato aiutato dal suo stratega (e padre) Bryan Herta. Con il passagio di Bryan al muretto di Kyle Kirkwood, si può inserire il pilota statunitense, peraltro in buona forma, tra i favoriti.

Pato O’Ward ha condotto, per ora, una stagione brillante ma sfortunata. Dopo 2 secondi posti e un quarto posto, questa potrebbe essere un’ottima occasione per la conquista della prima vittoria stagionale da parte del Ninja. Lo stesso identico discorso vale per Romain Grosjean, che ha ottenuto i 2 secondi posti non presi da O’Ward e che migliora gara dopo gara.

Altri piloti nel listino dei favoriti sono Marcus Ericsson, leader della classifica generale, Josef Newgarden, decisamente abituato a vincere in categoria, e Alex Palou, terzo in classifica generale grazie ad una stagione mai fuori dalla top 8. Meno brillanti al momento ma comunque da tenere sott’occhio sono Scott McLaughlin, Will Power e Scott Dixon. Possibili outsiders Callum Ilott e Marcus Armstrong.

L’inizio dell’edizione 2022 (foto da Penske Entertainment Media Center | Karl Zemlin)

Programma del Weekend

Venerdì 12 maggio | Prove Libere 1 – 15:30 | Prove Libere 2 – 19:00 | Qualifiche – 22:00

Sabato 13 maggio | Warmup – 17:15 | Gara – 21:30 Indianapolis GMR

Marco Toccalini

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