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Credici ancora, Ollie

Al momento, ho più punti in F1 che in F2” scherza Ollie Bearman in giro per il paddock. Il pilota della Ferrari Driver Academy, infatti, sta vivendo un momento unico, probabilmente irripetibile, e che mai nessuno aveva sperimentato prima. Un inizio di campionato di Formula 2 complicato, poi la chiamata in Formula 1 per esaudire il suo sogno su una Ferrari, portando a casa un risultato meraviglioso. A Melbourne, però, la routine si è scontrata di nuovo con la realtà e per Bearman non è stato facile affrontarne le conseguenze.

Cos’è successo in Australia?

Sul circuito di Albert Park il britannico della Prema Racing ha ripreso il volante della sua vettura dopo l’inconcluso weekend di Jeddah. Bearman, però, non è riuscito a replicare quanto di buono fatto in Arabia. Alla fine della mezz’ora di qualifiche, infatti, Ollie è sedicesimo, una posizione alquanto immeritata ma dovuta a un susseguirsi di bandiere e problemi tecnici che non hanno permesso a molti piloti di concludere il proprio giro lanciato. Bearman, infatti, si definisce deluso alla fine della difficile sessione dove ha faticato a trovare un buon feeling con lo pneumatico soprattutto nei primi tentativi.

Nella Sprint Race, poi, le cose non vanno molto meglio: Ollie, dopo una grande rimonta che lo porta a concludere ottavo, viene penalizzato per non aver lasciato abbastanza spazio durante un sorpasso e ciò lo relega in quattordicesima posizione, fuori dalla zona punti. E’ solo nella Feature Race che Bearman ritrova sé stesso: nonostante una posizione di partenza non ottimale, il pilota FDA conclude nono con qualche punto e un po’ di amaro in bocca. Una VSC nel momento sbagliato, infatti, ha costretto il team Prema a effettuare una doppia sosta che non gli ha permesso di concludere in posizione più alte, come avrebbe sicuramente meritato.

Obiettivo: superare le difficoltà

La diciannovesima posizione al termine del terzo round del campionato di Formula 2 è forse la cosa più inaspettata e deludente per un pilota come Bearman. Il diciottenne, infatti, aveva grandi aspettative per questa stagione. Nella mente degli appassionati, poi, è sempre stato uno dei principali nomi candidati al titolo fin dalla pausa. Tra lui e i buoni risultati, però, si è messa in mezzo molte volte la sfortuna. Chissà a che punto sarebbe se a Jeddah avesse portato avanti quel promettente weekend che sembrava essere partito alla grande. Purtroppo, però, non è il caso di rimuginare sopra ciò che non è stato.

Anzi, l’opportunità avuta in Formula 1, forse, potrebbe essere la chiave per dare una svolta a questo campionato. Ciò che ha dimostrato sulla monoposto di Carlos Sainz, infatti, è tutto ciò che gli serve per tornare a essere il pilota che abbiamo imparato a conoscere fin da quanto sbaragliava la concorrenza in Formula 4. Da solo.

Ricordarsi di ciò che si è stati, di cosa si è invece riusciti a fare con poco tempo e tanta pressione, possono davvero essere il punto di (ri)partenza. In fondo, basta solo non smettere mai di credere che tutto possa cambiare perché finché non è detta l’ultima parola, anche chi è diciannovesimo può dire la sua e cominciare piano piano a risalire. Credici ancora, Ollie.

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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