Con il Gran Premio di Monza è terminata la quinta edizione del campionato di Formula 3 che ha visto il titolo piloti vinto da Gabriel Bortoleto il titolo piloti e quello costruttori andato, ancora una volta, alla Prema Racing. A solo un mese dall’ultima bandiera a scacchi, tutti i team stanno già pensando alla preparazione della prossima stagione. Si sono quindi appena svolte le sei giornate di test post-stagionali che, come di consuetudine, avevano un round al mattino e uno al pomeriggio.
Prima tappa: Jerez
Giovedì 5 ottobre e venerdì 6 ottobre le monoposto di Formula 3 sono scese in pisra a Jerez, in Spagna.
A partecipare sono stati 31 piloti, fra cui il vice campione del 2022 Zane Maloney, di cui 14 avevano gareggiato nella stagione appena conclusa. Alcuni sono ritornati con i loro team: Dino Beganovic con Prema, Luke Browning con Hitech, Leonardo Fornaroli con Trident e Tommy Smith con Van Amersfoort. I restanti hanno cambiato momentaneamente squadra.
Il primo giorno a segnare il tempo più veloce la mattina è stato Oliver Goethe, con 1:30.814, mentre il pomeriggio è stato Gabriele Minì, con 1:31.360, per cui il più veloce della giornata risulta essere il tedesco.
L’italiano Minì compare nella mattinata del secondo giorno nella top 3, segnando il secondo tempo più veloce con 1:29.933, mentre il giro più veloce va al suo compagno di squadra Dino Beganovic, con 1:29.900. Il pomeriggio, invece, i più veloci sono Martinius Stenshorne con 1:31.717 e Luke Browning con 1:31.883.
Piloti ritirati durante la prima giornata di test post-stagionali a Jerez sono stati Taylor Barnard, che ha causato una bandiera rossa nella mattinata perché finito nella ghiaia in curva 8, Emmo Fittipaldi subito dopo, finito anche lui lungo, questa volta in curva 12, Sami Meguetounif, che si è girato in curva 6, e Tommy Smith, che a ventisei minuti dalla fine si è girato in curva 5.
Il secondo giorno le bandiere rosse sono state causate da Ugo Ugochukwu, finito nella ghiaia in curva 5, Luke Browning, che si è girato in curva 8, e Tim Tramnitz, rimasto bloccato nella ghiaia in curva 3.
Seconda tappa: Barcellona
Dopo Jerez, i team di Formula 3 si sono spostati un po’ più a nord della Spagna per la seconda parte di test post-stagionali. Martedì 10 e mercoledì 11 ottobre i 31 piloti selezionati sono scesi in pista sul circuito di Barcelona-Catalunya.
La maggior parte dei team hanno optato per mantenere la stessa line-up di Jerez. Per due scuderie, invece, ci sono stati alcuni cambiamenti. In ART Grand Prix, al posto di Oliver Gray, che ha appena terminato la Formula 3 nel team Rodin Carlin, ritroviamo Nikola Tsolov che nel 2023 correva già per il team francese. Il team Rodin Carlin ha presentato, invece, una line-up di quattro piloti, con Callum Voisin parteciperà solo alla prima giornata di test a Barcellona, lasciando poi il posto a Nikhil Bohra.
Day One
Nella prima giornata di test è stato Luke Browning (Hitech Pulse-Eight) a segnare il giro più veloce, con un tempo di 1:27:055. A meno di un decimo di ritardo dal britannico ci sono Taylor Barnard (PHM Racing), Mari Boya (Campos Racing) e Nikola Tsolov (ART Grand Prix). Tutti e quattro con tempi segnati nel corso della sessione mattutina, dove la maggior parte dei team si sono concertati sul giro secco. Una sessione che ha visto anche tre bandiere rosse, causate da Callum Voisin (Rodin Carlin), Laurens van Hoepen (ART Grand Prix) e Joshua Dufek (PHM Racing).
Nella sessione pomeridiana, l’attenzione si è spostata maggiormente sui long run. A circa mezz’ora dalla fine abbiamo iniziato a vedere i primi giri veloci. Il primo a segnarlo è stato l’italiano Gabriele Minì che ha concluso il pomeriggio in cima alla classifica con un tempo di 1:28:368. La sessione termina con un 1-2 per il team Prema Racing, con Dino Beganovic che porta a casa un tempo di soli 0.112s di ritardo dal compagno.
Al termine della giornata Browning afferma che questi test hanno un grande valore e “non avendoli fatti lo scorso anno, è stato difficile mettersi in pari con gli altri in Bahrain”. Però “sono solo test, quindi teniamo la testa bassa. Abbiamo molto su cui lavorare, sia sulla mia guida che insieme come team”.
Day Two
La seconda giornata termina con Oliver Goethe (Campos Racing) in cima alla classifica, che con un tempo di 1:26:675 guadagna il titolo del più veloce dei test post-stagionali a Barcellona. Nessun altro pilota è riuscito a scendere sotto la soglia dell’1:27. Gli italiani Gabriele Minì (Prema Racing) e Leonardo Fornaroli (Trident) sono i due che si sono avvicinati maggiormente, con rispettivamente un tempo di 1:27:034 e 1:27:261. test post-stagionali
Una mattinata, quella sotto il sole di Barcellona, piena di lavoro, con ben 9 piloti che hanno superato la soglia dei 40 giri. Trident è il team che è riuscito ad effettuarne di più, con un totale di 130 giri.
Due bandiere rosse hanno bloccato l’azione in pista: la prima causata da Charlie Wurz (Jenzer Motorsport) e la seconda nuovamente da Laurens van Hoepen (ART Grand Prix).
“Ho fatto già due gare con il team Campos l’anno scorso e sono andate molto bene, quindi sapevo che potevo essere veloce con loro. Penso che abbiano fatto un passo avanti e la macchina la sento benissimo”, afferma Goethe parlando del suo ritorno con il team spagnolo.
Nel pomeriggio è stato Dino Beganovic (Prema Racing) il pilota più veloce in pista, con un tempo di 1:28:553, molto più alto rispetto alla mattinata. Lo svedese è riuscito anche ad effettuare un numero elevato di giri (65), riprendendosi dalla sessione mattutina dove ne aveva fatti solo 10.
Ancora una volta tutti i team hanno deciso di sfruttare questa sessione per provare i long runs. Una sessione abbastanza pulita con solo una bandiera rossa provocata da Tasanapol Inthraphuvasak (PHM Racing), finito in ghiaia in curva 9. test post-stagionali
Terza tappa: Imola
Lungo la Valle del Santerno, gli alberi cambiano colore.
È una Imola inedita, quella che si prepara ad ospitare l’ultima frazione dei test post-stagionali di Formula 3. Ammantato dei colori autunnali, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ritrova così il posto che si era visto costretto a cedere a causa degli infausti eventi dello scorso maggio.
Non mancano le novità tra le varie line-up.
Tra tutte, spicca certamente la presenza di Kacper Sztuka tra le fila del team MP Motorsport. Per il neo-campione di Formula 4 Italiana è la prima sessione ufficiale con una monoposto di F3.
Sorprende anche l’assenza di Taylor Barnard, protagonista delle prime due tappe spagnole. Al suo posto, il team PHM Racing ha deciso di puntare su Joshua Durksen proveniente dal campionato FRECA.
Per il team Rodin Carlin, invece, debutta Louis Sharp, fresco vincitore della F4 Inglese. Prende il sedile di Zane Maloney, già alfiere di F2, che il team britannico è stato costretto a richiamare in attesa di ufficializzare un pilota dedicato alla sola Formula 3.
Per il team Hitech, nella giornata di martedì, Alex Dunne sostituisce Luke Browning.
Day One
Nella prima giornata di test, è stato Gabriele Minì a siglare il miglior crono in 1:30.225.
Il pilota siciliano precede di tre decimi abbondanti Oliver Goethe su Campos e il compagno di squadra, Dino Beganovic. Quest’ultimo, autore della miglior prestazione nella prima metà di sessione.
Abile a divincolarsi tra le due bandiere rosse della mattinata, lo svedese di Prema Racing svetta su Mari Boya di appena venti millesimi. È un testa a testa molto serrato, quello tra Beganovic e Boya, interrotto prima dall’incidente di Tsolov in curva quattro e poi dai problemi tecnici accusati da Minì in curva nove.
Grande assente di sessione, Sebastian Montoya.
Anche il pomeriggio si apre con due bandiere rosse, una subito dopo l’altra.
La prima, causata da Dürksen, precede quella di Voisin per un incidente dalla dinamica analoga: un lungo in curva tre e termine della corsa in ghiaia.
Da segnalare il gran tempo fatto registrare da Lindblad, settimo in classifica finale e primo tra i rookie. Non male anche il lunedì di Leonardo Fornaroli, saldamente in top ten in entrambe le sessioni.
Day Two
È la pioggia, la grande protagonista del martedì di Imola.
Folte nubi grigie si addensano attorno all’autodromo emiliano che, per la seconda giornata consecutiva, vede primeggiare la Prema di Gabriele Minì.
Tante bandiere rosse frammentano una sessione dalle condizioni miste.
L’umidità e le zone di bagnato in pista ingannano soprattutto le nuove leve. Sztuka, Meguetounif, Voisin, Ugochukwu sono infatti costretti ad abbandonare prematuramente la mattinata così come Fornaroli.
A completare il maggior numero di giri, nonostante il poco tempo a disposizione, sono le due MP Motorsport di Saucy e Tramnitz con un totale di quarantaquattro giri ciascuno.
Nel pomeriggio, col peggiorare delle condizioni metereologiche, i tempi si alzano.
Alex Dunne, il più veloce dell’ultima sessione, gira infatti quasi dieci secondi più lento di Minì al mattino.
Da segnalare, di nuovo, una serie di bandiere rosse – alcune esposte dalla direzione gara a fronte dell’aumentata intensità della pioggia e della scarsa visibilità.
Quasi in fotocopia rispetto alla classifica del lunedì, le Prema di Minì e Beganovic stringono a sandwich una monoposto Campos Racing. Da notare, ancora, la bella prestazione del debuttante Lindblad che si conferma tra i primi dieci nonostante le precarie condizioni in pista.
“Sono soltanto test, dunque essere primo o decimo non fa alcuna differenza. Certo, è molto meglio essere veloce che tra i piloti più lenti“, commenta Minì riferendosi ai buoni risultati raccolti sul tracciato emiliano.
“Non c’è un qualcosa in particolare su cui abbiamo lavorato di più. Ora, è tutta una questione di dettagli: il modo di approciare una curva, come usare i pedali, ci sono alcune piccole sottigliezze che possono davvero fare una differenza enorme“, conclude il pilota palermitano rilanciando la sfida per la prossima stagione.
di Emma Letizia Vasile, Sara Ruffoni e Marika Taroni
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