Susie Wolff è la Managing Director della F1 Academy e, oltre ad essere conosciuta per essere la moglie di Toto Wolff, è anche la prima donna ad aver partecipato ad una gara di Formula 1, nel 2014 a Silverstone con la Williams.
Lei conosce molto bene le difficoltà che una giovane ragazza ha nel farsi strada nel motorsport. Uno sport ancora poco aperto alle donne, soprattutto la Formula 1.
L’impegno di Susie Wolff per la F1 Academy
La F1 Academy non è l’unica iniziativa organizzata negli anni per supportare le pari opportunità, ma troviamo la Fia Girls on Track Rising Stars, iniziativa promossa dalla FIA Women in Motorsport Commission insieme a Ferrari Driver Academy e a Iron Dames.
Tuttavia, con l’arrivo di Susie Wolff ai vertici di questo nuovo campionato, abbiamo visto un enorme cambiamento nella percezione da parte del pubblico e degli addetti ai lavori nei confronti del motorsport femminile.
Il 2023 è stata una grande stagione con la vittoria di Marta García, consacrata campionessa durante il weekend della Formula 1 ad Austin, ultima gara per la F1 Academy. Questa condivisione con la F1 ha permesso alla categoria femminile di avere accesso ad una grande risonanza ed esposizione mediatica. Inoltre la premiazione da parte di Lewis Hamilton ha dato ancora più rilevanza simbolica all’evento
Il 2024 sarà l’anno di grandi cambiamenti. Susie Wolff si sta impegnando per dare sempre più supporto a queste ragazze e soprattutto a far crescere la categoria, con la speranza di portare una pilota in Formula 1. Una delle grandi novità sarà che tutte le gare avverranno nello stesso programma della Formula 1, cosa che l’anno passato è accaduta una sola volta ad Austin. Inoltre, sebbene queste ragazze correranno con team indipendenti, 10 di loro saranno supportate da un team ufficiale di Formula 1.
La scelta di volere ai vertici di questa categoria Susie Wolff non solo ha portato lustro e rilevanza, ma in qualche modo ha influenzato e influenzerà queste giovani ragazze nel seguire un esempio di costanza e determinazione nel farsi strada in un mondo prettamente maschile
