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Formula 1: quando le prestazioni incidono sulla passione

Che il trend di ascolti della Formula 1 non stesse andando benissimo lo avevamo già detto intorno a metà stagione. 

Un dato che si può tranquillamente spiegare con il fatto che il dominio Red Bull Racing, soprattutto in questa stagione, ha portato molte persone a perdere interesse per le domeniche di gara. 

In Italia in particolare, quella del 2023 è stata una delle stagioni con il più basso numero di ascolti in almeno una decina di anni – ovvero da quando la Formula 1 è passata dalla trasmissione in chiaro sulla Rai a quella su Pay TV. 

La Pay TV penalizza, ma non è l’unico problema

Come già detto in precedenza, ormai la Formula 1 non viene più trasmessa in chiaro da almeno una decina di anni. Fanno eccezione, almeno in Italia, le gare di Imola e Monza che solitamente vengono trasmesse live su TV8, essendo gare italiane appunto. 

Se fino a qualche anno fa gli ascolti nazionali viaggiavano sulla media dei 3 milioni, per questa stagione è stato registrato un picco in negativo con almeno un milione di spettatori in meno. 

Ad alzare un po’ i numeri sono state le gare di Monza – gara italiana e quindi trasmessa in chiaro – e Singapore, quest’ultima vinta da Carlos Sainz. 

Ed è proprio su questa affermazione che dovremmo fermarci a riflettere. 

Ferrari non vince da un po’: le conseguenze sugli ascolti in Italia

La Ferrari, ormai, è da qualche anno che non è tanto competitiva quanto ci si aspetterebbe dalla scuderia del cavallino rampante. 

Certamente una rossa poco competitiva va ad influire molto sui numeri televisivi. Infatti c’è chi non guarda le gare, già consapevole del fatto che la scuderia italiana non avrà grandi probabilità di salire sul gradino più alto del podio o sul podio stesso. 

Di conseguenza, c’è anche chi non ha interesse nel pagare un abbonamento a Sky per seguire una Formula 1 che non entusiasma più di tanto. 

Tutto questo insieme di cose, dunque, porta inevitabilmente al calo d’interesse e di conseguenza di ascolti registrato. 

Il finale di stagione, inoltre, si corre al di fuori dell’Europa e spesso e volentieri le gare sono di sera. Anche questo dato sicuramente influisce sugli ascolti, considerando che di domenica sera si possono anche accavallare diversi eventi sportivi o che comunque molte persone non sono nemmeno a casa. 

Come sarà il trend degli ascolti Formula 1 in futuro?

Questi dati chiaramente spaventano.

In primis perché la Formula 1 attuale punta sempre più sullo spettacolo e di conseguenza registrare dati così bassi è tutt’altro che positivo. Inoltre, la paura è che nelle prossime stagioni gli ascolti possano calare ulteriormente. 

Sicuramente riuscire a interrompere il dominio Red Bull potrebbe migliorare la situazione, ma ad ora questa soluzione non sembra così semplice. 

In Italia, poi, la speranza è che Ferrari ritrovi la competitività e riesca almeno a giocarsi il podio ogni domenica. 

Questo sicuramente potrebbe portare un aumento negli ascolti italiani. 

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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