Lewis Hamilton e George Russell, consapevolmente e inconsapevolmente, devono molto al Brasile, in particolare allo storico circuito di Interlagos, con cui si è creato un legame speciale.
Lewis Hamilton e la Cittadinanza Onoraria del Brasile
L’idolo di Lewis Hamilton è sempre stato Ayrton Senna, la persona a cui si è ispirato quando ha iniziato a muovere i primi passi sui kart con il casco giallo, proprio come quello del campione brasiliano. Un amore che germoglia nel lontano 2008, quando, proprio a Interlagos, è riuscito a vincere il suo primo mondiale nella classe regina del motorsport.
Nel 2022, il pilota inglese è stato insignito della Cittadinanza Onoraria del Brasile, un’onorificenza dal grande valore simbolico, a coronamento di un forte affetto reciproco. Hamilton non ha mai fatto mistero di provare emozioni speciali tutte le volte che arriva in Brasile in occasione del Gran Premio. In particolare lo scorso anno, dove ha lottato con le unghie e con i denti per ottenere la vittoria in una stagione difficile e complicata.
La prima vittoria di George Russell
La fortuna di George Russell nel suo primo anno in Mercedes non è stata dalla sua parte. Dopo anni di dominio totale, il team di Brackley si è trovato nel 2022 di fronte ad una monoposto poco competitiva.
Ma lo spirito del campione si vede nei momenti difficili, in cui bisogna non mollare la presa e continuare a lottare. Lo sa bene lui, che nei periodi bui degli anni in Williams si è temprato e costruito per arrivare pronto per i grandi momenti.
Interlagos 2022 è stata una gara piena di colpi di scena e di cambi di gerarchia, a partire dalla pole position di Kevin Magnussen fino ad arrivare alla prima vittoria iridata di George Russell. Una vittoria desiderata e sofferta fino all’ultimo, con la pressione negli specchietti del suo compagno e sette volte campione del mondo Lewis Hamilton che non lo ha mai lasciato, dando ancora più valore all’impresa del giovane inglese. Hamilton Russell Brasile
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