In occasione dell’ACI weekend che si è tenuto a Monza tra il 15 e il 17 settembre, Mult1formula ha avuto l’occasione di recarsi in pista! Abbiamo così potuto vivere da vicino il fine settimana della Formula Regional, che correva, questo weekend, al fianco dell’Euro4.
Questi i racconti delle tre inviate:
Le corse, tra sogni e incubi
Il fine settimana a Monza è stata un’esperienza intensa, che ci ha dato la possibilità di incontrare persone che vivono di motorsport. Parlare con i giovani piloti, carichi di speranze e sogni, ci ha aperto gli occhi sulla determinazione che questi ragazzi mettono ogni weekend. Vederli entrare nelle monoposto, abbassare la visiera e prepararsi alla gara, ritengo sia una delle cose che mi ha colpito di più.
Monza però non ha lasciato solo speranza e, in alcuni momenti, leggerezza, ma ci ha mostrato anche l’altra faccia della medaglia, quella peggiore. Passando davanti al tendone dell’MP Motorsport, abbiamo notato il nome di Dilano Van’t Hoff scritto sulla colonnina dei piloti, con la sua vettura sui cavalletti, coperta da un telo nero. Sullo sfondo, una sua foto, accompagnata dalla frase ‘Racing for Dilano’, sovrastava la tenda. Il giovane pilota è scomparso durante il weekend di Spa e il team, da quel momento, presenta sempre la sua monoposto al paddock, coperta dal telo.
Lascio Monza con il cuore colmo di emozioni e con la consapevolezza che questo sport sa essere tanto bello quanto crudele. Spendere il weekend in pista può essere stancante, tra viaggi in treno, diversi chilometri a piedi e caldo asfissiante, ma nessun altro posto al mondo può farti capire meglio il motorsport.
Olivia Carbone
Frammenti di un weekend tra griglia e pit lane
Tornare a Monza per l’ACI Racing Weekend appena due settimane dopo il Gran Premio di Formula 1 mi ha fatto apprezzare ancora di più la differenza tra questi eventi. Andare in autodromo per vedere le formule minori è un’esperienza accessibile a tutti, spesso gratuita, che ti permette di vivere delle giornate camminando all’interno del paddock, tra monoposto e piloti.
Per la prima volta nella mia vita, questo weekend ho avuto l’opportunità di passeggiare lungo la pit lane e la griglia con il media pass al collo e la macchina fotografica in mano. Nei momenti di pausa, invece, tornare a sedermi nell’immenso media centre dell’autodromo, circondata da fotografi e giornalisti.
Cercare di immortalare alcuni frammenti della giornata dei piloti e dei team era uno dei miei obiettivi del weekend. Trovo che ci sia qualcosa di speciale nello scattare foto ai piloti in griglia di partenza. Stando lì, si può vedere il lavoro che fanno per concentrarsi e prepararsi. Attorno a loro, il team, i commissari, gli steward: tutti sono pronti per dare il via alla gara nel Tempio della Velocità.
A pochi minuti dallo spegnimento dei semafori, poi, tutti rientrano in pit lane e corrono al proprio box. Noi comprese, che ci siamo fermate in Prema Racing. Riuscire a vedere il team al lavoro durante una gara è stato un magnifico privilegio. I meccanici, gli ingegneri, gli addetti ai social: tutti al muretto o all’interno del box con lo sguardo puntato in alto sugli schermi che riproducevano la gara.
Dopo circa mezz’ora, ricominciamo a correre lungo la pit lane per raggiungere il podio. E quello di Monza è probabilmente uno dei più ambiti del calendario, dove abbiamo sentito più volte suonare l’inno italiano questo weekend.
Riprendo il treno per tornare a casa da Monza con un sorriso stampato sulla faccia e con la voglia di rivivere questa esperienza il più presto possibile.
Sara Ruffoni
In pista, la bellezza sta nelle cose semplici
La verità è che non ci si abitua mai alle emozioni che solo un weekend in pista ti sa dare. E’ quasi come se dovessimo correre noi in quelle monoposto che, silenziose, vengono composte con cura dai meccanici e analizzate dagli ingegneri, prendendo vita una volta lasciata la pit lane e raggiunta la pista. La magia del motorsport cominci addirittura a sentirla a chilometri di distanza, quando basta solamente il suono dei motori che il vento porta fino alla città per farti capire che sei nel posto giusto.
In circuito, poi, è un’altra cosa: non sai nemmeno tu dove concentrare la tua attenzione perché tutto si muove a una velocità così intensa che ti sembra di non riuscire mai a catturare tutto. La bellezza, però, sta nel godersi i momenti di quotidianità che soprattutto queste categorie minori riescono a preservare. Parlo del paddock aperto, delle chiacchiere con i meccanici, dei piloti che camminano tranquilli e si fermano con tutti, del profumo del cibo appena cucinato, delle emozioni sotto il podio.
Qui, non ti senti mai fuori posto, come se fossi di troppo o non meritassi di avere quel pass al collo. Qui, semplicemente, vivi la tua passione. Ti mischi insieme a grandi, piccoli, veterani, nuovi tifosi che scelgono di passare il proprio tempo a scoprire quanto di bello c’è oltre alle categorie più conosciute. E per noi, rifugiate dietro uno schermo a battere lettere su una tastiera mentre assistiamo al weekend da casa, essere in pista è un regalo. Quello che ci portiamo a casa da Monza è la consapevolezza che vivere la routine di chi lavora nel motorsport da vicino è un privilegio. Chissà che prima o poi non diventi la nostra abitudine preferita.
Alessia Di Virgilio