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La Ferrari spezza il dominio Red Bull: è vittoria a Singapore

Sembrava davvero che la Red Bull avesse le carte in regola per poter vincere tutte le gare in calendario, ma non è stato così: a spezzare il dominio un superlativo Carlos Sainz, che ha coronato un ottimo weekend portando a casa la prima vittoria stagionale per la scuderia di Maranello. Helmut Marko aveva dichiarato di ritenere la Ferrari un potenziale pericolo, preoccupazione dovuta anche alle ottime prestazioni offerte da Charles Leclerc sulla pista. Anche Christian Horner aveva parlato delle difficoltà che il suo team avrebbe incontrato a Singapore, riconoscendo che la lotta sarebbe stata più serrata rispetto agli altri circuiti. Le sue parole, accolte con un certo scetticismo, si sono rivelare vere: la macchina quasi perfetta di Adrian Newey ha sofferto non poco durante il fine settimana, per certi versi è stata “inguidabile“, a detta del campione del mondo Max Verstappen.

Red Bull in difficoltà, ne approfitta un super Carlos Sainz

Con le due Red Bull in evidente difficoltà, l’occasione per i team rivali si è rivelata ghiotta fin da subito. Alla fine ha prevalso sulle altre la Ferrari, che ha conquistato la prima vittoria con il pilota spagnolo.

Sainz non ha nascosto, sin dalla fine della pausa estiva, di sentirsi in ottima forma e di aver trovato il giusto feeling con la sf-23. Le sue parole sono state accompagnate dai fatti: due pole consecutive, a Monza e Singapore, il primo podio a casa e la prima vittoria stagionale, la seconda in carriera per lui.

Sainz ha disputato un fine settimana a dir poco perfetto, conquistando la pole, a soli settantadue millesimi dal secondo classificato George Russell, e rimanendo in testa alla gara dal primo all’ultimo giro.

Alle battute finali del gran premio, con le due Mercedes sempre più vicine, ha mantenuto il sangue freddo e ha deciso in maniera intelligente di rallentare per dare il DRS a Lando Norris, in seconda posizione, rendendo più difficile la rimonta ai piloti della scuderia tedesca.

Una strategia che si è rivelata vincente e che ha confermato le sensazioni positive del pilota, che fino ad ora ha disputato una stagione migliore rispetto a quella passata. L’anno scorso, infatti, ci ha messo un po’ ad adattarsi alla vettura, iniziando a trovare solide prestazioni soltanto nella seconda parte di stagione.

Super Carlos Sainz vince a Singapore
Foto di @GiulyDuchessa on Twitter

Luce in fondo al tunnel per la Ferrari

Dopo numerose gare fatte di alti e bassi, risultati discontinui e non sempre massimizzati, la Ferrari ha conquistato, contro ogni aspettativa, la prima vittoria della stagione proprio in uno dei circuiti dove avrebbe dovuto fare fatica.

Complici la modifica del layout di Singapore e un efficiente set up trovato nelle libere, entrambi i piloti del team hanno dimostrato di essere veloci sia in qualifica che in gara. Così la Ferrari ha posto fine alla scia di vittorie Red Bull, ripetendo quello che aveva già fatto nel 1988, quando a Monza ci fu la doppietta di Gerhard Berger e Michele Alboreto, che limitò il numero di vittorie consecutive per la McLaren a undici.

Una doppietta che avrebbe potuto ripetersi con Carlos Sainz e Charles Leclerc, se non fosse per una serie di circostanze per cui quest’ultimo è arrivato soltanto quarto.

All’avvio del gran premio, il pilota monegasco ha ottenuto subito la seconda posizione grazie ad un’ottima partenza, sfruttando il maggiore grip delle gomme soft. Una seconda posizione che non ha mantenuto a causa di un pit stop lento, fatto in circostanze sfortunate e che lo ha visto rientrare al sesto posto. Rimasto fuori durante il regime di virtual safety car al quarantaduesimo giro, non ha potuto difendersi dall’attacco delle Mercedes, entrambe con gomma più fresca.

Alcuni sui social hanno ritenuto discutibili le scelte strategiche della scuderia, ma Charles Leclerc ha spento ogni polemica sul nascere chiarendo che l’obiettivo principale del team era portare la vittoria a casa a qualsiasi costo.

La prima vittoria dell’era Vasseur

La vittoria di Singapore, conquistata dopo un digiuno lungo più di un anno, è anche la prima dell’era Vasseur. Sin dal suo approdo in casa Ferrari, il team principal francese ha espresso la sua volontà di rinnovare il team e di portare a Maranello un nuovo modo di lavorare. Pur essendo troppo presto per giudicare il suo operato, non si può dire che non sia stato di parola. Lo si può vedere nelle scelte strategiche, che mirano a massimizzare i risultati e a sfruttare ogni occasione possibile per ottenere il massimo in pista. Diversamente, l’anno scorso sono state mandate all’aria più occasioni di podi e vittorie, dove a pagare il prezzo di strategie scellerate, è stato spesso Charles Leclerc, quando era ancora in lotta per il mondiale.

Inoltre, una Ferrari così forte dopo la pausa estiva non la si vedeva da un po’. Il team non ha quasi mai portato grandi aggiornamenti a settembre, preferendo spesso dedicarsi al progetto dell’anno successivo. Anche in questo l’approccio di Vasseur è diverso: pur avendo stabilito che la vettura del 2024 avrà origine da un progetto completamente nuovo, il team ritiene che le informazioni ricavate dalla sf-23 possano essere utili per le scelte progettuali da compiere in ottica 2024. Intanto il team di Maranello può ritenersi soddisfatto di questo ritorno dalla pausa estiva, che fa ben sperare i tifosi della rossa, non solo per quest’anno, ma anche per il futuro.

Rosangela Barbato

Studentessa al secondo anno di scienze della comunicazione. Grande appassionata di sport e di scrittura.

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