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Senna e il Brasile: attraverso i ricordi

È sempre difficile spiegare a parole quello che Ayrton Senna rappresenta per i Brasiliani, il modo più giusto per farlo è attraverso i ricordi, iniziando da uno dei più belli: la prima vittoria a Interlagos.

La prima a casa non si scorda mai

È il 24 marzo 1991. Ayrton Senna, trentunenne da neanche tre giorni, vanta un palmares già da spavento: 54 pole position, 27 vittorie, 2 mondiali, con il terzo alle porte.
Eppure gli manca qualcosa.

Sono anni che gareggia in Formula 1, ma non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio a casa sua.

Siamo ad Interlagos, Ayrton scatta dalla pole position e sa che ha l’occasione di realizzare il suo sogno. Allo spegnimento dei semafori, il brasiliano riesce a mantenere la prima posizione e in otto giri si costruisce un vantaggio di tre secondi su Nigel Mansell, che è in seconda posizione. Il pilota britannico sembra avere il passo per poterlo raggiungere, poi però viene chiamato ai box per il pit stop al ventiseiesimo giro e finisce in quarta posizione, dietro a Patrese e Alesi. Dopo i loro pit stop, al cinquantesimo giro, Mansell si avvicina sempre di più, il suo passo gli consente di portarsi a sette secondi da Senna, ma una foratura lo costringe ad un altro pit stop.

Al sessantesimo giro, inizia l’incubo per Ayrton Senna: il cambio inizia ad avere dei problemi, perdendo via via tutte le marce. A fine gara, Ayrton può guidare soltanto con la sesta marcia e lo sforzo che compie per tenere la sua Mclaren in pista è immane.
Nonostante ciò, Senna fa il miracolo e riesce a terminare la gara, conquistando la prima vittoria a casa sua. L’urlo nel suo team radio rimane nella storia: la felicità del brasiliano, mista alla stanchezza dovuta allo sforzo di portare al traguardo una macchina inguidabile, non ha eguali.

Un amore reciproco

Senna urla di gioia. Finalmente ce l’ha fatta. Il pilota brasiliano è distrutto, sopperire ai problemi del cambio rotto gli ha causato non pochi dolori. Le bandiere oroverdi sventolano impazzite, sul podio Ayrton non riesce neanche a sollevare del tutto il suo premio. Sul volto ha un sorriso un po’ stanco, ma che restituisce comunque tutta la contentezza del pilota brasiliano. Una gioia più simile a quella di un rookie che ha vinto la sua prima gara che a quella di un due volte campione del mondo. Ayrton Senna, che ne ha già vinte di gare, sente che quella a casa è un po’ più speciale.

Sotto al podio, tantissimi tifosi brasiliani lo acclamano come un dio. Ci sei riuscito Ayrton, hai restituito tutto il loro amore regalandogli la tua vittoria.

Senna ha reso orgoglioso un popolo che aveva bisogno di tornare ad innamorarsi dello sport.

L’eredità di Senna

Sono passati anni dalla sua scomparsa, ma il suo ricordo è ancora vivido.

Ayrton Senna vive attraverso i ricordi dei suoi tifosi, che lo omaggiano ogni anno.

Attraverso la passione di Lewis Hamilton e l’amore che i tifosi brasiliani provano anche per lui.

Attraverso gli occhi di chi, come Charles Leclerc, si emoziona a ricordare il suo idolo.

Attraverso le parole di chi lo ha conosciuto e ne parla ancora oggi con affetto e nostalgia.

Ayrton Senna vive attraverso i ricordi, rappresentante di una passione per lo sport che non smetterà mai di ardere.

Tributo di Lewis Hamilton ad Ayrton Senna

Rosangela Barbato

Studentessa al secondo anno di scienze della comunicazione. Grande appassionata di sport e di scrittura.

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