In Formula 1, il cronometro è il giudice più spietato, che può essere un amico fedele o uno scomodo compagno di banco. Per Charles Leclerc la velocità è il suo pane quotidiano e non ha paura di affrontarla faccia a faccia, quasi a sbeffeggiarla per capire chi l’avrà vinta alla fine.
Ma, il desiderio più grande per il pilota monegasco, quello che ha alimentato il fuoco della passione fin da bambino, è sempre stato diventare pilota della grande Scuderia Ferrari. All’epoca era un sogno, che guardava con occhi speranzosi e innamorati, mentre oggi è realtà, a coronamento di un percorso difficile e pieno di ostacoli, alcuni più dolorosi di altri
La prima a Spa di Charles Leclerc
Il pilota monegasco si è presentato all’appuntamento più importante della stagione da vincente. Solo una settimana prima si è trovato in un vortice di emozioni, tra felicità e tristezza. Il weekend più bello della sua vita, in cui ha vinto la sua prima gara, è stato macchiato da una tragedia, il suo amico Anthoine Hubert ha perso la vita.
Non è facile, soprattutto quanto la morte deriva da quella che è la tua passione più grande, la costante di una vita. Eppure in un momento terribile per Charles, di lacrime e di tristezza, la sua stella è tornata ad illuminarsi, questa volta per non spegnersi mai più.
Mentre il circus era sconvolto dalla perdita di un giovane talento, in quel pomeriggio si riaccendeva la stella di Charles. A mente fredda, sfidando i ricordi colmi di malinconia, è stato in grado di portare la Ferrari in pole position, dopo ben 13 anni dall’ultima volta, e di fare anche qualcosa in più. Vincere a Spa, uno dei circuiti più complicati del calendario.
A Monza è nata la stella di Charles Leclerc
Non è facile ripetersi, soprattutto quando non si guida la monoposto più veloce della griglia. Tuttavia, a volte accadono cose strane, che non si capiscono. In alcuni casi il cuore fa la differenza, il tifo di un’intera nazione è la benzina che fa sognare, alimenta la passione per il mito.
L’8 settembre 2019, la stella di Charles Leclerc è entrata di diritto nel firmamento dei più grandi, di quelli che in Formula 1 hanno fatto delle magie straordinarie. Non a caso, l’ultimo uomo Ferrari a vincere a Monza e a Spa fu Michael Schumacher nel 1996, forse la storia sarà destinata a ripetersi. Quello che è certo è l’amore di Charles per la Ferrari, che alla bandiera a scacchi non è riuscito a trattenere le grida di gioia e di liberazione. Uscito dalla macchina è corso a ringraziare la marea rossa, i suoi tifosi, che non hanno fatto altro che gioire con lui e credere in lui.
Un presente che ricorda il passato
Da quel weekend è passato molto tempo, tante cose sono cambiate, solo una cosa è rimasta invariata. L’amore reciproco tra Charles Leclerc e i tifosi della Ferrari è rimasta una costante nei periodi complicati. Anni difficili per il pilota monegasco, in cui non è riuscito a ritrovare la gioia di quel 2019, qualcosa di inimmaginabile per chi non guida la Rossa.
Nel 2022, in una stagione di alti e bassi, in cui il titolo mondiale era a portata di mano, Monza è stata quasi una boccata d’aria. La Ferrari non era la favorita e certamente la più competitiva, soprattutto dopo Spa in cui Max Verstappen ha realizzato un’impresa storica.
Nella vita accadono cose imprevedibili, e quello che nessuno si aspettava era sicuramente la pole position di Charles Leclerc. Probabilmente la sentiva, la percepiva nelle mani e nei piedi, perché quell’ultimo giro è stato sinonimo di perfezione. L’esplosione dei tifosi ha fatto tremare le tribune dell’Autodromo di Monza, di una gioia incontenibile tale da far credere nei sogni anche i più scettici.
Alla fine, davanti a tutti, ci sei solo tu. Niente commenti, niente pronostici e niente critiche. Solo il silenzio prima dello spegnimento dei semafori, in prima posizione, davanti ai tuoi tifosi. Abbattersi è facile, ma rialzarsi è ancora più difficile e Charles Leclerc lo sa molto bene.
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