Le premesse: GP Olanda Zandvoort
Dopo un mese di attesa, riprendono le corse contro il tempo di un mondiale ancora tutto da giocare, o quasi. La seconda metà di stagione dovrà eleggere un campione del mondo, ormai in direzione Orange, per la terza volta di fila. E non solo. Se da una parte regna certezza sul pilota numero 1, un alone di mistero coinvolge il resto della griglia. Diversi sono i premi (di consolazione) in palio da assegnare, dal titolo di vicecampione del mondo, all’ordine di arrivo della classifica costruttori.
Nel frattempo, il team Red Bull continua a vivere una annata fatta di record e primati distruggendo una concorrenza che non esiste, mentre le altre squadre dovranno dare una svolta al proprio campionato. C’è chi si impegnerà a risalire la china per non dichiarare un fallimento a tutti gli effetti come Alpha Tauri e chi dovrà dare una svolta al proprio cammino in campionato dopo una trafila di risultati deludenti come l’Aston Martin.
Verso il GP di Olanda: GP Olanda Zandvoort
Aston Martin chiamata al riscatto
Questo weekend si riparte da Zandvoort, dove andrà in scena il GP di Olanda, nel regno di Max Verstappen. Le scuderie riapriranno i propri battenti e riprenderanno i lavori lasciati in Belgio, tra una manodopera rivolta verso il 2024 e qualche progetto da portare a termine durante questa stagione.
Tra i tanti attesi ritorni, c’è quello di Aston Martin. La scuderia britannica, durante la pausa estiva, ha avviato una intensa campagna di aggiornamenti pronta a fare il suo debutto questo fine settimana. Il team di Alonso e Stroll è motivato a puntare al secondo posto nel mondiale costruttori e, per farlo, si è armato di un nuovo fondo e diverse modifiche aerodinamiche. Il focus lavorativo ricade, in particolar modo, sul disegno dell’ala anteriore per ritrovare quel bilancio aerodinamico smarrito dopo gli aggiornamenti nella prima parte di campionato.
McLaren, la tanto attesa protagonista:
In casa McLaren, i lavori non si sono mai fermati. Il personale guidato da Andrea Stella ha proseguito il restauro della MCL60 con la progettazione di nuove componenti meccaniche e aerodinamiche, mentre la forza lavoro principale è già immersa nel concepimento della vettura 2024 nelle nuove infrastrutture di Woking. Il Team Principal italiano ha confermato che la scuderia porterà un copioso aggiornamento in occasione di questo weekend, con una nuova ala anteriore e diverse modifiche al naso della vettura per ridurre la resistenza all’avanzamento di cui tanto soffre la monoposto papaya.
Mercedes e Ferrari, tra rinnovi e sviluppi:
La terza squadra che certamente si presenterà a Zandvoort con un manico di aggiornamenti risponde al nome di Mercedes. Toto Wolff non è soddisfatto della competitività restituita dalla sua vettura. Il Team Principal della Stella desidera tornare a lottare per il mondiale quanto più in fretta possibile e, per questo motivo, i lavori in cantiere proseguono a ritmi serrati. Lo stesso si può dire di Ferrari che, però, per questo fine settimana non ha intenzione di portare nulla di nuovo. Entrambe le scuderie, nel mentre, ultimano gli ultimi dettagli per il rinnovo di contratto dei propri alfieri, Lewis Hamilton da una parte e Charles Leclerc dall’altra.
Caratteristiche tecniche del circuito: GP Olanda Zandvoort
Tracciato old-school, Zandvoort sorge nei pressi dell’omonima cittadina balneare lungo la costa del Mar Nord olanedese. Inaugurata ufficialmente nel 1948, la pista è stata teatro di 32 Gran Premi di Formula 1, dal 1952 a questa parte. Dopo una lunga assenza di 35 anni, torna nel calendario nel 2021 in pianta stabile. GP Olanda Zandvoort
Zandvoort viene concepita con l’idea di riproporre alcune delle curve più iconiche del mondiale. Dal tandem di Eau Rouge-Raidillon di Spa, allo snake tutto inglese Maggots-Becketts di Silverstone.
L’anatomia di Zandvoort:
Per le sue caratteristiche tecniche, il tracciato risulta essere un banco di prova molto tecnico. I piloti non hanno margine di errore e dovranno limare al millesimo il loro giro di qualifica per garantirsi una posizione agevolata in partenza. La sfida tecnica è dettata, soprattutto, dalle 14 curve che si snodano su 4259 metri complessivi. La natura ondulatoria del circuito è, infatti, frutto di curve particolarmente veloci con cambi di direzione piuttosto rapidi. L’eccezione alla regola olandese la dettano curva 9 e curva 11 che richiedono, invece, un tempo di frenata superiore alla media.
DRS e configurazione delle vetture:
L’asticella di difficoltà si alza poi con le folate di vento che sporcano l’asfalto con la sabbia, compromettendo, così, l’aderenza degli pneumatici, una problematica in comune con la pista del Sakhir.
Per far fronte ai 72 giri previsti questa domenica, i team dovranno armarsi di vetture ad alto carico aerodinamico. La presenza di pochi rettilinei e la tipica inclinazione delle curve olandesi, costringono i piloti a viaggiare con configurazioni opposte a quelle presentate in Belgio nel mese scorso.
Tutte le attenzioni saranno rivolte anche all’impianto frenante, elemento particolarmente sollecitato, con un tempo complessivo di utilizzo in gara del 16%.
I duelli saranno resi favorevoli grazie alle 2 zone DRS disponibili lungo tutto il tracciato. Il rettilineo principale, lungo più di 1 km, e la staccata di curva 1 rappresentano i punti ideali di sorpasso per i piloti. Nonostante questa comodità, però, l’esecuzione dei sorpassi non sarà facile, complici la stretta careggiata del tracciato e i veloci cambi di direzione richiesti nel corso della gara.
Scelta delle gomme e previsioni meteo:
Mescole Pirelli e le dichiarazioni di Mario Isola:
Per il gran premio imminente, casa Pirelli propone una gamma di pneumatici conservativa, con la scelta che ricade su:
–GOMMA HARD C1
–GOMMA MEDIUM C2
–GOMMA SOFT C3
Si tratta della medesima selezione proposta anche nell’edizione passata del GP di Olanda, con la differenza che la mescola C1 di quest’anno è più morbida di quella dell’anno precedente.
Mario Isola, responsabile di Pirelli Motorsport, si è aperto ai microfoni giustificando la scelta delle gomme:
“Il tracciato è molto sinuoso e presenta due curve sopraelevate, la 3 e la 14, con una pendenza maggiore rispetto a quelle di Indianapolis, tanto per offrire un termine di paragone. Sulle curve con queste caratteristiche cresce lo stress sulle gomme in quanto le normali forze esercitate verticalmente aumentano perché la velocità di percorrenza è molto maggiore rispetto a curve senza pendenza“.
Condizioni meteorologiche:
Si sà, il meteo è parte integrante del weekend di gara, ed è l’elemento che può favorire grandi colpi di scena se instabile.
Per il fine settimana olandese, le previsioni portano pioggia e tempo instabile sin dal giovedì, con possibili temporali e temperature molto basse. Condizioni meteorologiche che ormai non fanno più rumore vista la percentuale di gran premi corsi sul bagnato in questa stagione.