Il 2021 è l’anno dei cambiamenti per la F2, ritorna la gente sugli spalti, si allentano le misure anti Covid, c’è un rimescolamento della griglia con il conseguente arrivo di tanti giovani promesse. Oltre alla decisione delle tre gare per ogni appuntamento per il weekend. Tra i nomi più caldi di quella stagione ci sono sicuramente Seargent, Pourchaire, Lawson, Zhou, Shwartzman, Ticktum e a capeggiare questo gruppo c’è un giovane australiano. Il suo nome è Oscar mentre il cognome è Piastri. Un rookie arrivato dalla F3 con il soprannome del “fenomeno” che farà conoscere a tutti di che pasta è fatto.
Il 2021 inizia sotto la stella di Piastri
Il fenomeno di casa Prema parte a cannone nel sabato del Bahrain. La prima sprint la chiude al quinto posto mentre la seconda raccoglie la sua prima vittoria con una prestazione spaventosa. La domenica la lasciamo stare, l’australiano si ritira chiudendo il weekend con uno zero. A Montecarlo un paio di weekend dopo l’australiano torna subito ai suoi livelli. Dopo una prima gara chiusa all’ottavo posto, il giovane Piastri prende l’abbonamento per il podio e chiude le altre due gare al secondo posto affermandosi così anche in chiave Mondiale. A Baku il weekend è croce e delizia. Inizia il sabato con un ritiro e un ottavo posto incolore per poi rifarsi nella gara domenicale con l’ennesimo secondo posto stagionale, che gli dona respiro e consapevolezza per Silverstone.
Costanza e determinazione, le chiavi dell’estate di Piastri
L’australiano arriva a Silverstone con la consapevolezza di dover fare punti senza strafare per continuare la sua corsa al primato. Piastri già dal sabato corre con la testa chiudendo con un sesto ed un quarto posto. La domenica poi mette la freccia Mondiale e prende la testa della classifica con il terzo posto guadagnato nella Featured Race. La F2 prende una pausa lunga e ritorna direttamente a Monza, qui Piastri ritrova la vittoria con una prestazione spaventosa nella gara della domenica, dopo aver chiuso il sabato fisso nella zona punti. E’ questo forse il momento chiave della stagione. Oscar si esalta e fa esaltare una Nazione intera a suon di gare fatte con la testa, ragionando bene e dimostrando una lettura di gara impressionante. Caratteristiche che gli danno meritatamente il primato.
Lo sprint finale e la firma sul capolavoro Mondiale a suon di vittorie
A 9 gare dalla fine per Oscar Piastri non cambia l’idea del dover gestire. Sul campo di Sochi il pilota australiano chiude con un nono posto e una vittoria la domenica dominando dal primo giro con il povero Pourchaire (secondo) che non vede praticamente quasi mai la macchina davanti. A Jeddah c’è poi il trionfo di Oscar. Il pilota Prema apre il weekend come sempre con un piazzamento nei punti e poi si scatena. Prima vince la seconda Sprint e poi la domenica si conferma sul primo gradino in una pazza gara con molteplici bandiere rosse. Ad Abu Dhabi bisogna solo gestire e chiudere i giochi e Piastri ci riesce alla prima gara del sabato conquistando un terzo posto che vale il Mondiale. Facendo partire la festa in Prema che diventa ancora una volta la cornice perfetta per un futuro campione. Ah la domenica spara anche l’ennesima vittoria, perché ad Oscar piace mangiare anche la ciliegia posizionata sopra la torta. In attesa di prendersi un posto in F1 arrivato 6 mesi dopo al termine della vicenda infinita tra lui, McLaren e Alpine.