di Giulia De Ieso e Giulianna Faliero
Dopo la vittoria della prima gara di Euro4, Ugo Ugochukwu, che di anni ne ha solo 16, torna al box Prema lungo la pit-lane serio ma soddisfatto, con in mano il trofeo. Attualmente è l’unico ragazzo seguito da McLaren nel programma Giovani, che prima di lui ha sfornato talenti come Lando Norris e Lewis Hamilton. “È bello far parte della famiglia McLaren. Mi supportano tanto, in pista e fuori. Penso di essere in una buona posizione, considerando che questi sono i miei primi anni nelle monoposto”. E poi una parola va alla Formula 1, il sogno di una vita: “Ho visto le qualifiche di oggi (Silverstone, dove Norris e Piastri si sono piazzati rispettivamente in seconda e terza posizione, dietro Verstappen), sono andate bene. Si vede che stanno migliorando”, dice, col sorriso in viso.
Cammina su e giù per il paddock, tra gli appuntamenti in pista, le interviste e le riunioni con gli ingegneri da fare.
Al suo secondo anno in Formula 4, Ugo insegue nella corsa al titolo piloti il compagno di squadra Arvid Lindblad, del Red Bull Junior Team, mentre è leader della neonata Euro4. “Ho già tanta esperienza con le monoposto, questo è il mio secondo anno. Mi trovo bene con la Prema e stiamo facendo già molti podi quest’anno. Fra i miei obiettivi c’è sicuramente quello di cercare di vincere il campionato a fine stagione. È importante essere molto costanti e salire a podio”.
E sul Mugello, uno dei circuiti più ostici del calendario, dice: “Ho già corso qui. È una pista molto bella, con tante curve veloci che però fanno faticare tanto le gomme. Per questo in gara è molto difficile gestire il degrado degli pneumatici. Bisogna essere molto precisi, specialmente in qualifica, per riuscire a ottenere dei tempi perfetti”.
Ugo ci lascia e torna ad allenarsi, preparandosi per l’ultima gara del weekend, la domenica sera – salendo a podio un’altra volta.
Non ci rimane che augurare a Ugo un buon proseguimento dei campionati di Formula 4 Italiana e Euro4, sperando portino grandi soddisfazioni e risultati a lui e al team Prema.
Traduzione a cura di Gaia Vanucci