In F1 sono i risultati a parlare molto più di quanto dovrebbero, ma ci sono luoghi dove il tempo si ferma e lascia spazio ad un sapore amarcord che cambia le carte in tavola. Il circuito di Spa-Francorchamps è uno di questi luoghi per Charles Leclerc.
Dove tutto ebbe inizio
Era il 2019, la prima stagione in rosso per un giovane Leclerc alla sua seconda stagione in F1, ma alla continua ricerca della vittoria, sfiorata in più occasioni. Contemporaneamente alla F1, c’erano le gare delle categorie minori, ma tutti ricordano quel weekend per un altro motivo…lo schianto all’Eau Rouge di Anthoine Hubert, amico del monegasco.
Mentre il circus era sconvolto dalla perdita di un giovane talento, in quel pomeriggio si riaccendeva la stella di Charles. A mente fredda, sfidando i ricordi colmi di malinconia, è stato in grado di portare la Ferrari in pole position, dopo ben 13 anni dall’ultima volta, e di fare anche qualcosa in più.
La prima volta
Nella vita ci sono tante prime volte, ma alcune hanno un sapore diverso, un qualcosa di dolce, ma dal retrogusto amaro. Così si può descrivere la prima vittoria di Charles. Dopo aver dominato il weekend belga, le sue parole sono state:“La mia prima vittoria, è per Anthoine”.
La prima vittoria, nonostante tutto, resta impressa nella pelle, arriva ad essere quella benzina che ti spinge ad andare avanti. Lì sul gradino più alto del podio circondato dal frastuono dei festeggiamenti, i pensieri, anche quelli più brutti, stanno in silenzio.
Un presente che sa di passato
Da quel weekend ne è passato di tempo, ma si sa che la storia è ciclica, così come la F1, e dopo quasi quattro anni la storia ha bussato, ancora una volta, alla porta. In un weekend iniziato all’insegna della pioggia, prima delle qualifiche spunta il sole ed è lì che Charles, aiutato da un pizzico di fortuna nonchè la penalità a Verstappen, si prende di nuovo la pole position in Belgio.
Quante volte nella vita accadono cose imprevedibili, ma ci ripetiamo:“Si va avanti”. Ed è vero, succede e si cresce, si impara, si allargano le spalle che magicamente diventano pronte ad incassare ogni colpo, diceria e commento, si migliora e si guarda avanti. Ma certe cose restano lì, che sia la speranza, la voglia di riscatto o la voglia di vincere.
Ricordati solo da dove sei partito e che davanti a tutti allo spegnimento dei semafori. Ci sei tu, il silenzio, una nuova storia da scrivere ma soprattutto “The show must go on”.
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