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Liam Lawson: a Singapore i primi punti con Alpha Tauri

Cala il sipario sul circuito di Marina Bay, cittadino immerso sotto le stelle e i riflettori di Singapore. Per la prima volta, da un anno a questa parte, Red Bull si è dimostrata attaccabile, quasi avesse perso tutta la velocità che la contraddistingue. Il risultato? Primo successo stagionale in casa Ferrari – che mancava dal GP d’Austria 2022 – e l’interruzione della scia di vittorie firmate dal binomio Verstappen-Red Bull. Con una profonda nota romantica, è proprio Carlos Sainz a bordo della sua Ferrari a intaccare l’egemonia dell’olandese, mettendo in scena una gara brillante. Non solo la battaglia per la prima posizione, però, ha infiammato le strade di Singapore, ma anche i numerosi duelli nel midfield. Protagonista del weekend è sicuramente stato Liam Lawson, classe 2002, subentrato come pilota di riserva di Daniel Ricciardo a Zandvoort.

Sin dai due Gran Premi precedenti il neozelandese aveva dimostrato un veloce adattamento alla vettura, posizionandosi appena fuori dalla zona punti nella domenica italiana. Dopo due sole gare disputate nella massima categoria, senza l’aiuto di precedenti test, Lawson taglia il traguardo di Marina Bay in nona posizione: un risultato incredibile per il giovane pilota proveniente dalla Superformula giapponese.

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Una nuova stabilità

Il weekend di Singapore si apre con molto lavoro da fare in casa Alpha Tauri: dopo l’infortunio di Ricciardo e il ritiro di Tsunoda nel giro di formazione del GP d’Italia, è tempo, per la scuderia, di ritrovare stabilità. L’ultimo mese, infatti, è stato colmo di cambiamenti per la scuderia satellite di Red Bull: spicca, fra questi, il licenziamento di Nyck De Vries a metà stagione, sostituito dall’australiano numero 3. Sembra che, però, sul secondo sedile della scuderia di Faenza gravi un’inspiegabile sfortuna, sostenuta dal brutto incidente che ha visto protagonista Daniel Ricciardo a Zandovoort. Costretto a un intervento al polso e alla riabilitazione, Red Bull ha provveduto alla sostituzione dell’australiano con un pilota del vivaio Red Bull Junior Team, Liam Lawson.

L’esordio di Lawson nella massima categoria ha stupito nell’immediato, riuscendo ad adeguarsi a una monoposto non perfetta e, soprattutto, completamente diversa dalle vetture a ruote scoperte della Superformula. Senza il tempo di eseguire test di preparazione, la crescita del giovane neozelandese, nel suo terzo weekend in F1, è tangibile.

Dopo i consistenti risultati ottenuti in Olanda e a Monza, è ora di volare a Singapore, circuito cittadino noto per le numerose difficoltà che riserva ai piloti. L’elevata umidità, l’impedimento provocato dai muretti ai lati del tracciato nel disperdere il calore e le scarse vie di fuga lo rendono un importante banco di prova. Approfittando di una Red Bull irriconoscibile, il sabato Lawson elimina Max Verstappen dal Q3 per soli tre millesimi, facendo la sua prima comparsa – dopo soli tre Gran Premi – tra i primi dieci!

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La domenica

Scattando dalla decima posizione, il neozelandese era consapevole del potenziale della vettura, sostenendo, infatti, che era necessario puntare a un risultato migliore. Dopo due intense ore di gara e diversi duelli, tra cui uno scontro diretto con Max Verstappen, Lawson taglia il traguardo in nona posizione, portando a casa i primi punti nella classe regina del motorsport e piazzandosi a una sola lunghezza di distanza dal compagno Tsunoda nella classifica piloti. Il giapponese, infatti, è stato costretto al ritiro dopo un contatto con Sergio Pérez nel primo giro, secondo DNF consecutivo dopo Monza. Non bisogna, però, perdersi d’animo: a Singapore la scuderia di Faenza si è presentata con un nuovo pacchetto di aggiornamenti che, in ottica del GP di Suzuka (gara di casa di Tsunoda), potrebbe regalare buoni risultati.

Per ora, rimane l’amarezza per l’occasione sfumata di Tsunoda contrapposta alla gioia dei primi – e fondamentali per Alpha Tauri – punti per Liam Lawson. Nel comunicato stampa seguente alla gara, il neozelandese si è dimostrato soddisfatto, mantenendo sempre un occhio critico sulle sue prestazioni: “Avrei voluto correre qualche Gran Premio in più per prepararmi a questo. Ma, ovviamente, quando si ha un’opportunità bisogna coglierla al volo. Sono soddisfatto della gara e ho dato il massimo, penso che siamo riusciti a massimizzare le prestazioni della vettura. Devo rivedere la partenza, perché è già la seconda volta di fila che perdo posizioni e questo ci rende le cose più difficili. Per il resto della corsa siamo rimasti fuori dai guai e mantenuto un comportamento pulito. Alla fine, però, sono davvero felice di aver conquistato due punti”.

Chiara Galati

Studentessa universitaria presso il secondo anno di scienze della comunicazione a Bologna e grandissima appassionata di Formula 1. Nel tempo libero amo scrivere e arricchirmi di conoscenze che riguardano il motorsport.

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